Continua l’attività di controllo sul territorio dell’Isola sull’intera filiera della pesca da parte dei militari della Guardia Costiera di Ischia. Nella serata ieri, nell’ambito dell’attività di controllo in questione un ristoratore di Ischia è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per detenzione di novellame di tonno rosso, specie tutelata dalla normativa nazionale e comunitaria, privo di qualsivoglia documentazione idonea a verificarne la provenienza. Quattro gli esemplari illecitamente detenuti e sequestrati per un complessivo di soli 3 kilogrammi.
La cattura indiscriminata del novellame di Tonno rosso incide profondamente e negativamente sull’ecosistema marino. Il Tonno infatti è un predatore ai vertici della catena alimentare dal valore economico enorme sui mercati ittici nazionali ed internazionali. La sua assenza o diminuzione rischia di alterare i rapporti preda-predatore condizionando inevitabilmente l’intero habitat marino. Anche a seguito di queste catture indiscriminate i quantitativi di Tonno nel mediterraneo si sono considerevolmente ridotti portando l’esemplare a rischio estinzione. Per questo motivo la normativa comunitaria ha disposto progressivamente precise e restrittive norme per la cattura, limitando la pesca della specie solo in alcuni periodi dell’anno ed imponendo una taglia minima non inferiore ai 30 kg o 115 cm di lunghezza.
Al ristoratore è stato inoltre contestato il reato di “Frode nell’esercizio del commercio”. A tal proposito, si rammenta che se il ristoratore tiene all’oscuro i clienti della presenza di cibo congelato in cucina, non indicando detta circostanza nel menu del proprio esercizio commerciale, risponde di tentativo di frode in commercio,
indipendentemente dalla sussistenza di una contrattazione con gli avventori. Si è proceduto dunque a porre sotto sequestro ulteriori 8 kilogrammi circa di prodotto ittico congelato, sigillati e a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Le operazioni sono avvenute anche con la collaborazione e la sinergia del Servizio Veterinario locale che anche in questa occasione ha prestato il proprio prezioso contributo e supporto.
Ma i giapponesi che pescano tonnellate di pesce nelle nostre acque e vendono il sushi di tonno a centinaia di euro, chi li controlla?
Cara guarda costiera, ben vengano i controlli sul territorio a tutela della salute e dei consumatori e delle salvaguardia dell’ecosistema.
La questione diventa spinosa quando le vostre attività dovrebbero essere volte al controllo in mare sulla pesca intensiva illegale fatta quotidianamente dalle cianciole di Procida, le quali da anni stanno veramente distruggendo tutte le specie ittiche del nostro mare mettendo in ginocchio le attività della piccola pesca e l’economia delle famiglie dei pescatori; tutto questo naturalmente con la vostra consueta collaborazione (non abbiamo carburante, non abbiamo personale, non abbiamo mezzi, ecc. ecc.)scuse che da anni ci propinate.
Spero che quanto prima qualcuno si faccia avanti per farci ricredere su quanto sopra detto, perché le bugie hanno le gambe corte!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!