Mentre i riflettori di Metanopoli continuano ad essere accesi, c’è da fare una riflessione sul futuro dell’amministrazione comunale di Ischia.
Ad oggi, la reggenza del comune di Ischia dovrebbe passare al vicesindaco Carmine Barile. Però, la faccenda si complica non tanto per le accuse rivolte al sindaco di Ischia Giosi Ferrandino, al dirigente dell’UTC Silvano Arcamone e agli altri indagati, ma perché bisogna capire fino a quanto le altre accuse mosse ad un altro indagato, il cittadino onorario di Ischia, Roberto Casari restino separate dall’indagine ischitana.
Il cittadino onorario, infatti, risulta indagato per l’ipotesi di concorso esterno in associazione mafiosa nell’ambito dell’inchiesta sui lavori di metanizzazione in sette comuni del Casertano.
L’ex presidente della Cpl Concordia, Roberto Casari, risulta indagato appunto per l’ipotesi di concorso esterno in associazione mafiosa nell’ambito dell’inchiesta sui lavori di metanizzazione in sette comuni del Casertano. Secondo l’indagine condotta dai pm della Dda Cesare Sirignano, Catello Maresca e Maurizio Giordano, coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli, la Concordia – guidata da Casari fino al mese scorso – avrebbe ottenuto l’appalto grazie alla fazione dei Casalesi guidata da Michele Zagaria.
Questo aspetto, ossia dei rapporti fra la società oggetto dell’inchiesta e la criminalità organizzata, potrebbe spingere il Prefetto di Napoli ad inviare una commissione di accesso e poi se provati i condizionamenti potrebbe sospendere il consiglio comunale e scogliere il Comune, passando di fatto ad un’amministrazione con il Commissario prefettizio e poi a nuove elezioni.