lunedì, Dicembre 30, 2024

Ischia, battere l’Akragas per rimanere lassù

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Cristian Messina |  Vincere per mettersi alle spalle la sconfitta – larga e immeritata – patita al ‘Massimino’ di Catania. Questo il mantra che aleggerà nella testa di giocatori e staff dell’Ischia Isolaverde, impegnata alle 14.00 di oggi nello scontro salvezza contro l’Akragas. Una gara da non sbagliare, quella in programma allo stadio Mazzella, per confermare quanto di buono fatto nelle prime tre uscite in campionato e per dimostrare a critica e tifosi che l’assenza di Ameth Fall non cambia il Dna di una squadra che ama giocare al calcio, che ama divertirsi e divertire. Vedremo, così, una compagine ancora una volta votata all’attacco, brava nelle giocate sui laterali e nelle ormai caratteristiche verticalizzazioni al fulmicotone che hanno fatto innamorare una grande fetta della platea della Lega Pro. Insomma, vincere giocando bene, questo l’obiettivo di Bitetto e dei suoi ragazzi, quest’oggi al cospetto di un Akragas tignoso ed esperto, una possibile sorpresa della terza serie. Poco importa, però, perché l’Ischia vuole, brama i tre punti per confermarsi vera mina vaganti del girone C e, perché no, per ambire a posizioni che l’anno scorso potevano essere solo sognate. Oltretutto Bitetto lo ha spiegato a più riprese, questa è una squadra che non si pone limiti, nonostante una panchina fin troppo corta e nonostante l’età media bassissima della grande maggioranza dei suoi protagonisti.
Un’Ischia che punta a traguardi importanti e che, in questo senso, oggi ha a disposizione una ghiotta occasione per mettere le cose in chiaro con un’altra diretta concorrente (come successo con Lupa e Martina) e per iniziare positivamente un trittico di gare di fondamentale importanza, che successivamente vedrà i gialloblu affrontare (mercoledì) il Messina in Sicilia e (domenica) il Melfi al Mazzella.
SENZA AMETH – Un’Ischia ambiziosa ma che oggi, come è ormai noto agli appassionati gialloblu, deve fare a meno della punta di diamante Ameth Fall. E così Mister Bitetto è costretto, in assenza di prime punte di ruolo, ad inventarsi qualcosa di nuovo: dalla rifinitura andata in scena ieri, poche le indicazioni che il tecnico ex Melfi ha regalato alla piccola platea presente in quel di Fondo Bosso. Guardando tra le righe di schemi ed esercizi, la soluzione più probabile è quella che vede l’avanzamento di Izzillo nel ruolo di trequartista, con Mancino al fianco di Kanouté in attacco e Fabio Meduri nel ruolo di mediano davanti alla difesa. Da non escludere, e questa è un’altra soluzione possibile, l’avanzamento di Calamai, l’utilizzo di Izzillo nel solito ruolo di regista alla Pirlo e quello di Meduri nel ruolo di interno destro. Queste le due ipotesi al vaglio di Bitetto, che per il resto ha deciso di confermare in blocco la difesa vista nelle prime uscite in campionato, e questo nonostante la prova tutt’altro che perfetta dei due centrali a Catania. Nel ruolo di capitano e di interno sinistro di centrocampo, e su questo non potevano esserci dubbi, ci sarà l’insostituibile Gennaro Armeno, vera anima dei gialloblu e unico superstite tra i protagonisti di quella squadra che tre anni fa dominò tra i dilettanti. Una squadra che è tornata a fare paura e che oggi ha tutta l’intenzione di continuare a stupire. Per stare ancora lassù, tra le big della terza serie.

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