Alla vigilia della mobilitazione dei centri erogatori della nostra Asl, prevista per domani, De Luca prova a fare il “pompiere”. Gettando acqua sul fuoco, mentre la Sanità campana vive un momento – l’ennesimo – di grande difficoltà. Il presidente della Regione ha incontrato a Salerno la delegazione ASPAT, associazione di categoria della Regione Campania tra le maggiormente rappresentative delle macroaree assistenziali della specialistica ambulatoriale e della riabilitazione/socio-sanitaria.
In rappresentanza delle 225 strutture associate, il presidente regionale Pier Paolo Polizzi ha guidato la delegazione con il direttore Gaetano Gambino e il consigliere Domenico Spagnuolo.
Il presidente De Luca ha preliminarmente assicurato la disponibilità della struttura regionale a garantire nell’immediato futuro costanti relazioni istituzionali con tutte le rappresentanze di categoria e le organizzazioni datoriali che, nell’ambito dei propri settori d’intervento, intendano offrire il proprio contributo per un piano concreto di interventi. Tanto, nel segno di una programmazione sanitaria preventiva che assicuri stabilità di sistema, chiarezza e semplificazione delle regole e innovazione per la qualità ed eccellenza delle prestazioni specialistiche erogate ai cittadini.
Nel corso di questo primo incontro il presidente De Luca approfondito con il vertice dell’ASPAT Polizzi i seguenti temi:
1. Nuove tariffe riabilitative stabilite dal decreto del commissario governativo n. 49/2015, contenzioso ultradecennale e correlato parere obbligatorio dei Ministeri affiancanti;
2. Emergenza Radioterapia ed utilizzo delle nuove tecniche per i cittadini/assistiti campani;
3. Classificazione delle tipologie laboratoristiche, anche ai fini della definizione dei tetti di spesa;
4. Criticità della ASL Napoli 2 Nord con mobilitazione dei centri erogatori prevista per domani.
Per ciascuna problematica il presidente De Luca ha garantito il suo fattivo interessamento, anche nel rispetto di quanto vorrà disporre relativamente al piano di rientro del debito sanitario il commissario ad acta, della cui designazione governativa ha sottolineato l’urgente ed assoluta necessità per la ripresa dei lavori della struttura commissariale.