Il sostituto procuratore della Repubblica Alberto Cannavale ha ordinato alla Polizia di Stato di notificare all’indagato Vincenzo Ippolito, 24 anni, di Casamicciola, e al suo difensore di fiducia l’avviso della chiusura delle indagini preliminari. Un’iniziativa che preannuncia nello spazio di venti giorni, se non vi saranno richieste del difensore o del suo assistito, il rinvio a giudizio che verrà esaminato molto probabilmente dopo la sospensione feriale. E’ accusato di omicidio colposo per aver investito nella giornata del 9 maggio scorso la quattordicenne Marianna Di Meglio, che morì quasi sul colpo. All’Ippolito il pubblico ministero, oltre a contestare l’omicidio colposo, ne contesta una serie di aggravanti per essersi posto alla guida dell’autovettura sotto l’effetto di sostanze stupefacenti ed in particolare di cannabis; di aver percorso quel tratto di strada ad una velocità non inferiore a 74 chilometri orari; di non aver dato precedenza alla vittima, che in quel momento era intenta ad attraversare la strada sulle strisce pedonali. Ed ancora di aver violato il Codice della strada.
L’indagato e il suo difensore hanno venti giorni per studiarsi l’intero fascicolo delle indagini e se vorranno, nei tempi stretti previsti dalla legge, chiedere che l’Ippolito venga sottoposto ad interrogatorio, per depositare documentazione o chiedere ulteriori accertamenti che non sarebbero stati eseguiti in questo lasso di tempo di poco meno di due mesi dalla tragedia. Poi si passerà alla fase più delicata e la scelta della difesa sarà determinante per l’imputato, che rivestirà questo ruolo con la notifica della richiesta di rinvio a giudizio. C’è chi sussurra che la scelta ricadrà su un rito alternativo.