Durante la giornata di presentazione dati dell’attività antimafia relativa al primo semestre del 2024, il Prefetto di Bari ha illustrato quelle che sono le attività di controllo coordinate dalla Prefettura nel contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata, ha tratteggiato anche il lato positivo della vicenda. Oltre ai dati che mostrano uno Stato attento e determinato a dire no a certe devianze, il Prefetto Di Bari ha chiarito che “c’è un sistema utile a conservare e preservare l’attività di impresa. Questa giornata – ha detto – è una giornata che va nel segno della consapevolezza di un’attività che fa la Prefettura ma che non può non avere una ricaduta un po’ su tutto il sistema produttivo che noi abbiamo nella città metropolitana di Napoli e nei territori nostri.”
“La DIA – ha aggiunto – ci sta dando un grande contributo soprattutto con gli accessi ai cantieri che si sta dimostrando un valido strumento per portare allo scoperto le infiltrazioni”.
Ed anche l’esperienza ischitana che rafforza questo concetto. Nella sua ultima venuta ad Ischia, infatti, Di Bari aveva detto che dai controlli ai cantieri per la ricostruzione di Casamicciola erano partite ben 16 interdittive antimafia!
Nel merito delle attività condotte dalla Prefettura, e anche dopo il tavolo tecnico ischitano, il Prefetto ha annunciato che sono ben 420 le richieste di iscrizione di ditte alla White List antimafia. Un dato importante, più grande di quello relativo ai progetti per il PNRR, che ci lascia capire sia quanto sia importante la macchina di ricostruzione sia come l’attività di prevenzione e di informazione che porta avanti Di Bari può servire a regolamentare interi settori della nostra economia.
420 ditte iscritte alla White List, relative ai progetti per Ischia, è una vittoria dello Stato. Ed è anche un buon segnale che va nella direzione di quello che tutti speriamo: ovvero che si verifichi una ricostruzione, pubblica e privata, che sia puntuale, veloce e che dia risultati qualitativi.
