In questi mesi sono emerse una serie di questioni inquietanti afferenti l’uso della cosa pubblica, la gestione delle partecipate, ma anche sull’abuso di beni non pubblici. Parliamo di Casamicciola Terme. L’organizzazione di un mercato bisettimanale su un suolo non pubblico e per giunta sprovvisto di autorizzazioni, chiuso con cancelli e catenacci dal comandante dei Vigili Urbani Mattera ed aperto a piacimento dai venditori ambulanti con tanto di chiavi. Poi c’è l’uso dell’Eliporto per scopi turistici e privati senza che agli atti risultino fatture o pagamenti certi. Ancora il solito affare porto turistico dove c’è chi paga, chi non paga chi comprare nella lista nera dei morosi e chi invece nella lista segreta degli amici che non pagheranno proprio o pagheranno quel che gli pare dichiarando metraggi e dimensioni inferiori. Questo sempre in un porto dove in parte non esistono autorizzazioni e nulla osta paesaggistici.A confermare il tutto unitamente ai personali dubbi ed alle perplessità è il Consigliere Luigi Mennella.
Consigliere avete avuto contezza dei conti e delle fatture relative all’uso dell’eliporto?
“Per quanto riguarda l’eliporto, da quanto mi ha riferito il liquidatore, esistono soltanto le fatture emesse al 118 per gli interventi di urgenza. Per i privati, fino ad oggi, stranamente, non sono state mai emesse fatture. Esiste soltanto un elenco. Penso che nessuno dei privati, abbia, fino ad oggi, pagato. Non sono ancora riuscito a capire chi autorizzi gli atterraggi e se vi sia documentazione sottoscritta per gli stessi.”
Sulla vicenda porto turistico ormeggio ufficiali, non ufficiali e morosità?
“Beh posso confermare che oltre all’elenco dei diportisti morosi riportati nella nota ufficiale, ormai di pubblico dominio, ed acquisita al protocollo del Comune con il n° 10121 del 11/09/2015, ho avuto notizia dagli “amici del porto”, tra cui l’affine di un noto politico casamicciolese, di ulteriori barche, tra cui una intestata (purtroppo mi hanno riferito soltanto le iniziali dei nomi e cognomi) ad un certo “L. P. P.”, un’altra intestata ad un certo “G. B.”, ed un’altra intestata ad un certo “E. M.”.”
Per quanto riguarda il porto?
“Nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale, dietro mia insistenza, il Sindaco ha esternato delle affermazioni riguardanti le autorizzazioni paesaggistiche riguardanti i famosi pontili galleggianti. Mi auguro che il Sindaco finga di non conoscere le leggi della Repubblica vigenti. Il parere paesaggistico relativo ai pontili galleggianti, terminava la propria validità ed efficacia, nel luglio 2012, e, pertanto, sin da quel momento qualsiasi pontile sia stato montato nello specchio di acqua esterno al porto è da considerarsi totalmente abusivo. Il Sindaco ha letto una relazione del geom. Antonio Piro, la quale è allegata anche alla delibera di Consiglio. In tale relazione il geom. Piro è stato puntuale su tutti gli argomenti, ma, giustamente, non ha evidenziato l’esistenza dell’autorizzazione paesaggistica che lo stesso avrebbe dovuto firmare per i pontili galleggianti. L’intero iter procedurale, comunque iniziato, sarebbe dovuto essere completato con il parere della Commissione per il Paesaggio, il parere della Sopraintendenza ai Monumenti di Napoli ed infine, quello più importante per qualsiasi opera pubblica, l’autorizzazione paesaggistica. Infatti, qualsiasi opera pubblica, realizzata dal Comune, all’interno del suo territorio, per legge, non abbisogna del permesso di costruire, ma, nelle zone vincolate, come l’intero territorio dell’isola d’Ischia, abbisogna dell’autorizzazione paesaggistica per la relativa realizzazione. Tale procedura era valida sia per la vecchia legge n° 1497 del 1939 che per la nuova legge n° 42 del 2004. Agli amministratori, e principalmente al Sindaco Giovan Battista Castagna, anche nella sua qualità di detentore ad interim della delega ai lavori pubblici, ed allo stesso ex Capo abusivo dell’Ufficio Tecnico, ing. Gaetano Grasso, tali aspetti sono sicuramente sfuggiti! Chissà per quale motivazione…
Pertanto, ho richiesto al Segretario Generale del Comune, che l’intera documentazione dei pontili galleggianti venisse inviata al sig. Procuratore della Repubblica di Napoli, ed agli organi di polizia deputati al controllo degli atti amministrativi, ed alla Capitaneria di Porto di Ischia e di Casamicciola Terme, allegando anche una specifica nota in cui il geom. Piro evidenziasse per quale motivazione non avesse emesso l’autorizzazione paesaggistica.
Vorrei precisare che non sono abusivi i cittadini che ormeggiano sui pontili esterni, ma abusiva, di fatto, è la società Marina di Casamicciola, con il suo liquidatore ed il suo direttore, che fanno pagare una indennità non dovuta agli utilizzatori delle strutture di ormeggio, essendo i pontili, illegali, illegittimi e privi delle più semplici norme di sicurezza.
Il Sindaco, purtroppo, dopo aver letto le “belle storielle” in merito a tale argomento, non ha presentato in Consiglio alcuna autorizzazione, nè alcuna documentazione circa le norme di sicurezza, con le relative certificazioni idonee.
Nel corso del medesimo consiglio, ho richiesto, inoltre, di conoscere quali interventi siano stati effettuati da parte del Comune di Casamicciola per recuperare i danni patiti alle strutture portanti dei pontili galleggianti distrutte in seguito all’arenamento della nave sulla spiaggia antistante il Pio Monte della Misericordia, che è stato oggetto di spettacolo, tale da bloccare, per diversi giorni, il traffico sul lungomare di Casamicciola. Il Sindaco non mi ha risposto, nè tanto meno mi ha risposto l’Ufficio tecnico e, quando chiesi notizie all’ing. Grasso, lo stesso mi rispose di non essere a conoscenza di tale problematica. Chi si intende proteggere? Non sono stati predisposti gli atti dovuti per il riconoscimento dei danni? Tutte queste vicende ci fanno capire che questa Amministrazione sta “sfornando” una serie di atti illegittimi ed illegali, senza il minimo rispetto delle normative vigenti, mentre ai cittadini di Casamicciola sono richieste copiose documentazioni anche per pratiche molto semplici. Come sempre due metri e due misure. Siamo, come sempre, “alla frutta”.”
Architetto il mercato è abusivo, quello spazio nel Pio Monte destinato all’uso non è un suolo pubblico?
” Il sindaco Castagna e la sua amministrazione hanno svenduto Casamicciola prima ai mercatali e poi all’EXPO, permettendo lo sfruttamento di un’area del Pio Monte. Non si può continuare in questo modo, la devono smettere! Il Pio Monte della Misericordia, in virtù dell’atto che sottoscrissi quando ero Sindaco, dovrebbe, già dal 1997, appartenere al Comune di Casamicciola Terme, ed essere quindi fruibile da parte di tutti i cittadini dell’isola di Ischia. Dovremmo cercare di risolvere gli aspetti legali al fine di poter successivamente rilanciare l’intera struttura. Le mie non sono solo belle parole, perché l’amministrazione da me guidata fu l’unica ad intervenire fattivamente sulla vicenda, anche se i poteri forti hanno cercato, nel tempo, di mettermi in difficoltà anche con procedimenti civili ancora in corso. L’amministrazione Castagna, relativamente alla problematica dell’Expo non è intervenuta né ha predisposto l’intervento dell’ufficio attività produttive, diretto dal Dott. Pisani, e dell’ufficio tributi, diretto dal rag. Iaccarino. Quando all’epoca richiesi all’ingegnere Grasso: “A quale titolo ha fatto pagare 17.010 alla Irace Group dei Fratelli Irace?”. Egli rispose: “Ho copiato l’autorizzazione dell’anno scorso che ha fatto il Sindaco Castagna”. Mi recai successivamente l’ufficio tributi, ed il rag. Iaccarino mi risponse: “Noi non sappiamo niente perché non ci è giunta alcuna documentazione”. Mi recai successivamente presso l’ufficio delle Attività Produttive e il Dott. Pisani mi dichiarò di non aver rilasciato alcuna autorizzazione tranne l’invio all’Asl della richiesta di sopralluogo. Secondo l’ufficio tributi quello spazio non è pubblico, e non è assimilabile a suolo pubblico. Mi sorse allora un dubbio di come si riuscisse a far svolgere il mercato a Casamicciola, a rilasciare le autorizzazioni ai mercatali ed a far pagare loro il suolo pubblico e la raccolta dei rifiuti, visto che lo spazio in questione e la relativa individuazione proprietaria catastale sono le stesse di quelle relativi agli spazi nei quali si è svolto L’EXPO. Dall’esame di qualsiasi atto riguardante il Pio Monte, infatti, si può verificare che si tratta di un’unica particella catastale, la stessa presso la quale si svolgevano, quindi, sia l’Expo, sia il mercato, senza il rispetto di alcuna norma igienico-sanitaria e di sicurezza.
Se gli amministratori, con il Sindaco Castagna in testa, non riescono a dirimere alcuna delle problematiche del comune, tra le quali quelle evidenziate, sono venuti meno ai compiti per i quali i cittadini di Casamicciola hanno conferito loro, sbagliando, l’incarico di amministrare il nostro comune.”
Insomma una parabola incredibile di abusi, dove l’illecito favorisce anche un anomalo flusso di danaro. Il cittadino onesto paga per un servizio fornito da una società a tutti gli effetti abusiva, il furbo che si crede amico del politico usa le scappatoie fornitegli da questa condizione, o meglio non paga o paga in altre forme per omettere il pagamento. E a ben vedere, lo testimonia Mennella, vale per l’Eliporto, assenza di fatture, per il porto, assenza di autorizzazioni, vale per il mercato, svolto su di un suolo non pubblico, senza alcuna autorizzazione prevista, che il comandante dei vigili urbani, giustamente, aveva chiuso.