giovedì, Febbraio 27, 2025

Luigi Mennella: “Questa è una doppia vittoria: contro i nemici politici e per il bene di Casamicciola!»

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Intervista di Ida Trofa | Architetto in queste ore è giunta una sentenza storica che la vede indubbiamente protagonista unitamente al Comune di Casamicciola Terme e al suo simbolo lo stabile del Pio Monte della Misericordia, qual’è il suo commento a caldo?
La districata vicenda del Pio Monte della Misericordia, oggi conclusasi con la storica sentenza della III sezione della Corte di Appello di Napoli, pubblicata in data 22 settembre 2015, ebbe inizio il 16 ottobre del 1997, con la notifica di un atto di citazione da parte della società Cogemar s.r.l. al Comune di Casamicciola Terme, all’arch. Luigi Mennella, nella qualità di Sindaco protempore, alla società Circide s.a.s, ed al Pio Monte della Misericordia, con il quale la società istante richiese il riconoscimento del risarcimento dei danni patiti pari a circa £ 14.767.000.000 (14 miliardi) di vecchie lire. Bisogna premettere, che negli anni precedenti, la società Nizzola S.p.A., e successivamente la società Circide S.a.s., avevano ottenuto il diritto di superficie del complesso immobiliare del Pio Monte della Misericordia sito nel nostro Comune. In virtù di tale diritto la Circide S.a.s. commissionò lavori di ristrutturazione alla società Cogemar s.r.l. da eseguirsi presso i medesimi immobili del Pio Monte della Misericordia. Nel corso di tali anni sorsero, in riferimento a tale trasferimento del diritto di superficie, innumerevoli procedimenti civili tra il Pio Monte della Misericordia, la Nizzola S.p.A. e la Circide S.a.s., procedimenti che si conclusero con la sentenza della Corte di Appello di Napoli del 1996, che sanciva definitivamente l’invalidità dei contratti stipulati per il trasferimento di diritti sugli immobili del Pio Monte in Casamicciola a tali società. Pertanto l’amministrazione da me guidata, ed io personalmente, munito della famosa fascia tricolore, che in tanti bramano in questo paese, ma che non sono in grado di indossare, provvedemmo, nel 1997, ad immettere il Comune nel possesso materiale degli immobili del Pio Monte. Dopo alcune settimane, l’8 maggio 1997, sottoscrissi, nella qualità di Sindaco, il famoso atto a contenuto plurimo con il Pio Monte della Misericordia, per ottenere in locazione per i primi 30 anni l’immobile, trasformabile in diritto di superficie per i successivi 20 anni e successiva opzione per ulteriori 50 anni. Insomma, con tale accordo, il Comune, per una somma pari a 3.200 presenze alberghiere annue (camera e colazione), quantificata inizialmente (per il solo primo anno) in lire 400.000.000, ed oggi, agli attuali prezzi di mercato, pari a complessivi euro 80.000,00 annui, otteneva la disponibilità degli immobili del Pio Monte per 100 anni, con la possibilità di poter trasferire tali diritti anche a società terze (con quota minoritaria dell’Ente). Con tale atto, inoltre, venivano annullati tutti i procedimenti civili ed amministrativi sia in corso, sia già conclusi, intentati dal Pio Monte della Misericordia nei confronti del Comune di Casamicciola Terme, in riferimento alle abusive occupazioni di tali spazi verificatesi nel 1985, ed in particolare si estingueva, tra l’altro, il giudizio pendente dinanzi il Tribunale di Napoli, I sez. civile, individuato dal N.R.G. 16999/88. Nell’aprile del 1997, nella qualità di Sindaco, disposi, essendo i lavori in corso di esecuzione da parte della Cogemar s.r.l., presso i locali del Pio Monte, privi delle necessarie autorizzazioni, così come da relazione elaborata dal Capo dell’U.T.C., geom. Giuseppe Barbieri del 18 aprile 1997, con idonee ordinanze, la sospensione dei lavori. In virtù di tali ordinanze e del decreto di occupazione n° 5 del 24 aprile 1997, la Cogemar s.r.l. incardinò il procedimento civile giunto a conclusione. Dopo questo breve ma necessario escursus storico sull’intera vicenda, posso, senza alcun dubbio, affermare, che con la sentenza citata della Corte di Appello di Napoli, l’intero immobile del Pio Monte della Misericordia, ritorna ai casamicciolesi, dopo circa 18 anni.

Certamente è rimasta nella memoria collettiva la sua presa di possesso dell’immobile armato solo della fascia tricolore, alla luce di questa sentenza ma dopo ben 18 anni di tribolazioni giudiziarie rifarebbe quella scelta?
E’ rimasta nella memoria collettiva la presa di possesso del Pio Monte del 1997, perché, nell’intera storia del nostro Comune, è stata la prima volta che un primo cittadino si è assunto la responsabilità di cercare di risolvere e dirimere la questione annosa di tale complesso immobiliare. Negli anni, molti, anche in campagna elettorale, hanno utilizzato fantomatiche promesse sul Pio Monte, senza mai nemmeno iniziare i relativi iter procedurali. Certamente, nonostante abbiano cercato di bloccarmi con i numerosi procedimenti giudiziari che mi hanno visto sempre vittorioso, sia in sede amministrativa, che civile che penale, rifarei tutto quanto feci nel corso del mio mandato elettivo. Anche se molti (senza saper né leggere, né scrivere) hanno additato le mie scelte come avventate e superficiali, alla fine esse sono risultate rispettose delle normative e vincenti su tutti i fronti. La sentenza sancisce definitivamente l’inutilità e la temerarietà della causa intentata dalla Cogemar s.r.l., coordinata dallo stesso “burattinaio” delle altre società (scatole cinesi) che tentò, nel tempo, in uno ad altri delinquenti di basso spessore, di sottrarre l’immobile del Pio Monte della Misericordia al Comune di Casamicciola Terme, forse coadiuvato anche da politicanti locali che, oggi, impauriti, pensano di poter sfuggire alle maglie della giustizia contabile della Corte dei Conti. L’idea era quella di allontanare Luigi Mennella ed il Gruppo di Nuova Casamicciola dalla politica attiva del Comune, utilizzando la famosa citazione Cogemar che tanto è stata utilizzata anche nel corso dell’ultima campagna elettorale. Purtroppo, i politici che si sono susseguiti a palazzo Napoleon, sono da considerarsi solo dei “personaggi miopi, ignoranti ed in cerca di autore”. Tengo a precisare che la parte più interessante della sentenza (che molti sottovaluteranno), oltre al dispositivo, sono certamente l’ultimo rigo di pagina 29 ed i primi due righi di pagina 30, in cui la Corte di Appello di Napoli così recita “…omissis… essendo di poi giustificata la detenzione materiale dei relativi beni dal contratto di locazione, pienamente valido ed efficace, in mancanza di pronunce giudiziali in senso contrario …omissis…”, che attestano, inequivocabilmente, la validità del contratto da me sottoscritto, nella qualità di Sindaco di Casamicciola Terme, con il Pio Monte della Misericordia, rogato con atto per Notaio Arturo del 8 maggio 1997 rep. n. 44239 – racc. n. 9651.

Ora la sentenza c’è quale sarà il passo successivo per lei e quale dovrebbe essere per il comune?
In seguito a tale sentenza bisognerà, con urgenza, predisporre una idonea istanza per richiedere la revocazione della sentenza che vedeva il Comune soccombere nei confronti del Pio Monte della Misericordia, per il procedimento N.R.G. 16999/88 (estinto con la sottoscrizione dell’atto del 08 maggio 1997) oltre che con la restituzione delle pinete, anche con il pagamento di circa euro 1.677.000,00, in riferimento al cui pagamento, il sottoscritto, diffidò il responsabile dei Servizi Finanziari.
Il Comune dovrà, con immediatezza, immettersi nel possesso dell’intero immobile le cui particelle sono chiaramente indicate nel mio decreto sindacale n° 5 del 24/04/1997.
Il Comune dovrà revocare tutte le Delibere di Giunta e di Consiglio di approvazione dei vari comodati d’uso con il Pio Monte, redatti e sottoscritti su falsi presupposti.
Il Comune dovrà predisporre idonea Delibera per intentare un procedimento giudiziario nei confronti del Pio Monte della Misericordia per il risarcimento dei danni subiti per non aver rispettato, in alcun modo, quanto previsto dall’atto transattivo del 8 maggio 1997, danni da me calcolati in via prudenziale, in circa euro 100.000.000,00 (euro centomilioni/00), ed anche nei confronti della Cogemar s.r.l. e della Circide S.a.s. per lite temeraria.
Bisognerà individuare i responsabili (politici e funzionari) che non attuarono e non richiesero l’attuazione di quanto contenuto nel contratto transattivo del 8 maggio 1997, richiedendo anche loro i danni, con l’invio dell’intera documentazione alla Procura della Corte dei Conti.
Bisognerà che il Comune blocchi il pagamento delle assurde parcelle già presentate dagli avvocati del Comune, relative al solo primo grado, che superano euro 310.000,00. In particolare bisognerà provvedere in tal senso, anche nei confronti di chi, vivendo di riflesso la politica locale, ha cercato un proprio spazio individuando, nelle note inviate al Tribunale, in tutti questi anni, la responsabilità esclusiva dell’arch. Luigi Mennella. In tal modo ha dimenticato pur sapendo, come mi auguro, che il sottoscritto avesse agito esclusivamente quale unico legale rappresentante del Comune di Casamicciola Terme, che un professionista obiettivo avrebbe dovuto attenersi esclusivamente al mandato ricevuto, senza interpretazioni personali.
Permettetemi, infine, di ringraziare pubblicamente, ancora una volta, i miei amici ed avvocati di sempre, Gianpaolo Buono e Rocco Marino che, seguendo la scia della sentenza penale di assoluzione del 1999, seguita dal mio amico ed avvocato Bruno Molinaro, hanno ancora una volta dimostrato, come io ho sempre affermato, in tutti questi venti anni, di essere i più bravi. Infatti tutte le tesi da loro proposte sono state accettate dal Tribunale adito e riportate finanche dai difensori nominati dal Comune di Casamicciola Terme. Questi ultimi, comunque, come ringraziamento, (nella vita non c’è mai riconoscenza….), hanno tentato, per anni, di denigrare e di far ricadere sulla mia persona, inutilmente, le colpe dell’intera problematica.
Per quanto riguarda, infine, il risarcimento danni “elefantiaco” (termine che piace sempre al mio amico Bruno) a mio favore, in riferimento al quale provvederò, a breve, ad incardinare i relativi procedimenti giudiziari, nei confronti di tutti i “colpevoli”, quando e semmai arriverà, provvederò a devolverne una parte agli orfanelli dell’Istituto Santa Maria della Provvidenza diretto da Suor Edda, che il caso vuole che sia sito presso l’attuale unico immobile di proprietà esclusiva del Pio Monte della Misericordia in Casamicciola Terme.
www.ildispari.it

1 COMMENT

  1. se l’attuale amministrazione comunale di Casamicciola potesse disporre di tutta la struttura del Pio Monte la riempirebbe di bancarelle…

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