L’Ischia è ad un bivio: iscrizione in Lega Pro o fallimento. La paura di un ritorno dei tragici momenti del 1998 è tanta, ma adesso sembra esserci spazio anche per notizie – almeno potenzialmente – positive. Dopo una settimana di annunci più o meno gridati e di sostanziale immobilismo, ecco che il progetto per la costituzione di una “parte ischitana” non sembra più un sogno irrealizzabile di inizio estate. Oggi, a conti fatti, è un giorno importante, da segnare sul calendario: in serata, come annunciato nei giorni scorsi, ci sarà un incontro nella sede dei Yellow Blue Lions, incontro in cui Peppino Di Costanzo, presidente della Aenaria Bus, illustrerà ai tifosi il progetto tutto isolano per salvare l’Ischia. «Nostra intenzione è mettere in piedi un gruppo di dieci o più soci che possa dare un contributo alla vecchia società», queste le prime parole di Di Costanzo. Che non si nasconde e anzi, fa i nomi dei possibili soci: «Con me, nella cordata, ci saranno Roberto Goveani, Gianni De Vivo e Isidoro Di Meglio». Proprio quest’ultimo, ex responsabile dell’area Marketing & Comunicazione, dimessosi a fine ottobre con Pino Taglialatela, sarà presente oggi all’incontro, ma da nostre notizie non sembrerebbe intenzionato a mettere mano al portafoglio. Al contrario, sembrerebbe disposto a mettere passione e competenza a disposizione del progetto gialloblu: e non sarebbe poco, dal momento che ad inizio stagione il suo contributo è risultato fondamentale. Ma, come ha sottolineato lo stesso Di Meglio, invitato all’incontro di oggi dagli stessi tifosi, al momento non c’è nulla di concreto. Diverso, invece, il discorso per Goveani, che sarà sull’isola il 17 e 18 giugno: «In quella occasione – spiega Di Costanzo – si parlerà di cifre per la parte ischitana, che da quanto mi ha detto Di Bello sono di sicuro più basse da quelle elencate nell’ormai celebre comunicato. Poi, è bene specificarlo, che per partecipare basterà anche il lavoro, mettere a disposizione le proprie abilità». Il gruppo ischitano è in divenire, alcuni tasselli sono ancora da coprire: «Le porte sono aperte a tutti e – rivela Di Costanzo – ho chiamato anche Pino Taglialatela». Più siamo, meglio è, questo il motto della nascente parte ischitana: «Dovremo affiancare i sette del gruppo Di Bello (ma non scende nei particolari dei nomi, ndr), chiaramente però dovremo cercare di non creare confusione. Per questo ci sarà solo una persona a rappresentare la cordata ischitana, così possiamo fare le cose per bene e poco importa se il rappresentante sarà Di Costanzo, Goveani o Di Meglio». L’intenzione, però, rispetto al recente passato, è quella di dare vita ad una società coesa: «Dobbiamo essere uniti, siamo tutti sulla stessa barca e dobbiamo passarci una mano sulla coscienza, darci una calmata e per costruire una squadra buona che non ci faccia soffrire fino all’ultimo minuto come successo quest’anno. Di certo non possiamo continuare a fare casino e chiacchiere che non portano a nulla, se non a litigare». A regolarsi, però, secondo Di Costanzo, non dovrà essere solo la società: «Gli stessi tifosi devono stare più calmi, perché certamente non si possono ripetere le scene viste quest’anno con gente che ha fatto tanto per l’Ischia che è costretta ad uscire dallo stadio in ambulanza per non farsi vedere. Certo, ognuno può sbagliare, ma come la società deve avere massimo rispetto per i tifosi, lo stesso i tifosi devono rispettare la società». L’intenzione, dunque, è di cambiare rotta rispetto al recente passato per regalare all’Ischia Isolaverde e ai suoi appassionati un futuro più tranquillo. La speranza è che alle buone intenzioni seguano i fatti, perché l’ultima data utile per l’iscrizione dei gialloblu in Lega Pro si avvicina e perderla così, la categoria, dopo due salvezze consecutive e quindici anni di penare nel dilettantismo, sarebbe un vero peccato.
PRIMA DI SALVARE L’ISCHIA SALVA L’AENARIA.