lunedì, Dicembre 23, 2024

Enzo, è lui il “Vicerè”

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Dopo la firma del decreto di nomina, le dimissioni da consigliere comunale.

Ieri mattina Enzo Ferrandino ha iniziato il suo vice sindacato con una trasferta romana. Argomento? Depuratore. Il tempo di protocollare le dimissioni da consigliere comunale e partire alla volta della capitale, sapendo però, di essere solo insieme col Giosi Ferrandino. Già solo.

Il decreto di nomina è pubblico, la sua carica è valida a tutti gli effetti ma la giunta che dovrebbe aiutarlo o coadiuvarlo non c’è. E’ in preda all’ennesima crisi. E’ in preda alle grinfie degli acchiattilli (tutti dello stesso partito!) che stanno litigando per capire chi deve mettere la donna, l’uomo. Pensate un po’ quali sono le preoccupazione dei nostri amministratori: metto l’uomo o metto la donna.

Ma la vera condizione che viene fuori da questi giorni difficili è che non siamo alla fine della corsa.  I dolori per Ischia continuano. Se nei prossimi giorni Giosi Ferrandino riuscirà ad individuare gli altri assessori si troverà solo prima della battaglia  finale: le deleghe. Eggià. Pensate che i nove consiglieri dello stesso partito che litigano per 2 poltrone, riusciranno poi a dividersi la torta delle deleghe e degli orticelli in breve tempo? Perdete ogni speranza non ce ne usciamo troppo presto. Entro il 12 settembre, Gianluca Trani, dovrà convocare il consiglio comunale per la surroga del consigliere Ferrandino con il primo dei non eletti, Ciro Cenatiempo. Un passaggio necessario ma entro quella data avremo la giunta operativa. Sapremo chi sarà il prossimo assessore al bilancio? Così, a titolo d’esempio. Quanto tempo ancora ci vuole per poter dire: ”ora ci amministrano?”.

Fermi tutti, ormai non ci aspettiamo nulla di diverso da nulla che ci hanno mostrato fino ad oggi, ma sperare in una reazione d’orgoglio dopo due anni di coma profondo, nessuno ce lo può togliere. Ma in giunta? La prossima giunta, oltre ad Enzo Ferrandino, ad oggi, non ha nessuno di sicuro. La posizione di Rosanna Ambrosino, è legata all’instabilità della stessa dottoressa. Un’instabilità dovuta a tanti fattori: il primo alla sua convinzione di non essere organica a questo gruppo. L’episodio sulla Geotermia è stato l’esempio lampante. Lei si preoccupa di illustrare la proposta e i consiglieri comunali litigano sul come votarla. Traballa anche Giosuè Mazzella. Non perché sia stato fatto una valutazione politica, per carità, ma solo perché Ottorino Mattera sta valutando di inserire un uomo suo. Lo stesso ingresso di Paolo Ferrandino, dato al 90%, non è certo. Dal versante Sciarappa, invece, avanza l’idea Lady De Vanna. Per Luca Montagna (e anche per Cristian Ferrandino, considerati anche i rapporti lavorativi) la “quota rosa” sarebbe ben gestibile in giunta. Ma è ancora tutto in alto mare.

IL PROSSIMO CANDIDATO. Con questa nomina, ed è facile dircelo, Enzo Ferrandino ha sicuramente ipotecato la candidatura alla carica di sindaco del dopo Giosi per quanto riguarda lo schieramento attualmente al governo. Una candidatura che inizia ad essere pesata e che, tra l’altro, inizia a favorire anche ipotetici accordi pre elettorali. La scelta della giunta procede e si sostiene proprio su questi impegni: “ti candidi con noi la prossima volta”. E’ presto per parlare di schieramenti e di forze in campo. La magistratura non è ferma e il prossimo autunno ci regalerà altre sorprese, così come non è detto che questi nove “tengano” ancora la maggioranza a Giosi Ferrandino. La guerra che verrà, quella delle deleghe, sarà peggio di questa dei nomi. Qualcuno dovrà vendicare Isidoro, qualche altro lo vorrà dimenticare ma resta la considerazione, amara, che Ischia vuole essere amministrata. Veramente vorrebbe essere amministrata bene, ma si accontenta, anche solo se viene amministrata. Così non si può andare avanti.

4 COMMENTS

  1. Un commissario prefettizio non avrebbe, certamente, fatto piu’ danni di questo immobilismo da ballo della sedia.

  2. Condivido in pieno il pensiero nonna mandrajola. È da aprile che lo sostengo. Con la prospettiva che a primavera ci sarebbe stato un sindaco scelto dai cittadini.

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