mercoledì, Dicembre 25, 2024

L’ASL non dà il nulla osta, Giovanni Mattera chiude il mercato

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Ida Trofa | Lo avevamo detto, davvero rischia di protrarsi a lungo la questione del mercato chiuso a Casamicciola Terme. Non solo commercianti non in regola. Mancano le autorizzazioni e sopratutto i certificati da parte degli uffici sanitari, che hanno costretto il Comando vigili a chiudere baracca e burattini nel vero senso della parola. Venerdì i venditori avevano operato lo stesso. Dopo quella forzatura, era stato il comandante Giovanni Mattera ad annunciare la nuova chiusura per l’assenza delle necessarie autorizzazioni, sempre annunciate e mai pervenute agli Enti preposti.
Ieri con la nuova chiusura i venditori giunti per il mercato si sono ritrovati, increduli viste le promesse amministrative, ancora in fila presso il Municipio per chiedere spiegazioni e uno straccio di motivazione.
L’area del Pio Monte, che non può e non deve considerasi un mercato, stando agli atti, quanto un sito destinato alla vendita itinerante, non risulta in regola con le autorizzazioni sanitarie richieste. In più i venditori in servizio sono inseriti in una graduatoria ormai scaduta ed inutilizzabile che deve essere rifatta. A dirlo non è solo il comandante della locale Polizia Municipale, Giovanni Mattera, ma anche il responsabile dell’Ufficio Tributi, Antonio Iaccarino, e quello dell’Ufficio Commercio Giuseppe Pisani. Una condizione illecita che unitamente agli omessi e regolari pagamenti di molti venditori ha spinto il locale Comando vigili a chiudere il sito per l’ennesima volta.
Lo stato della vicenda “mercato” è stato chiarito nel corso di una conferenza di servizi e nel merito i funzionari responsabili, il sindaco Giovan Battista Castagna e l’assessore al ramo Ignazio Barbieri sono stati notiziati con una puntuale relazione a cui hanno fatto seguito scambi epistolari e dossier formali protocollati agli atti del municipio.
Ma di azioni e interventi amministrativi fattivi nemmeno l’ombra.
Nel merito l’assenza del responsabile UTC con l’addio dell’ingegner Gaetano Grasso e la malattia del sostituto pro tempore Antonio Piro pesano come macigni per il governo locale rendendo impossibile trovare qualsiasi tipo di soluzione legale. Solo l’illegalità e l’indifferenza alle norme hanno consentito che molti operatori vendessero nel piazzale dell’ex complesso termale venerdì.
L’unico dato certi è il nodo ASL sullo stato igienico sanitario dei luoghi e le autorizzazioni alla vendita che al momento si effettua su assegnazioni scadute e graduatorie inutilizzabili.

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