PAOLO MOSE’ | Questo processo si deve incentrare esclusivamente nelle 3432 battute che sono esattamente l’intero capo d’imputazione su cui dovranno difendersi in questi lunghi mesi il sindaco d’Ischia Giosi Ferrandino e il responsabile dell’Ufficio tecnico, l’arch. Silvano Arcamone. Ben assistiti da un collegio difensivo di prim’ordine. Avvocati esperti soprattutto di reati contro la Pubblica Amministrazione e che sanno come affrontare le spinose questioni legate a quei tecnicismi che fanno parte integrante delle attività che svolgono i pubblici amministratori e che possono incorrere in reati che fanno parte di quest’orbita tanto complessa e difficile da costringere la procura della Repubblica a realizzare una sezione specializzata.
Di seguito l’accusa che viene formulata ai soli due imputati ischitani che si sentono forti e sicuri di poter dimostrare di non essere stati dei corrotti, di non aver agevolato la Cpl Concordia: «Perché, in concorso tra loro, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso ed in tempi diversi, Ferrandino Giuseppe, nella sua qualità di pubblico ufficiale Sindaco del Comune di Ischia (già Sindaco del Comune di Casamicciola Terme dal 2002 al 2007), nell’esercizio di tale funzione e abusando di tale qualità – essendo, tra l’altro, Sindaco del Comune capofila per l’opera pubblica di metanizzazione dell’intera isola di Ischia – per consentire alla Cpl Concordia la aggiudicazione e l’assegnazione dei lavori relativi alla “metanizzazione” del Comune di Ischia e alla successiva gestione in concessione di tali impianti (e dunque per adottare o per far adottare dai tecnici e dai funzionari del predetto Comune, ed in particolare da Arcamone Silvano, longa manus del Sindaco Giuseppe Ferrandino, i relativi provvedimenti e i relativi atti inerenti ai suddetti lavori e alle conseguenti varianti), nonché per favorire ed accreditare la Cpl presso i Sindaci degli altri Comuni dell’Isola di Ischia (Casamicciola, Lacco Ameno, Forio) consorziati per la realizzazione della medesima opera pubblica, provvedendo in tale prospettiva a sollecitare e a “pressare” in tal senso i predetti Amministratori, si faceva promettere e poi anche dare indebitamente, per sé e per i suoi familiari, da Simone Francesco (responsabile delle relazioni istituzionali della predetta Cpl), Verrini Nicola e da Casari Roberto (Presidente della suddetta Cpl) danaro ed altre utilità, consistite in particolare: nella stipula di due fittizie convenzioni (con la corresponsione dell’importo previsto dalle convenzioni medesime), per gli anni 20I3 e 2014, con l’Hotel Le Querce di Ischia – albergo di proprietà della famiglia del Sindaco Ferrandino Giuseppe – sottoscritte dal Presidente Casari e da Ferrandino Giovanni Giuseppe, padre del più volte citato Sindaco Ferrandino Giuseppe (convenzioni che prevedono l’impegno da parte della Cpl Concordia ad erogare la somma di circa 165.000 euro, per ciascuna delle suddette annualità, alla società alberghiera della famiglia del Sindaco Giuseppe Ferrandino a fronte dell’impegno della stessa società di “mantenere a disposizione” della Cpl, in persona dei dipendenti che di volta in volta intendessero usufruirne, 7 stanze di albergo per le stagioni estive 2013 e 2014 (con l’esclusione del periodo compreso tra il 10 e il 24 agosto) e per il Capodanno del 2013 e 2014; nella assunzione da parte della Cpl Concordia di Ferrandino Massimo, fratello di Ferrandino Giuseppe, quale consulente della medesima società, nonché nell’assunzione di numerose altre persone presso la stessa Cpl e nella espressa indicazione ai dirigenti della predetta società cooperativa di un giornale (locale*), diverso dal Golfo, sul quale essa avrebbe dovuto fare la pubblicità;
nel pagamento di un viaggio in Tunisia (pagato dalla Cpl allo stesso Sindaco Ferrandino G.), asservendo, in tal modo, l’esercizio della richiamata pubblica funzione alle esigenze della Cpl, aggiudicataria o meglio assegnataria dei lavori pubblici per la realizzazione dell’opera di metanizzazione dei Comuni prima di Ischia e poi del Consorzio costituito dai Comuni Casamicciola, Lacco Ameno e Barano.
Essendo stato commesso il fatto con il contributo di un gruppo criminale organizzato impegnato in attività criminali in più di uno Stato.
Accertati in Ischia nel 2013 – Commessi in Ischia dal 2007 fino al 2014 con condotta reiterata e perdurante».
* Il fax era chiaro: non fare la pubblicità sul nascente Dispari, ma sul giornale degli amici della CPL.
il lupo perde il pelo non il vizio e tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino. Cosa dobbiamo aspettarci da questo processo? Che sia fatta giustizia? Quale giustizia? Assisteremo alle farse dei tantissimi rinvii? Ci avvicineremo ai tempi della prescrizione? Arriveremo alla sentenza di primo grado e poi attenderemo gli esiti dell’appello? E magari aspetteremo anche la cassazione? In Germania ogni cittadino e’ un polizziotto mentre da noi nessuno ha mai visto niente. E’ tutta una farsa