venerdì, Dicembre 27, 2024

Autoesclusione Permanente o Temporanea: le Differenze e Quale Scegliere?

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Una delle più interessanti soluzioni a sostegno del Gioco Responsabile nei casinò ADM è la possibilità di richiedere l’autoesclusione. Il giocatore, in prima persona, ha la possibilità di sospendere le sue attività di scommessa scegliendo rispettivamente 2 strade: 

  • Un periodo determinato di tempo: 30, 60 o 90 giorni di stop del proprio conto di gioco;
  • Tempo indeterminato e quindi un’esclusione permanente. 

È fondamentale capire in che modo queste due modalità possono incidere sul comportamento del giocatore e quali sono le attività che potrà svolgere una volta richiesta l’autoesclusione. Infine, è bene conoscere quali sono le differenze tra uno stop limitato per un breve periodo e uno assoluto.

Quali Attività sono Bloccate dopo la Richiesta dell’Autoesclusione 

Il giocatore in difficoltà che sceglie di procedere con la fase di richiesta ha ovviamente come obiettivo quello di tutelarsi ed evitare di perdere il controllo in fase di scommessa. Prima di parlare delle due modalità a disposizione, puoi leggere su Revocaautoesclusione.com di come togliere autoesclusione permanente e capire come funziona questo strumento. Durante l’attivazione dell’autoesclusione, sia permanente che temporanea, non potrà:

  • Aprire un nuovo conto di gioco sulla piattaforma che usava e su ogni altro concessionario online;
  • Scommettere a distanza;
  • Ricaricare il conto di gioco, ma potrà solo prelevare eventuali vincite che sono rimaste al suo interno.

Le Caratteristiche dell’Autoesclusione Temporanea

Un giocatore può valutare una sospensione momentanea, a tempo determinato, scegliendo tra 30, 60 o 90 giorni. La decisione è quindi nella mani del soggetto richiedente, che potrà così procedere con la domanda di blocco direttamente sul sito dell’ADM o rivolgendosi all’assistenza del casinò di riferimento. 

Questo tipo di autoesclusione però ha un vincolo preciso: non può infatti essere revocata prima dello scadere del periodo di tempo prestabilito. Ciò significa che se lo stop impostato è di 90 giorni, il giocatore potrà tornare in possesso del suo conto di gioco solo al termine di questo periodo.  

Dopo il 90esimo giorno, il giocatore riceve una notifica via email, ma può anche essere contattato direttamente sul proprio account usato per inviare la richiesta sul portale dell’ADM.

Le Differenze Previste con l’Autoesclusione Permanente

Leggermente diversa è la situazione che il giocatore si trova a vivere se richiede una sospensione a tempo indeterminato. In questo caso sa bene quando inizia, ma non è prevista una scadenza ufficiale. Purtroppo però capita anche che, in alcuni casi, tale richiesta venga effettuata per errore. E in questo caso come si corre ai ripari? Qui troviamo la più grande differenza tra le due modalità: al contrario dell’autoesclusione temporanea, il giocatore può procedere con la richiesta di revoca. Ma ci sono dei limiti precisi!

Per annullare e quindi eliminare una sospensione permanente bisogna aspettare un periodo minimo di 6 mesi. 

Le Altre Differenze 

  • Durata: chi compie la scelta di uno stop permanente vuole ritirarsi in modo totale dal gioco online;
  • Possibilità di revoca: come detto, si può eliminare dopo 6 mesi dall’attivazione. Una volta inviata la richiesta il giocatore deve attendere in media 7 giorni per riattivare il suo conto di gioco;
  • Protezione: entrambe le modalità sono sicure e protette, ma nel caso dello stop a tempo indeterminato gli utenti possono adottare così una misura di prevenzione completa. Non saranno più tentati in alcun modo dal gambling e potranno così procedere con un percorso di guarigione e controllo rispetto al gioco compulsivo.

Le Procedure per Revocare l’Autoesclusione

Come può comportarsi il giocatore che vuole eliminare l’autoesclusione permanente dopo 6 mesi dalla sua richiesta? Per prima cosa è bene verificare che il periodo di tempo necessario per la revoca sia trascorso, collegandosi sul sito dell’ADM. A quel punto ci sono due modalità molto pratiche e intuitive da seguire:

  1. Usare il portale ADM: basta collegarsi sul portale e usare le proprie credenziali digitali, tramite SPID per accedere. Bisognerà quindi selezionare la richiesta di attivazione e procedere con la revoca.  
  2. Contattare il servizio di assistenza del casinò usato per scommettere: chi non ha lo SPID, potrà rivolgersi al concessionario usato in precedenza per giocare online. Basta infatti contattare il servizio di assistenza e inviare una serie di informazioni precise. La domanda di revoca deve infatti contenere anche i seguenti dati identificativi: nome e cognome, codice fiscale e la copia di un documento di identità valido.

Una volta che il giocatore ha completato la sua richiesta di annullamento dovrà attendere 7 giorni per la riammissione sulle piattaforme di betting online. Riceverà una notifica via email dove potrà finalmente apprendere la notizia della riattivazione del profilo.

Conclusione

Come abbiamo visto l’autoesclusione è un supporto prezioso per aiutare tutti i giocatori che vivono un momento di difficoltà e vogliono tutelarsi per non cadere vittime di una dipendenza. Si tratta di uno strumento trasversale che non solo permette di proteggersi in un colpo solo da tutti i concessionari, ma che offre anche diverse modalità di sospensione tra cui scegliere. Ovviamente con una differenza data dal tempo effettivo dello stop del conto di gioco.

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