venerdì, Settembre 20, 2024

Bernardo e gli ineleggibili della vergogna: “Così Giosi porta Ischia alla morte”

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Giosi come Stalin. Giosi e l’accanimento terapeutico: tenere in vita un’amministrazione già morta. Giosi e i conflitti di interesse dei suoi consiglieri. Giosi e una giunta da rifare, con i nodi che lo assillano. Il week end velenoso ha portato in dote “j’accuse” e polemiche, a cominciare dalle parole non certo concilianti del presidente del consiglio comunale di Ischia, Gianluca Trani. Che al “Dispari” aveva dichiarato un auspicio chiaro, indirizzato al sindaco: «Eviti di causare ulteriori danni alla comunità ischitana che potrebbero rivelarsi ben più gravi di quelli già prodotti. Ischia non merita questo trattamento, pensa a risolvere i tuoi problemi personali ed affranca la comunità di un peso ormai divenuto troppo gravoso e del tutto insostenibile». E ancora: «Se dovessero essere confermate le voci di strada, la situazione sarebbe molto più preoccupante di quanto si possa pensare. Il messaggio, neanche troppo velato, è che chiunque non si piega alle volontà del capo diventa destinatario di ritorsioni politiche e personali. Vedrete che tra poco Ciro Cenatiempo sarà fatto fuori da Ischia Ambiente. Ed allora se ne vedranno delle belle! Sono metodi inaccettabili».
A gettare, neanche a dirlo, benzina sul fuoco è ora il consigliere di opposizione Carmine Bernardo. Che si fa largo tra le crepe della maggioranza evidenziandone contraddizioni, defaillance e lacune.
L’avvocato, naturalmente, è alla finestra. Pronto a bacchettare Giosi & company.

«Nel programma di epurazione di stile staliniano posto in essere dal sindaco Giosi Ferrandino – denuncia –  il ridotto numero di consiglieri comunali che hanno ancora il coraggio e la faccia di seguirlo ha avviato la procedura per far dichiarare ineleggibile il consigliere eletto nelle liste di maggioranza Ciro Cenatiempo. Un fatto assurdo, mai verificatosi nella storia del Comune di Ischia. Dopo il primo sindaco arrestato per corruzione, oggi abbiamo anche il primo procedimento per ineleggibilità. Ovviamente – prosegue Bernardo – una volta che la ridottissima maggioranza (ricordiamo che la proposta è passata solo per un voto e grazie ad un astenuto)  si avvia su tale strada vengono in rilievo tutte le altre incompatibilità ed ineleggibilità presenti in consiglio comunale».
Ed è proprio su questo aspetto che Bernardo affonda i colpi. Uno dietro l’altro. «Mi riferisco per esempio al consigliere Luca Spignese che si trova nella stessa posizione del Cenatiempo (dipendente di una società soggetta a direzione e coordinamento del CISI cui il Comune partecipa con una responsabilità illimitata per il 36%). Nel prossimo consiglio comunale – sottolinea Bernardo –  il Segretario sarà tenuto a riferire su questa posizione. Ma mi riferisco anche alla posizione di Paolo Ferrandino, geometra esercente la professione nel comune di Ischia, che si occupa dei lavori pubblici in aperta violazione di specifiche norme di legge, anche se non vi è un incarico formale. E mi riferisco ai numerosi geometri presenti in maggioranza che sicuramente hanno un beneficio per la loro professione rispetto ai tanti geometri non eletti. Mi riferisco ad eventuali contenziosi in essere, di cui uno forse interessa proprio il Sindaco Ferrandino e per il quale il segretario dovrà fare chiarezza». La lista della vergogna, snocciolata dunque nel week end politicamente più caldo dell’anno. Rovente, diremmo. Ma Bernardo non si ferma più: perché quella lista dà il la all’ennesimo affondo, in linea peraltro con gli auspici esternati da Gianluca Trani: «Non capisco la volontà di Giosi Ferrandino di mantenere in vita un soggetto agonizzante da tempo. Dai tredici consiglieri che i cittadini gli avevano attribuito, grazie alla sua incapacità politica, oggi può contare su una maggioranza che per esprimersi deve far ricorso ad un voto di astensione. Qualcuno potrebbe parafrasare il titolo di un film “Mio Dio, come sono caduto in basso”».
Titoli a parte, Bernardo affila le armi. E così come aveva fatto Trani, evidenzia le contraddizioni della maggioranza. Soffiando sui fragili equilibri di un momento complicato, emersi impietosi nell’ultimo consiglio comunale.
E alla vigilia del primo giorno di scuola, anche un altro consigliere comunale di minoranza attacca l’amministrazione. Si tratta di Ciro Ferrandino, e lo fa con perfidia attraverso il suo profilo Facebook: «Auguri di buon Anno Scolastico – scrive Ferrandino – a tutti i bambini e ragazzi che in questi giorni hanno iniziato o inizieranno le lezioni, alle loro famiglie e agli insegnanti e gli operatori scolastici tutti che con amore, serietà e dedizione formano le nuove generazioni. I bambini e ragazzi di oggi dovranno essere gli uomini e le donne che incideranno in tutti i settori della nostra società. Sicuramente dovranno essere migliori dei componenti dell’attuale amministrazione del comune di Ischia che consegnano scuole con cantieri aperti e con tanti problemi irrisolti e strutture sportive chiuse, chi ci amministra è impegnato a fare guerre contro le persone non allineate piuttosto che governare e risolvere i problemi. Anche questa amministrazione, come il morbillo, passerà». Non sono più semplici schermaglie, ma guerra aperta.

 

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