martedì, Novembre 5, 2024

Bloccata dai «vaccini», oggi la bimba torna a scuola

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Leo Pugliese | La storia di M.M è una storia di vita e poi di scuola. E’ una storia della civiltà e poi di legge. E’ la storia di una famiglia laboriosa contro la burocrazia e contro quelle istituzioni sorde che non sanno ascoltare nessuna ragione. Neanche quelle del cuore.
Ricordiamo che la legge Lorenzin – ad oggi – prevede l’obbligo vaccinale per i bambini iscritti a scuola. Alcuni genitori – tra cui quelli della piccola M.M – che non avevano sottoposto i bambini a vaccinazione pur essendo valida l’iscrizione, nei giorni scorsi si sono visti notificare un provvedimento di diniego alla frequenza, essendo scuola dell’infanzia e non scuola dell’obbligo, fino a quando non avessero provveduto all’obbligo o presentato documentazione prevista esplicitamente dalla legge per l’esonero o differimento.
Alla base della scelta genitoriale in questione -è bene dirlo subito – c’è la tragica morte di una nipote tempo fa a seguito di conseguenze accertate a seguito di un vaccino e non potendo escludere analoghe patologie o conseguenze di carattere ereditario anche per la figlia, non l’hanno sottoposta al momento al vaccino. Una scelta di buon senso ma soprattutto una scelta comprensibile.
Una diversa linea interpretativa circa modalità, tempi e tipologia nella documentazione presentata, ha dato il via poi al contenzioso tra la famiglia e la scuola. Una situazione che già lo scorso anno – come ricorderanno i nostri lettori – portò l’allontanamento di due bimbi dalla scuola e che nella bagarre istituzionale e burocratica trascinò anche la politica.
Dall’esposto presentato alla Procura delle Repubblica – nel tramite dell’arma dei Carabinieri, emergono una serie di situazioni – stando a quanto evidenziato – ai limiti della legge. Abusi e violazioni. In ogni caso oggi M. potrà tornare tra i banchi di scuola e godersi appieno il suo sacrosanto diritto a giocare, imparare e crescere serenamente.

LETTERA DI DENUNCIA
I sottoscritti G.M. e C.C., entrambi residenti in Procida (Na), nella qualità di genitori della minore M.M., con la presente denunciano quanto segue: “Nel mese di gennaio del 2018 iscrivevano la figlia minore al primo anno di scuola dell’infanzia dell’Istituto Comprensivo Statale 1° CD – Capraro di Procida. In data 03.09.2018 consegnavano presso la segreteria scolastica dichiarazione sostitutiva di certificazione ai fini degli adempimenti scolastici prevista ai sensi dell’art. 14 del DPR 285/2000 n. 445, con allegata copia di richiesta di eventuale appuntamento vaccinale previsto presso la ASL NA 2 NORD. La piccola, non è stata vaccinata finora poiché la diretta cugina è deceduta quattro anni fa per danno da vaccino riconosciuto dalla legge 210/92 e pertanto lo sconforto familiare e la paura dei genitori ha preso il sopravento. In data 12.09.2018, previa telefonata da parte della segreteria, venivano convocati presso l’Istituto, dove, alla presenza di altri genitori e dipendenti scolastici, violando le elementari normative sulla privacy, la segretaria scolastica Sig.ra Santoro cercava di notificare a brevi mano un provvedimento che leggevano e rifiutano di firmare per ricevuta in quanto sostenevano che non era la modalità giusta per notificare un provvedimento di natura giuridico-legale.
Pertanto venivano ricevuti dalla dirigente scolastica Prof.ssa Giovanna Martano, la quale senza voler ascoltare le loro motivazioni, e non ritenendo valide le certificazioni presentate, anch’essa violando le normative sulla privacy, alla presenza di altri genitori, comunicava che era stato emesso un provvedimento di negato accesso alla minore in base alla legge 119/2017 (legge Lorenzin), che a quel punto sarebbe stato notificato via raccomandata a.r.
I sottoscritti coniugi pertanto erano costretti a rivolgersi all’Arma dei Carabinieri, in quanto la dirigente scolastica violava non solo le normative della legge Lorenzin, ma disconosceva la circolare Ministero Salute e Ministero Istruzione n 1679 del 1 settembre 2017 e la circolare Ministero Salute e Ministero Istruzione del 05.07.2018 (in particolare per quest’ultima dichiarava anche alle forze dell’ordine di non averla mai ricevuta).
In riferimento alla circolare 1679 del 01.09.2017, la prof.ssa Martano Giovanna violava ed abusa del suo potere in quanto, senza consultare e trasmettere alle autorità sanitarie locali la documentazione medica, violava gravemente la normativa sulla privacy ed emetteva di suo pugno un provvedimento di negato accesso.
Il 14.09.2018 si recavano presso il plesso della scuola materna, senza la minore, dove la stessa prof.ssa Martano comunicava che la minore non aveva diritto all’accesso e che il provvedimento sarebbe arrivato al domicilio.
Tramite il 112, intervenivano i militari dell’Arma che verbalizzavano l’accaduto.
Pervenuto al domicilio il provvedimento prot 4887/01.01 del 08.09.2018 (che si allega), e letto, era evidente l’errore procedurale nelle motivazioni esposte dalla Dirigente (se si legge, si capisce che trattasi di un “copia ed incolla” di un provvedimento di minore con altra casistica visto che l’iscrizione è per l’anno 2018.2019).
Pertanto tramite l’Avv. Corporente Marianna, la stessa Dirigente veniva diffidata tramite pec a revocare il provvedimento entro il termine dei 5 gg. Il giorno 26.09.2018 veniva rilasciato dal pediatria di libera scelta dott. Colella Salvatore del distretto 36 dell’ASL Napoli 2 Nord certificato di differimento dagli obblighi vaccinali vista la situazione anamnestica della minore.
Tale certificato veniva subito inviato via pec al distretto 36 dell’ASL NAPOLI 2 NORD e all’Istituto scolastico per chiedere l’immediata revoca del provvedimento.
Il giorno 27.09.2018 chiedevano ai carabinieri della stazione di Procida intervento per conoscere notizie in merito ma la Prof.ssa Giovanna Martano riferiva di aver mandato richiesta all’Avvocatura dello Stato per un parere. A quel punto, noi sottoscritti presentavano un esposto alla Procura della Repubblica per il tramite dei Carabinieri di Procida per rifiuto e/o omissione in atti di ufficio.
Il giorno 02.10.2018 perveniva alla pec dei sottoscritti l’autorizzazione dell’ASL NAPOLI NORD (che allegano), dove veniva registrato in anagrafe vaccinale il differimento agli obblighi vaccinali, che prontamente veniva comunicato alla dirigente scolastica via pec
Il giorno 03.10.2018 il genitore Mastroianni Giovanni si recava presso la segreteria scolastica dove veniva accolto dalla vice preside sig.ra Giuseppina Cucurullo, firmataria del provvedimento di negato accesso, la quale dichiarava che era stata mandata una raccomandata del decreto di accesso alla scuola dell’infanzia fino a parere dell’Avvocatura dello Stato, e che mostrava anche in copia. Il sig. Mastroianni chiedeva gentilmente di mandare anche una pec visto che la precedente sua pec, e per accellerare i tempi.
Nella stessa giornata, successivamente, ricevevano una telefonata al domicilio, nella quale sia la sig.ra Cucurullo e sia la Dirigente Martano riferivano che la pec non sarebbe mai arrivata per non creare una situazione spiacevole nei confronti di altri genitori non in possesso di questo strumento e che fin quando non arriva la raccomandata è negato l’accesso alla minore.
A quel punto richiedevano nuovamente l’intervento della Arma dei Carabinieri per tale comportamento e abuso in quanto i genitori della minore non possono far valere i propri diritti pur essendo stato emanato e protocollato il provvedimento che riguarda la loro figlia minore.
La presente si invia a titolo di denuncia nei confronti di un comportamento irregolare avuto dalla Dirigente Scolastica, la quale dovrebbe essere la garante di famiglie e minori, ma, senza buonsenso e con autorevolezza, si comportava nei confronti di una famiglia distrutta dal dolore per la perdita di una minore.
Si riservano di esporre i fatti anche alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni, in quanto è palese il danno morale e biologico apportato alla minore.
Tanto per gli opportuni provvedimenti che le SS.VV. vogliano adottare.

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