venerdì, Novembre 29, 2024

3 minacce e 250 firme: gli anziani di Serrara possono gridare vittoria!

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Il dottor Vincenzo Mazzella ha comunicato ai suoi pazienti di aver avuto “per problemi tecnico – amministrativi con la ASL” e che avrebbe svolto la sua attività solo presso lo studio di Ischia. Il sindacato, invece, conferma che Mazzella non aveva avuto nessun problema tecnico amministrativo ma aveva chiesto il trasferimento verso una nuova sede. Due cose ben diverse. Per di più, quello che non dice Mazzella è che avrebbe dovuto assistere i serraresi per altri 90 giorni.

Gaetano Di Meglio | Un sindaco, un sindacato e un parente contro perché ho difeso gli anziani di Serrara Fontana e non gli interessi diretti del dottor Mazzella. Un’amicizia rovinata (anche per altro, ovvio) e una minaccia di risarcimento danni per garantire ai pazienti deboli di Serrara Fontana, quelli che non possono scendere fino ad Ischia quando sono malati e hanno bisogno di un medico, sono il ricco bottino che mi porto a casa in questo inizio anno 2020. Un inizio scoppiettante.
Mercoledì pomeriggio, il 22 gennaio, il sindaco di Serrara Fontana (che perde smalto amministrativo) ha reso noto che solo dopo una campagna di stampa chiara, coraggiosa e senza paura e dopo la raccolta di 250 firme, aveva chiesto il 15 gennaio una deroga per il dottor Vincenzo Mazzella.

«Per la particolare connotazione del territorio – scriveva il 15 gennaio il sindaco di Serrara Fontana – e per venire incontro alle esigenze della corposa popolazione anziana che trova molte difficoltà nello spostarsi vero i comuni vicini, si chiede di voler prendere in considerazione una deroga, anche a carattere temporaneo, affinché venga data la possibilità al Dott. Vincenzo Mazzella di poter esercitare la propria attività di medico di base in due ambiti distinti per il tempo strettamente necessario alla individuazione di un nuovo medico che sia presente sul nostro territorio»
Parole che arrivano con enorme ritardo sia rispetto al caso mediatico, sia rispetto alle giuste sollecitazioni della minoranza. Chissà che le esigenze del giovane sindaco inizio a cambiare. Chissà.

E così, dopo 8 giorni dall’invio della PEC, è ancora il sindaco di Serrara Fontana a rendere noto che “Il DG della nostra ASL Dott. D’amore mi ha comunicato che è stata accolta la richiesta del Comune circa l’autorizzazione in deroga al dott. Vincenzo Mazzella a svolgere attività ambulatoriale a Serrara in attesa della individuazione di un nuovo medico di base da assegnare a Serrara. L’assistenza medica del Dott. Mazzella non si è mai interrotta e continuerà fino alla individuazione di un sostituto.”
Parole, queste del sindaco, che ovviamente, stridono con quando affermato dallo stesso dottor Mazzella che hanno gettato diversi cittadini di Serrara Fontana (non vorremmo che le nuove frequentazioni del sindaco gli abbiano insegnato a valutare solo i bisogno di chi lo vota e non dell’intera comunità) nello spavento.

“per problemi tecnico – amministrativi con la ASL (insorti in questo mese di dicembre 2019), mi trovo obbligato a chiudere lo studio medico di Serrara. Continuerò a svolgere la mia attività di medico di medicina generale solo nello studio di Ischia, in Via Nuova Cartaromana, 5.”
Parole chiarissime che, però, stridono con quanto ho appreso nella minaccia di richiesta di risarcimento del danno che mi è arrivata da parte del dott. Luigi Sparano, segretario provinciale della Federazione Italiana Medici di Famiglia.

Il dottor Sparano, infatti, nella sua missiva mi scrive, tra l’altro, che «Nel caso specifico un MMG già titolare da almeno due anni, può concorrere in via prioritaria per trasferimento verso altra sede carente. Tale condizione è prevista all’art 5 dell’ACN del 21/06/2018. Il dr Vincenzo Mazzella ha partecipato alla assegnazione degli incarichi per trasferimento secondo le modalità previste all’art 5 del predetto ACN vigente. Le procedure che precedono il trasferimento verso la sede di Ischia, non determinano affatto l’abbandono della popolazione in quanto il dr Vincenzo Mazzella con una condotta impeccabile e rispettosa delle norme, non solo ha comunicato ai suoi assistiti, come prevede la normativa, ma attualmente continua a svolgere l’attività di assistenza primaria, garantendo la continuità delle cure fino all’ultimo giorno (art. 35: comma 3 prevede un massimo di 90 giorni). prima che si attuai il trasferimento verso la nuova sede di Ischia (tra l’altro anche questa zona definita carente)»

Il dottor Vincenzo Mazzella ha comunicato ai suoi pazienti di aver avuto “per problemi tecnico – amministrativi con la ASL” e che avrebbe svolto la sua attività solo presso lo studio di Ischia. Il sindacato, invece, conferma che Mazzella non aveva avuto nessun problema tecnico amministrativo ma aveva chiesto il trasferimento verso una nuova sede. Due cose ben diverse.
Per di più, quello che non dice Mazzella è che avrebbe dovuto assistere i serraresi per altri 90 giorni. E se Mazzella lo avesse comunicato, nessuno avrebbe gridato allo scandalo, ma avremmo, tutti, combattuto contro il nemico comune, l’ASL, affinché in questi 90 giorni venisse nominato un nuovo MMG.

Nel frattempo, però, c’è un aggiornamento importante. In attesa di notizie ufficiali, i pazienti di Serrara Fontana più deboli e meno fortunati a poter raggiungere, facilmente, Ischia, potranno continuare ad essere pazienti del dr Vincenzo Mazzella per i prossimi sei mesi. Lo stesso medico, infatti, ha dato la disponibilità a restare a Serrara.
Sono stati risolti i “per problemi tecnico – amministrativi con la ASL”? Non importa! Quello che conta, quello che avrebbe dovuto essere l’interesse primario e l’unico obiettivo da raggiungere del sindaco Caruso, è che i pazienti più deboli di Serrara possano avere il loro medico a Serrara.

Entro i prossimi sei mesi, sempre secondo i rumors, ci dovrebbe essere un graduale cambio tra il dottor Mazzella e la dottoressa Cautiero, dell’Ambito di Barano-Serrara Fontana per il cambio definitivo.
Ma la battaglia sui medici di base non è finita qua. Anzi, è ancora tutta da combattere. Ma ne parliamo domani.

1 COMMENT

  1. Invece di chiedere scusa, i mammasantissimi predicano il rispetto delle norme, come se le norme fossero la panacea della salute pubblica! Ma tanto anche loro sono qui con noi in comodato d’uso…

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