Tutto è bene quel che finisce bene. Anche se più che un epilogo, questo ha tutta l’aria d’essere una fumata grigia. La Caremar continuerà ad effettuare le due corse notturne da e per Pozzuoli, strategiche per l’approvvigionamento dell’isola e ciononostante non contraddistinte dall’obbligo di servizio pubblico.
E l’incubo di una notte di mezza estate finisce qui, con la paventata soppressione delle due corse (quella con partenza da Ischia per Pozzuoli, via Procida, delle 2:30 e quella da Pozzuoli per Ischia, via Procida, con partenza alle 4:10) a partire dal 10 agosto scongiurata proprio a pochi giorni di distanza dal “gong”.
Ha sortito l’effetto sperato la nostra denuncia e l’accorato appello che l’Atec, l’associazione che raggruppa gli autotrasportatori delle isole di Ischia e Procida, aveva – attraverso il portavoce Giovanni Lombardi – inviato ai sette sindaci, al Prefetto di Napoli, al consigliere regionale Maria Grazia Di Scala e soprattutto al neo-governatore Vincenzo De Luca.
Grazie all’interessamento in prima persona del sindaco di Forio, Francesco Del Deo, si è accertata la volontà della nuova proprietà della Caremar di proseguire ad effettuare il servizio, rinnovando dunque il contratto con la Regione Campania, scaduto lo scorso 31 luglio. Una volontà che rassicura l’utenza, per lo più commerciale, di due corse strategiche, la cui soppressione – come sottolineato nella nota inviata nelle scorse ore alle amministrazioni comunali – avrebbe configurato potenziali problemi di ordine pubblico.
E proprio domani Maria Grazia Di Scala, consigliere regionale in quota Forza Italia, prenderà parte all’audizione della Commissione Trasporti, di cui è membro (il salernitano Luca Cascone è il presidente), alla quale rappresenterà – come anticipato in queste ore al “Dispari” a all’Atec – l’esigenza che le due corse notturne siano individuate come indispensabili per la continuità territoriale dell’isola.
«Intanto – ha spiegato Giovanni Lombardi – siamo piacevolmente colpiti dalla solerzia con la quale la politica regionale ha affrontato il problema e allo stesso modo ci è stato rappresentato che la nuova proprietà della Caremar non è sorda alle esigenze delle popolazioni delle isole del Golfo. Un buon viatico per il futuro dei trasporti marittimi da e per l’isola d’Ischia».
Un tassello importante. Non definitivo, certo. E non l’ultimo, tutt’altro. Certo, l’Atec, che già in passato aveva rivendicato i diritti dell’utenza inscenando in particolare una veemente protesta con i tir, nel gennaio del 2013, incolonnati per protesta sul porto di Ischia, era già sul piede di guerra. E aveva espresso, indirizzandola a De Luca,«la più viva preoccupazione per l’imminente soppressione da lunedì 10 agosto delle due corse. Pertanto, sulla tratta in questione sarà possibile partire dall’isola d’Ischia con il traghetto successivo delle ore 4:30 e fare ritorno con quello la cui partenza da Pozzuoli è previsto alle ore 6:10.
Le conseguenze di questa modifica imprevista al piano orari – aveva denunciato – saranno disastrose per l’economia delle isole di Ischia e Procida e danni incalcolabili per le popolazioni e per gli operatori commerciali, che saranno dunque costretti a riversarsi sulle uniche partenze disponibili, creando potenziali problemi di traffico e ordine pubblico». Insomma, autotrasportatori, commercianti di ortofrutta, latte e latticini, acque minerali, pesce, pane e «quant’altro occorra con cadenza quotidiana a una popolazione residente sull’isola che in questo periodo sfiora la 400 mila presenze, equiparandola di fatto a un capoluogo di provincia» possono tirare un sospiro di sollievo per ora. E con essi l’isola, che avrebbe rischiato la paralisi nei giorni più caldi dell’anno.
Si scrive Caremar, ma si legge Medmar….