sabato, Dicembre 21, 2024

Il Porto di Forio è inagibile: la conferma negli atti per la Regione

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Gennaro Romano | Aniello Morgera, un semplice cittadino che vive la sua vita più in mare che a terra essendo di professione pescatore, assistito dall’avvocato Molinaro, aveva diffidato i vari Enti per riuscire ad entrare in possesso di una informazione ben precisa e cioè se il porto di Forio, dato in concessione alla Marina del Raggio Verde, operasse nella legalità. La Regione Campania, con una nota a firma del dirigente dottoressa Lorella Iasuozzo indirizzata al Comune di Forio, ha obbligato l’Ente isolano a fornire, nella sua qualità di concessionario ed entro e non oltre i dieci giorni dal ricevimento della richiesta (datata 2 luglio 2015, ndr), la documentazione o gli atti attestanti l’agibilità dell’area portuale e delle strutture assentite in concessione (art. 6 comma. 3 c.d.m. n. 50/15). Va sottolineato, però, che è strano che la Regione Campania chieda atti al Comune, visto che è la stessa Regione a rilasciare i titoli abilitativi, ed in questo caso gli atti richiesti sono stati, come detto, la concessione nell’area portuale su documentazione acquisita.

A distanza di un mese il Comune di Forio non aveva ancora dato alcuna risposta, come abbiamo più volte riportata da queste stesse colonne, e il silenzio del comune lasciava intendere, chiaramente, che vi fosse l’assenza della certificazione di agibilità e che l’Ente guidato da Del Deo cercava di perdere tempo per arrivare a fine stagione ed evitare il concreto rischio di vedersi chiudere il porto in piena stagione turistica. Altro sospetto, che evidenziammo a suo tempo, è la “complicità” politica che, c’è tra la Regione e il Comune. La nota della Regione, infatti, era stata inviata al vecchio indirizzo di Piazza Municipio e non all’attuale sede di Via G. Genovino ex Green Flash.
Il pescatore Morgera, a distanza di un mese dalla nota inviata e notificata, non ottenendo alcuna risposta, si è recato al comune chiedendo lumi al tecnico responsabile, il quale rispondeva che non sapeva nulla riguardo la citata nota. A quel punto, lo stesso ha provveduto a depositare, direttamente al tecnico comunale la nota della Regione, recandosi al protocollo del comune il 6 agosto (n. prot. 21752).
Ai primi di questo mese, a distanza di un altro mese della nota protocollata (e siamo arrivati al terzo mese, contro i 10 giorni imposti dalla Regione, ndr), è arrivata la risposta dal Comune al pescatore Morgera, inviata per conoscenza al sindaco e al responsabile del primo settore e non alla Regione Campania settore marittimo e demanio, in seguito vi spiegheremo il motivo, che aveva chiesto lumi.
Nella nota di risposta si legge: “Facendo seguito alla Vs., richiesta prot. 21752 del 6 agosto ( quindi l’atto della Regione inviato al Comune di Forio Piazza Municipio confermano di non conoscerlo come se sul territorio ci fossero più comuni) si trasmettono in copia certificati di collaudo tecnico del 20/04/2012 e del 31/05/2013, relativi alle opere di cui al progetto esecutivo “riqualificazione del porto turistico di Forio – 1° lotto autonomo e funzionante” approvato con delibera di G. M., n. 86 del 14.04.2010. Alle visite di collaudo erano presenti: ing. Roberto De Rosa, direttore dei lavori, arch. Rosamaria Vignale, coordinatore alla sicurezza, dr. Donato di Palo e ing. Vincenzo Sepe, in rappresentanza dell’impresa Eurostrutture srl, ing. Giovangiuseppe Iacono, responsabile del procedimento.
I documenti di collaudo allegati alla risposta, fanno riferimento alle istallazione delle banchine galleggianti, ai gruppi elettrogeni, a quattro serbatoi di acqua, agli impianti elettrici agli ormeggi stagionali a gavitello, insomma a tutte le opere che sono state realizzate per gli ormeggi.
Quindi, dagli atti trasmessi, emerge chiaramente che il porto, ovvero l’area portuale, è sprovvista delle relative certificazioni di agibilità che prevede e ne fa obbligo la normativa vigente.
Ecco il motivo per cui il Comune ha risposto solo al Morgera e non alla Regione che aveva inoltrato la nota e che, stranamente, pur non ottenendo una risposta come riportano nella stessa nota indirizzata al Comune, non è intervenuta.
Ritornando al porto, dalle “carte” si rileva chiaramente che il comune conferma quanto già aveva attestato nel settembre del 2010 l’allora dirigente del 1° settore ing. Giovangiuseppe Iacono, e cioè che tutto il porto è sprovvisto del certificato di agibilità, che attesta la sicurezza del porto stesso, delle modalità di ormeggio in sicurezza, di igiene, del numero delle navi che possono entrare nel porto e ormeggiare in sicurezza. Tra l’altro risultano, anche, manufatti realizzati non assistiti del permesso di costruire e le relative autorizzazioni paesaggistiche. Un porto che per carenza di documentazione non può essere operativo e, di conseguenza, emerge un fatto gravissimo e cioè di come la Regione Campania, nella persona del responsabile arch. Massimo Pinto, abbia rilasciato al Comune la concessione demaniale marittima n. 135/08, integrata e modificata dalle concessioni demaniali n. 15/2010 e n. 96/2010 con validità al 31.12.2011 e rinnovandola con determina n. 230/V del 28.12.2011 fino al 31.12.2015 affidando l’autorizzazione alla società Marina di Raggio Verde legalmente rappresentata dal presidente di amministrazione Di Majo Libero l’attività di gestione a mare e a terra ai sensi dell’art. 45 bis del cdn.
Inoltre, gli uomini del mare ci evidenziano che l’ingresso del porto per i venti, in modo particolare dal libeccio passando per il ponente, fino ad arrivare al maestrale in gergo chiamati “venti di tavertino” è pericoloso. Come pure, ci evidenziano, che l’ultima banchina realizzata nell’area portuale dopo qualche anno dal termine dei lavori si era inclinata e in tanti parlano di una banchina che non affidabile. Insomma, da anni il porto di Forio, gestito dalla Marina del Raggio Verde di cui lo stesso Comune è socio di maggioranza, opera senza la certificazione di agibilità, si vocifera di una complicità politica totale che comprende le varie Autorità deputate al controllo.
A questo punto una domanda è d’obbligo: chi è di fatto il funzionario/i responsabile da perseguire? Quelli comunali, che non hanno trasmesso tutti gli atti, o quello/i regionali che, pur in assenza di titoli, hanno rilasciato al comune la concessione? Un dato è certo: nessuno fa niente, come dire, per senza niente.
Per la cronaca, ricordiamo ai nostri lettori, che il porto è stato dato in concessione dal 2010 a Marina del Raggio Verde e da allora, dai pochi bilanci pubblicati dalla società, emerge che nel porto non c’è stato alcun guadagno di conseguenza nelle casse del comune di Forio non è entrato un euro. Fatto strano è che, però, la società che gestisce il porto pur non guadagnando un euro come afferma dai suoi bilanci, non lascia il porto foriano.

@ildisparilive

2 COMMENTS

  1. C’è da aggiungere che la stessa Marina del Raggio Verde, nonostante non potesse avere altri rinnovi dell’art. 45 bis per la gestione del porto turistico, è riuscita comunque ad ottenere in gestione i locali wc.
    Sarà un modo per rientrare dalla finestra?

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