lunedì, Novembre 25, 2024

“Le verità sommerse”: Schettino a Casamicciola

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Presenterà il libro all'Hotel Manzi il prossimo 22 agosto alle ore 21.00

Il prossimo 22 agosto alle ore 21.00 presso l’Hotel & Spa Terme Manzi di Casamicciola Terme sarà presentato il libro “Le verità sommerse” scritto da Vittoriana Abate con il racconto del comandate Schettino.

Alla serata, moderata dal giornalista Alessandro Iovino, saranno presenti Roberta Bruzzone, criminologa, Francesco Schettino, Vittoriana Abate, autrice e giornalista Rai, Cataldo Calabretta, docente di diritto dell’informazione e Vito Minaudo, Ammiraglio capitaneria di Porto.

Il libro, che ha fatto parlare molto di sé fin da quando erano iniziate a trapelare notizie riguardo la sua realizzazione mentre sia Schettino che l’autrice Vittoriana Abate erano sulla nostra isola ospiti dell’editore Graus, è una sorta di memoriale del capitano con contenuti nuovi mai rivelati prima ed è giunto alla sua seconda edizione.

Tra le pagine scritte dalla giornalista ci è la storia del Comandante, la sua vita, le sue esperienze professionali, i suoi ricordi prima e dopo quella tragica notte. Chi è l’uomo accusato di aver fatto naufragare la Concordia? Trenta anni in mare. Aneddoti, ricordi, testimonianze mai sentite prima. Tutto ciò che non è stato ancora raccontato e compreso del naufragio della Costa Concordia.

La presentazione di questa seconda edizione arricchita di altri elementi è molto attesa e non è un caso che avvenga ad Ischia, isola da cui la stesura stessa dell’opera è partita.

12 COMMENTS

  1. Spero sarà presente anche “lo stampatore” Graus così da spiegare ai numerosi autori isolani come mai incassa solo e non paga le percentuali dovute. Suppongo che tutto ciò con il libro di Schettino non accadrà per ovvi motivi. Sarà una buona occasione per capire dov’è il problema… forse colpa della crisi?

  2. Non capisco la famiglia Polito, dell’Hotel Manzi, come faccia ad ospitare un Gran Buffone che ha infangato la grandissima tradizione marinara campana famosa in tutto il mondo. Non dimentichiamo che i più bravi Comandanti di navi del pianeta sono partenopei, e questo, con qualche sciacallo intorno, sputtana anche il turismo isolano con la sua faccia di merda.
    Per cui, danni sopra danni. Meditate isolani, meditate!

  3. tutto quello che c’è da sapere sull’affondamento della concordia,sta scritto nella perizia tecnica redatta per conto del tribunale.e di schettino nessuno può dire di più di quello che è lì scritto.rimane soltanto un punto interrogativo,che riguarda il salvataggio di almeno qualcuna delle 32 vittime:come è possibile che,di tutte le decine di ufficiali di coperta e macchina presenti a bordo,nessuno si sia reso conto in due minuti dell’ampiezza della falla subìta dalla nave,del pericolo di affondamento immediato,e non abbia quindi richiesto con energia a schettino (distrutto psicologicamente dalla coscienza degli errori commessi) di emanare immediatamente l’ordine di abbandonare la nave.
    e schettino,invece di raccontare balle a una giornalista incompetente,spieghi cosa sarebbe successo se quella notte il vento avesse spinto il relitto lontano dalla costa.

  4. In questi anni dalla tragedia della concordia ho solo letto e sentito commenti di gente che non Sa Nemmeno se una nave cammina di prua o di poppa. Mi piacerebbe invece sentire qualcosa da qualcuno che il mare lo ha vissuto lo vive e lo ama .

  5. Di notte, così come di giorno, è semplicissimo tenere sotto controllo le distanze che intercorrono tra navi, corpi galleggianti o “terraferma”, attraverso la “scala” predisposta sul radar. Per quanto riguarda i corpi non affioranti, (scogli, secche, navi affondate ecc.) le carte nautiche della rotta, messe sempre in successione sul tavolo adiacente la cabina di comando, bene evidenziano in scala metrica la distanza intercorrente dal “pelo” dell’acqua.
    Ciò che è successo alla Concordia in fase di inchino, è semplicemente un ritardo di “accostata” (la stessa lunghezza della nave, muovendo verso dritta (“/”). a fatto si che la parte poppiera andasse a sbattere sullo scoglio sommerso. Assurdo, ma è andata così.
    Sarebbe bastato accostare un minuto prima

  6. Un vecchio lupo di mare, direttore di macchina, da 30 anni in pensione, mi ha detto che schettino con la manovra che fece salvò quasi 4000 persone. Poi ognuno parla, ma nessuno sa cosa significhi affrontare il mare.
    Tutti sono colpevoli da chi controlla a chi è proprietario della nave. Se gli accosti fatti in quel modo verrebbero sanzionati incidenti non ce ne sarebbero. A buon intenditore poche parole.

  7. Lavori come un ciuccio , fai la persona seria … e la vita ti sputa in faccia appena possibile.
    Poi uno Schettino qualsiasi fa una figura di merda interplanetaria e diventa pure un personaggio importante.
    Aveva ragione o nonno che o munno e’ tutto storto !

  8. È chiaro che i proprietari dell’albergo si sono fatti tanta pubblicità gratuita. Ora dovrebbero essere i turisti a disertare quell’albergo.
    Consiglio alla famiglia Polito di mettere una targa nell’albergo per ricordare il passaggio di questo essere ignobile. Alla famiglia Polito che ha speculato sul personaggio di fare la fine della Concordia, ovviamente senza vittime ne feriti.

  9. Giuseppe serafino dalle stronzate che dici mi sa che le navi non sai nemmeno cosa sono. fatti prima 30 anni di vita sulle navi e poi vedi se il tuo giudizio è lo stesso. ti faccio notare che non sono un difensore di schettino ma lo sono della categoria avendo vissuto esperienze marinare.

  10. Forse possiamo dire che non è colpa di schettino se qualche giornalista o editore cerca di sfruttare la tragedia della concordia per guadagnarci qualche soldo.Le sue colpe sono state già sanzionate dalla giustizia,forse anche dalla sua coscienza,perchè può darsi che non sia presuntuoso e stupido fino al punto di non aver compreso di essere il solo colpevole del disastro.Però,se è vero che ha compreso,avrebbe potuto ritirarsi in silenzio come altri comandanti che pure hanno sbagliato,come quello della Torrey Canyon,o che nemmeno avevano sbagliato come Pietro Calamai.

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