sabato, Gennaio 11, 2025

Anna, la privacy e il diritto d’autore | #4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 5 luglio 2024

Vedere i propri figli crescere e, magari, avere successo lungo il loro cammino, rappresenta sempre una soddisfazione unica, anche se mitigata allorquando è necessario allontanarsi dalla propria terra per perseguire e raggiungere obiettivi importanti e, magari, di più larghe vedute rispetto alla consuetudine -diciamo così- che li circonda.

In questo caso, non mi riferivo né a mio nipote Giuseppe, ormai da anni stabilitosi in quel di Berlino dopo la laurea alla Bocconi e i relativi master, né a mio figlio Alessandro, recentemente laureatosi negli States dove presto ci auguriamo comincerà a lavorare dopo un po’ di meritata vacanza ad Ischia. Anna Iorio, figlia dei miei cugini Giacomo e Susy, è diventata avvocato già da tempo presso il foro di Milano, specializzandosi in un importantissimo studio (CBA) che si occupa di privacy e diritti d’autore e nel cui qualificatissimo team milita tuttora a pieno titolo come associata.
Per esperienza professionale personale conosco bene quanto la materia sia attuale ma, soprattutto, delicatissima da affrontare in ogni sua sfaccettatura. Ed è per questo che sono ancora più fiero del fatto che Anna, in seno a CBA, stia conseguendo risultati oltremodo lusinghieri, come nel caso dell’epocale sentenza della Corte Europea a favore della piattaforma web lussemburghese Jamendo che, di fatto, potrebbe aver interrotto il duopolio SIAE/LEA in Italia.
Così come del fatto che, un bel giorno, sono venuto a sapere per puro caso che Anna ha tenuto qui ad Ischia, lo scorso giugno, un corso di formazione per la locale Associazione Forense in materia di protezione dei dati personali, dimostrando tutta la sua grande competenza e padronanza della materia nel trattare topic importantissimi quali il pay or okay, il web scraping dei dati pubblici e il parallelo tra la L. 196/2003 e il regolamento 679/2016 (il cosiddetto GDPR), con ogni relativa definizione, principio e adempimento. Il tutto, avvenuto con la proverbiale umiltà di chi, pur nella convinzione di avere tutte le carte in regola per quel ruolo, non ha saputo nascondere, nell’intro del suo intervento, quel giustificato velo d’emozione nel prendere la parola “a casa mia” e dinanzi a tante persone che ne hanno caratterizzato gli anni più importanti di crescita e formazione.

Ad Anna, nipote sempre educatissima, tenace, discreta e dal sorriso fortemente somigliante a quella omonima nonna paterna a me tanto cara per migliaia di motivi, ho voluto dedicare il 4WARD di oggi, proprio perché questo spazio non è certo un semplice focolaio di cronaca, ma una raccolta di opinioni ed emozioni che è sempre bello condividere.

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