Il suo sorriso simpatico, lo sguardo attento e la voce dalla cadenza riconoscibilissima, sono il biglietto da visita di chef Salvatore di Scala, isolanissimo maestro della pizza napoletana che, sbarcato io America diverso tempo fa, diffonde la cultura ischitana e, poi, campana, della buona cucina fatta con ingredienti semplici e sani, di gusto e salubri.
Salvatore Di Scala, sempre molto attivo in cucina e nel portare il made in Italy nel mondo, è stato tra i protagonisti indiscussi di un particolare evento dedicato al nostro piatto per eccellenza, la pizza, e non solo.
“E’ stata una bellissima serata con la pizza napoletana che ha riscosso un successo davvero molto ampio – ci ha dichiarato Salvatore Di Scala a poche ore di distanza dall’evento – Madison è la capitale del Wisconsin e sono molto orgoglioso di aver potuto illustrare le particolarità della nostra pizza ad un pubblico così attento e interessato.”
Salvatore Di Scala è, dicevamo, una istituzione nel panorama della cucina italiana in America.
“Da circa 8 anni ho aperto questo ristorante, il Naples 15, e sono molto contento di aver ricevuto questo premio da Napoli, l’AVPN (arte verace pizza napoletana) portato da Antonio Pace, con Peppe Miele che è il presidente della pizza verace negli Stati Uniti. Siamo stati premiati come primo ristorante della categoria e, sono molto felice, di aver avuto questo riconoscimento assieme ad un mio amico, la San Giorgio Pizzeria che ha aperto a Milwaukie.”
Per l’occasione è stato creato un bellissimo evento che ha visto coinvolti anche gli studenti della Università del Wisconsin a Madison che hanno ascoltato una lezione sull’arte della vera pizza napoletana, tenuta in italiano con la traduzione in inglese.
“La vera pizza napoletana porta in giro per il mondo un pezzo di storia napoletana, perché non è solo un alimento, ma è un modo per stare insieme – ha dichiarato durante il particolare evento svolto a Madison pochi giorni fa Antonio Pace dell’AVPN – un patrimonio dell’UNESCO legato all’arte del pizzaiolo stesso che segue la tradizione in qualsiasi posto del mondo si trovi.”
Presso l’Università di Madison gli studenti iscritti alla classe di studi europei sono stati i protagonisti di un talk sull’arte di fare l’autentica pizza napoletana, tracciando la sua storia, descrivendo la missione dell’associazione verace pizza napoletana (fondata nel 1984), e spiegando l’arte del “pizzaiuolo” di fare la pizza napoletana inclusa nel lista rappresentativa dell’unesco del patrimonio culturale immateriale dell’umanità nel 2017. Questo evento è stato co-sponsorizzato da european studies e dal dipartimento di francese e italiano presso l’università del Wisconsin-Madison in collaborazione con l’associazione.
Salvatore Di Scala è sempre molto attivo nel promuovere la nostra cultura gastronomica e le nostre buone abitudini, tanto da aver importato in America il concetto del “caffè sospeso”, ma con una variante: qui ad essere sospesa è la pizza.
Sì, Salvatore è un vulcano di idee ed un vero e proprio ambasciatore della pizza napoletana nel mondo e con il suo “suspended pizza” ha conquistato non pochi americani. Presso il suo ristorante “Naples 15”, tra i più frequentati di Madison, con il suo forno a legna, ha introdotto la pratica del caffè e della pizza sospesi.
L’avviso è chiaro: “Puoi donare una Margherita a chi ne ha bisogno, pagandola a metà prezzo”.
Una iniziativa che da ancora più lustro e risolato alla “napoletanità” importata da Salvatore in America dove vi è giunto dopo aver lavorato in giro per il mondo oltre che sulla nostra isola verde.
Complimenti Salvatore per gli ottimi risultati raggiunti e per essere ambasciatore della nostra cultura nel mondo.