martedì, Novembre 26, 2024

La triste ricorrenza della Salute Mentale: “Il mondo festeggia, noi battagliamo”

Gli ultimi articoli

Iscriviti alla nostra newsletter

Resta informato e non perderti nessun articolo

Ieri la Giornata Mondiale. A Ischia clima surreale dopo la soppressione della Sir
Pasquale Raicaldo | Non si festeggia. Perché non ve ne sarebbe motivo. Un clima surreale ha accompagnato, a Ischia, la “Giornata mondiale per la salute mentale”, l’appuntamento istituzionale globale attraverso il quale l’Organizzazione mondiale della sanità intende sensibilizzare sui diritti, le cure, l’integrazione delle persone con disagi psichici. E se quella che era stata un’eccellenza, nei servizi e nella riabilitazione dei pazienti psichiatrici, si è oggi trasformata in un’isola affannosamente alla ricerca dei diritti (calpestati e perduti) non v’è altro responsabile che l’Asl Napoli 2 Nord. La soppressione della Sir (Villa Orizzonte è stato un caso eccezionale, per qualità ed efficacia di cure riabilitative di un gruppo di utenti accolti nella comunità baranese), il ridimensionamento del Csm, l’impoverimento dei servizi diurni e dei laboratori (teatro, orto, fotografia e quant’altro) e una scarsa politica di prevenzione sul territorio compongono oggi un mosaico assai inquietante per Ischia. Sul quale sarebbe cosa buona e giusta, in linea con le indicazioni di Lello Topo (che presiede la commissione regionale dedicata alla Sanità) e dopo il siluramento del commissario Agnese Iovino, che i sei sindaci intervenissero quanto prima. Il fabbisogno di servizi di Salute Mentale, sull’isola, è del resto alto. Lo aveva certificato, ribadendolo pubblicamente in occasione dell’inaugurazione della nuova sede Polo di psicologia clinica a Ischia, Gennaro Perrino – già direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’Asl Napoli 2 Nord – denunciando «percentuali significative di episodi di suicidi e tentati suicidi sull’isola d’Ischia». Che nel frattempo, beninteso, hanno avuto un’ulteriore impennata.
E allora, mentre ieri l’Italia e il Mondo esprimevano l’auspicio condiviso di un’attenzione crescente verso i casi di disagi di psichico, mentre il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sottolineava convinto che «la cura della malattia mentale costituisce una sfida complessa per il nostro sistema sanitario, perchè richiede un intervento multidisciplinare volto al reinserimento sociale del paziente», mentre tutto ciò accadeva – tra numeri snocciolati nei talk nazionalpopolari (450 milioni le persone che soffrono di un disturbo mentale o neurologico o di problematiche psicosociali, il 12% della popolazione mondiale se si considerano anche patologie psichiche come i disturbi d’ansia o dell’umore), Ischia si guardava allo specchio smarrita.
E su uno dei gruppi Facebook più trafficati (che ancora si chiama “Tutti in curva per Villa Orizzonte”, in ossequio a una splendida battaglia persa) veniva veicolato un messaggio convinto di speranza e passione, grazie anche a uno dei più attivi tra gli operatori sanitari in forza alla cooperativa “Accaparlante”, qualcosa di prossimo a dei veri angeli custodi per Elena, Giovan Giuseppe e tutti gli altri utenti della Salute Mentale di casa nostra. «Oggi è la Giornata Mondiale della Salute Mentale e noi a Ischia continueremo a vigilare, denunciare e a dare voce a chi voce non ha.
La battaglia di civiltà per la difesa dei Servizi Sanitari Territoriali Psichiatrici continua – annunciava – Non ci fermeremo. E dopo aver combattuto contro l’ex padre padrone dell’ Asl Na2 Nord il direttore generale Giuseppe Ferraro e in qualche modo spinto alla destituzione del Commissario Straordinario Agnese Iovino, già Direttore Sanitario, chiederemo con forza ai nuovi dirigenti il ripristino della Sir, il potenziamento del Centro di Salute Mentale e del Centro Diurno, l’apertura delle buste e il resoconto ufficiale della valutazione degli immobili presentati per l’Avviso Pubblico, quello che cioè chiedeva anche il Pubblico Ministero Gabriella Persico». Ecco, anche la vicenda della gara pubblica per una soluzione alternativa a Villa Stefania, la struttura casamicciolese sgomberata nei mesi scorsi in seguito a disposizione del Gip, è parsa assolutamente poco chiara: che ne è, ad oggi, delle offerte presentate (cinque, secondo i bene informati)? Tutto inghiottito dalla delibera con la quale la Iovino, il cui operato è stato oggi del tutto sconfessato da De Luca, ridimensionava il fabbisogno per l’isola, spedendo i malati psichiatrici (quelli non guariti, più o meno miracolosamente) nelle comunità alloggio? Interrogativi imponenti, che ieri riecheggiavano nell’isola delusa e colpita. Non mortalmente.
Il tutto proprio mentre dagli osservatori nazionali giungevano analisi lucide, e  per questo ancor più mortificanti, in merito all’importanze del “welfare” e di un sistema di Salute Mentale che funzioni. «La ricerca – ha per esempio dichiarato Mattarella – mostra che, in questo campo, l’integrazione è la chiave del successo terapeutico; di conseguenza, nella cura di chi è affetto da malattia mentale, un ruolo di primo piano è svolto dal territorio e dalle sue reti. Occorre identificare e rimuovere gli ostacoli che impediscono l’integrazione dei malati, al fine di evitare scelte che si traducono, nei fatti, in fenomeni di marginalizzazione sociale». Ischia era diventata un caso emblematico, in positivo, prima che l’Asl Napoli 2 Nord, in ossequio alla paventata spending review, facesse sgretolare tutto. Ma potrebbe non essere troppo tardi.

 

 

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Gli ultimi articoli

Stock images by Depositphotos