Cristian Messina | Convincente e a tratti sorprendente. Nonostante le numerose assenze, l’Ischia Isolaverde riesce a domare il Melfi al termine di una sfida salvezza ad alta intensità, segnata dal forte vento e dalle numerose occasioni da gol non sfruttate dai padroni di casa. Dopo un solo punto in tre gare, i gialloblu vincono la gara sul campo e “ai punti”, sebbene i lucani recriminino per un rigore non assegnato per fallo di Bruno su Herrera (penalty che sembra esserci). A decidere il match degli ex – da Bitetto ad Albarella – è una rete del centrocampista Giuseppe Palma, bravo a farsi trovare pronto alla sua prima gara da titolare: per il mediano scuola Napoli non solo la rete decisiva, ma anche una prestazione convincente che lo candida ad un posto da titolare anche in vista del ritorno di Nicola Mancino (si spera, tramite ricorso, di riaverlo per la sfida con “la sua” Casertana).
Sotto la guida di Mister Bitetto, capace di reinventare una squadra in meno di tre giorni, i gialloblu sono apparsi lontani parenti della squadra rinunciataria vista in quel di Messina. Si è rivisto, così, seppure con le dovute differenze, il gioco avvolgente delle prime gare, con Calamai (stanco nel finale) e soprattutto Armeno bravi a fare il lavoro sporco e a proporsi in attacco. I due centrocampisti rappresentano a conti fatti la mossa tattica più azzeccata di Leonardo Bitetto, e per questo tenuta nascosta fino alla vigilia del match: il capitano e l’ex Paganese, infatti, sono riusciti a limitare il duo Giacomarro-Finazzi, dai cui piedi dipende molto del gioco dei melfitani (se non tutto); allo stesso tempo Armeno e Calamai hanno dato manforte ad un infaticabile Luca Orlando, unica punta di ruolo e protagonista di una prova maiuscola, fatta due gol sfiorati in acrobazia e delle classiche sportellate con i difensori avversari. Se dopo mesi di inattività già si comporta così, chissà cosa farà quando sarà in uno stato di forma ottimale.
Ma le buone notizie non finiscono qui. Perché in fase di manovra tutta l’Ischia (o quasi) è tornata a convincere: per lunghi tratti del primo tempo i gialloblu hanno messo alle corde i lucani, capaci solo di forcing estemporanei e di un finale orgoglioso ma confusionario. Grazie a centrocampisti come Armeno e Palma, gli isolani hanno a più riprese sfondato per vie centrali, facilitando così lo scarico sulle fasce per gli accorrenti Bruno e Florio, protagonista quest’ultimo di un’altra prova superlativa. Una prestazione di spessore come quella dei due centrali, che anche ieri – come a Messina – si sono confermati in grande forma: protagonisti di una prova ordinata e di personalità, sono stati bravi a non disunirsi nel finale, nel momento di maggiore pressione dei lucani. Menzione particolare, non ce ne voglia il sempre impeccabile Filosa, la merita Matteo Moracci, bravo nelle chiusure ma che – in sostituzione di Mancino – si è anche guadagnato le “luci delle ribalta” con un sinistro niente male sui calci piazzati (suoi l’assist per Palma e una punizione insidiosa che Santurro ha messo in angolo).
I gialloblu hanno dunque risposto bene al cambio tattico ordinato da Mister Bitetto, passato dal collaudatissimo 4-3-1-2 ad un modulo con due rifinitori dalle doppie mansioni, difensive e offensive. Gli isolani – incapaci, come successo contro la Lupa, di chiudere la gara – hanno messo in campo la gara del cuore, tutta muscoli e sostanza, e nel secondo tempo hanno dovuto lottare non solo con la stanchezza ma pure con un vento che ha reso complicato anche il più semplice dei rinvii. Dopo la grande sofferenza del finale è arrivato il liberatorio triplice fischio, che ha consegnato ai gialloblu un’altra vittoria contro una diretta concorrente e punti preziosi in vista del tour de force autunnale, inaugurato sabato prossimo dalla trasferta di Lecce. Ora, però, a due punti dalla vetta, c’è solo da godersi questo successo sofferto e meritato. Un successo storico, perché è il primo al Mazzella al cospetto dei lucani: evidentemente, alla luce dei successi melfitani nei due precedenti a Fondo Bosso, quando gialloverdi e ischitani si affrontano sullo scoglio la licenza di vincere ce l’ha solo lui, Leonardo Bitetto.