Natale amaro per i viaggiatori e per i lavoratori che anche in questo giorno speciale dovevano raggiungere o lasciare l’isola per motivi di lavoro. Ufficialmente il blocco natalizio causa meteo con l’ex compagnia pubblica che ferma le navi e fa partire gli aliscafi. Una brutta sorpresa costata caro anche ai pendolari, in particolare ieri, causa avverse condizioni meteo marine infermieri ausiliari e medici sono stati costretti ad effettuare 24 ore lavorative consecutive, senza avere lo smonto.
E la Regione e le dirigente aziendali continuano a sostenere che Ischia non è zona disagiata. Una vergogna della quale il governatore Vincenzo De Luca dovrebbe prendere contezza così come il direttore Antonio D’Amore dovrebbe impegnarsi in tal senso per far sì che finalmente Ischia ottenga finalmente il suo status di sede disagiata. Una realtà ineluttabile testimoniata dagli ultimi accadimenti che hanno costretto a gravi disagi tanti viaggiatori, i turisti impossibilitati a rispettare le coincidenze con voli e treni.
Nella giornata di Natale , è bene ricordarlo, la Medmar, come ogni anno, sospende il servizio annunciandolo in tempo debito. Ma anche i traghetti Caremar sono rimasti ancorati nel porto, ben saldi alla banchina e senza preavviso. Questo con gravi disagi, nel nostro caso, sulla sanità locale rimasta senza professionisti e senza cambi nei vari reparti. Un vero schifo!
È bastato che una compagnia di navigazione decidesse di sospendere le corse delle navi motivando tale decisione “per le cattive condizioni meteo” per bloccare interi comparti. Annullate le corse delle navi per Pozzuoli ed il Beverello delle 7.20, 8.20 e 8.45. corse cruciali per i lavoratori pendolari.
A nulla sono valse le numerose proteste degli utenti costretti a terra che hanno persino di occupare la nave attraccata alla banchina olimpica. Il grande disagio vissuto sul porto di Ischia ha anche di riflesso investito l’isola di Procida.L’auspicio che quanto accaduto in questo 25 dicembre 2018 sua da monito ed indichi a riflettere, a riconoscere il disagio di chi lavora su Ischia.
Un’isola per la quale senza ulteriore indugi deve essere dichiarata la zona. Quanto accaduto al Rizzoli con i sanitari costretti a lavorare 24ore è di una gravità inaudita oltre che rischiosa. Eppure, come sempre, a nessuno, amministratori locali in testa, sembra interessare.