lunedì, Novembre 25, 2024

#26novembre. Simonetta Calcaterra: “La storia di Casamicciola segna”

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Con il commissario Simonetta Calcaterra e i subcommissari di Casamicciola Beniamino Cacciapuoti e Claudio Salvia ad un anno del 26 novembre per raccontare quello che è stato sicuramente il periodo di commissariamento indimenticabile per tutti e tre. Tre funzionari prefettizi che, ormai, sono diventati un tema di veri specialisti. Dove c’è bisogno dei professionisti, a Napoli, sanno chi mandare. Non a caso tutti e tre sono impegnati nella importante sfida di riportare la legalità in quel di Caivano.

Dottoressa, l’esperienza di Casamicciola va oltre ogni altra l’esperienza di commissariamento
Casamicciola segna! Lo abbiamo detto oggi in tanti modi e con tante parole diverse. Però mi rendo conto che tutti quelli che in quei giorni hanno collaborato per reagire alla tragedia che era accaduta, proviamo gli stessi sentimenti e abbiamo avuto lo stesso tipo di reazione a quella sciagura. Mi fa piacere vedere che oggi Casamicciola continua su questo entusiasmo e con questo passo veloce verso la chiusura di tutti quelli che sono gli interventi necessari per rendere il territorio finalmente libero e sicuro.
Sono certa di condividere questa sensazione e questo pensiero anche con i due subcommissari che sono oggi con me e che hanno voluto accompagnarmi e con i quali abbiamo rivissuto l’intensità di quei momenti, chiedendoci, in realtà, come sia stato possibile che abbiamo trasferito le nostre vite completamente su quest’isola per tanti mesi, dimenticando quella che era la nostra famiglia e le nostre vite sociali. La mente va allo sforzo e all’impegno consapevole di dover aiutare questa collettività ad uscire, non solo dal fango ma dalla tragedia che aveva coinvolto anche tutti e tutto il mondo dell’imprenditoria. Ricordiamo le difficoltà nella riapertura della scuola, le strade interrotte per le varie frane e tutti i problemi che abbiamo affrontato e che sono stati davvero tanti. Però è stato tanto anche l’entusiasmo che ciascuno di noi ha messo in questa avventura”

Proviamo a ricordare quale è stato il momento peggiore.
“Il momento peggiore è stato il primo. Quando siamo arrivati sull’isola e abbiamo capito qual’era il tenore della tragedia che si era consumata. Erano arrivate delle telefonate che raccontavano di una forte pioggia, di un’intensa frana, di macchine travolte e ci siamo precipitati sull’isola. Ma quello che abbiamo visto superava ogni tipo di immaginazione. Credo che il momento più brutto sia stato proprio quello della consapevolezza di ciò che era realmente accaduto.

Le faccio invece un’altra domanda. A maggio si è votato. Come è stato il ritorno a casa? Il ritorno alla normalità? Vi abbiamo visto spesso viaggiare con il trolley e portare un po’ la vostra vita sull’isola. Uno spaccato di percorso che avete condiviso con tutti noi. Come è stato il ritorno alla normalità?
L’ho raccontato anche nell’immediatezza. E’ stato uno strappo! E’ stato uno strappo lasciare questo luogo perché comunque non era ancora completata la procedura di ricostruzione. Anche la cittadinanza era ancora molto provata emotivamente da ciò che era accaduto e non avremmo voluto abbandonare il problema prima di averlo portato a soluzione. Poi, vedere che in realtà l’amministrazione che si è insediata e ovviamente il commissario Legnini, continuavano nei loro progressi e nei risultati eccezionali che si sono raggiunti in qualche maniera, ci ha reso più tranquilli e sicuri. Insomma, la ripresa alla normalità forse è avvenuta in quel momento. Non nel giorno in cui abbiamo salutato l’isola, ma nel giorno in cui abbiamo capito che le cose si stavano svolgendo nella maniera migliore”.

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