Pasquale Raicaldo | Preparatevi, pendolari e turisti: sarà un lunedì nero per chi viaggia nel Golfo di Napoli. I trasporti marittimi da e per le isole di Ischia e Procida risentiranno notevolmente, infatti, dello sciopero indetto dai lavoratori Caremar, il primo dal completamento dell’iter di privatizzazione dell’ex compagnia regionale marittima. E dunque tornano ad aleggiare nuvoloni neri sul pantano metaforico dei nostri mari: già nei giorni scorsi le organizzazioni sindacali avevano annunciato la sospensione, per l’intero turno di lavoro, delle corse dei traghetti che collegano Calata di Massa con i porti delle isole e degli aliscafi che dal Molo Beverello sono diretti a Ischia e Procida. E come vi ha raccontato il “Dispari” lo sciopero aveva trovato conferma nell’incontro tenutosi in Prefettura a Napoli tra le organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporti e Orsa e i vertici della Caremar. Organizzazioni sindacali che avevano riscontrato totale chiusura nei rappresentanti dell’azienda.
Il pomo della discordia, lo sapete, è costituito dalla nuova turnistica, contestata dai lavoratori e dalle loro rappresentanze. Che in particolare lamentano “i pesanti disagi provocati dalle nuove turnazioni”, che causerebbero esuberi di personale e non garantirebbero “il necessario recupero psicofisico dei lavoratori”. Criticità, queste, già sottoposte al vaglio delle Capitanerie dei Porti e del Ministero competente.
E il malumore, che da tempo serpeggia tra i dipendenti dell’azienda (passata com’è noto, dopo il lungo iter di privatizzazione, a Snav e Rifim), è confluito anche in una nota della segretaria regionale UGL Mare e Porti all’indirizzo dei vertici della compagnia e dell Prefetto di Napoli. Una nota con la quale si segnala che lo “stravolgimento di una organizzazione del lavoro, frutto di esperienza decennale e di esigenza della tipologia del servizio, non prende in debita considerazione la “dignità” riservata ai lavoratori destinatari, per quanto concerne la qualità del riposo, ènormata da codici internazionali”.
Di qui, dunque, la decisione di optare per oggi per uno sciopero di 24 ore “contro i licenziamenti, per il rispetto del Ccnl e delle normative e per consentire ai marittimi il necessario recupero psico/fisico”. Uno sciopero annunciato anche dalla compagnia, che sul proprio sito ufficiale conferma “riflessi sulla regolare effettuazione dei servizi marittimi”. Oggi saranno tuttavia garantiti i servizi essenziali, in attuazione della Legge n. 149/90, modificata con Legge 83/2000, e dell’accordo sindacale del 21 dicembre 1990 sulle prestazioni indispensabili: maggiori dettagli presso le biglietterie di scalo e il call center, 081-18966690.
Quel che è certo, però, è che l’utenza è pronta a vivere una giornata di passione. E intanto, su richiesta del consigliere regionale Mariagrazia Di Scala, per il prossimo 26 novembre il presidente della IV Commissione Permanente, Luca Cascone, ha convocato un’audizione sulle problematiche dei collegamenti marittimi nel Golfo di Napoli. Alla presenza delle associazioni del nostro territorio, si parlerà, oltre che della “inadeguatezza del piano orario per le esigenze dei pendolari in viaggio da e per le isole” anche della “salvaguardia occupazionale dei dipendenti Caremar”. Insomma, il tavolo si preannuncia particolarmente partecipato.