domenica, Dicembre 22, 2024

Stop gender! Ischia c’è

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“Arrivare in piazza San Giovanni e vedere una moltitudine di persone provenienti da tutta Italia è stata una emozione davvero forte” ci confida, con la voce ancora carica di sensazioni, Francesca Prevenzano, la nostra amica che ha preso parte al gruppo che da Ischia è partito alla volta di Roma per manifestare contro la prossima introduzione della teoria gender nelle scuole italiane.

Quella del gender, o meglio, della teoria gender, è una tematica che sta tenendo banco da molto tempo nelle discussioni non solo religiose in tutta Italia e, per chiedere la non introduzione di tale dispositivo nelle scuole sono scesi in piazza davvero in tanti.

Famiglie, ragazzi e tanti bambini, molti preti, suore ed esponenti di altre religioni, si sono ritrovati spalla a spalla in una gremitissima piazza dove era stato predisposto anche un grande palco per accogliere gli interventi autorevoli degli organizzatori e di alcuni giornalisti ed opinionisti che hanno esposto alla piazza alcune testimonianze che hanno segnato profondamente tutti i presenti, andando a toccare le cosiddette corde del cuore su un argomento così importante e sentito da tutti.

“Vedere fianco a fianco musulmani, evangelici e tanti altre persone appartenenti ad altri culti che ascoltavano attenti le parole delle testimonianze e gli appelli lanciati dal palco è stato molto toccante – continua Francesca che abbiamo raggiunto al telefono mentre era sull’autobus di ritorno dalla lunghissima giornata romana – per tutti. Significa davvero che questo tema è un qualcosa che va oltre le ideologie e unisce la società.”

La manifestazione, che ha visto questa altissima partecipazione nazionale, è stata creata proprio per dire no alla teoria gender e al ddl Cirinnà. Importanti le dichiarazioni fatte dal palco e riprese dalle agenzie nazionali. “Rigettiamo con forza – ha spiegato il professor Massimo Gandolfini, portavoce del comitato organizzatore – il tentativo di infiltrare nelle scuole, di ogni ordine e grado, progetti educativi e, con il pretesto del legittimo contrasto al bullismo, mirano alla destrutturazione dell’identità sessuale dei bambini. Teorie che hanno lo scopo dichiarato di rompere ogni corrispondenza tra l’identità sessuale e biologica e la strutturazione della personalità, e che di conseguenza disorientano i nostri figli e nipoti fin dalla scuola dell’infanzia modificando la stessa antropologia umana. Potevamo scegliere altri luoghi di aggregazione presenti nella città di Roma – ha aggiunto – ma la nostra sfida e’ stata di riempire piazza San Giovanni con centinaia di migliaia di famiglie che sono giunte da ogni parte d’Italia, per proteggere l’innocenza dei bambini e il loro diritto ad avere un padre ed una madre e per ribadire la più netta contrarietà ad ogni tentativo di cambiare la nostra bella Costituzione, equiparando le convivenze omosessuali al matrimonio”.

“La testimonianza del rabbino capo di Roma è stata molto intesa – continua Francesca – come anche l’intervento di Kiko Arguello che ha concluso l’intera giornata. E poi è stato molto bello vedere le famiglie prendere parte a questo evento, con i bambini al seguito.”

Una trasferta ben organizzata che ha visto da Ischia partire circa 300 persone, tra cui varie associazioni come Ischia Per La Vita (con anche il rosario di 12 metri realizzato da Vicente Schiano e che sarà poi donato al Santuario di Pompei) e l’ADI Croce Rosa che ha anche mostrato due striscioni con su scritto: “Teoria gender? Ischia dice no grazie” e “Teniamo unita la famiglia… difendiamo i nostri figli.”

E la presenza di Ischia non è affatto passata inosservata, con il nome della nostra isola annoverato da molti giornalisti nell’elenco delle località presenti, assieme a Friuli, Calabria, Sicilia e Sardegna.

“Per motivi organizzativi e per una maggiore autonomia negli spostamenti – ci racconta ancora Francesca – l’organizzazione ha predisposto un transfer con la compagnia Rumore Marittima sia per l’andata che per il ritorno. Abbiamo con noi anche molti bambini che hanno affrontato la giornata nel migliore dei modi, una giornata stancante, ma molto soddisfacente. Un bilancio più che positivo anche solo per l’esperienza vissuta, che ha arricchito tutto. Nonostante il forte acquazzone che ci ha sorpresi in piazza” aggiunge scherzando Francesca.

I grandi numeri della manifestazione fanno pensare ad una positiva risoluzione della problematica, con la non introduzione del programma nelle scuole dell’obbligo.

“Se non dovesse bastare – conclude Francesca – noi di Ischia, assieme ai gruppi di tutta Italia, siamo pronti a scendere dinuovo in strada e a portare avanti anche altre forme di manifestazione.”

La questione gender o no gender resta comunque più che mai aperta sul tavolo delle contrattazioni nazionale, con una divisione tra chi la considera una teoria inesistente e chi la combatte, chi la difende e chi la vuole introdurre. Dati alla mano possiamo comunque dire, dopo la giornata di ieri trascorsa a Roma, che Ischia dice decisamente NO alla teoria gender. E lo fa con forza.

3 COMMENTS

    • Ti auguro di trovarti un giorno in difficoltà e non aver nessuno al tuo fianco, da solo nella tua piccolezza e ignoranza!

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