IDA TROFA | Scoppia la “coppia” e siamo già ben oltre la crisi settimo anno! Tra De Siano e Rumolo, il sodalizio appare bello e che andato, sempre più avviato verso i “titoli di coda”. Tanti, troppi i segnali di cedimento di un legame che appariva indissolubile e che invece ogni indizio dice ormai prossimo alla fine.
L’antefatto lo conoscete. Rumolo non è più gradito a palazzo tanto da tentare di materializzarne un improbabile epurazione-trasferimento. Eppure gli attuali occupanti delle stanze del potere non devono aver preso bene la notizia del trasferimento sfumato in Regione all’Antimafia. Cosi, è guerra di nervi a Villa Arbusto, l’attuale sede comunale. Una lite furibonda tra Michele De Siano e Oscar Rumolo dà il senso dell’attuale stato di “coppia”.
Rumolo è accusato di aver emesso un mandato di pagamento a favore della Lacco Ameno Servizi, una società che vanta ancora dei crediti verso l’Ente è stato pesantemente redarguito. Il Consigliere De Siano, Michele, rilevato il pagamento ha inveito contro il funzionario dicendosi contrario a tale azione. In un primo momento Oscar Rumolo ha accusato il colpo, poi, vedendosi alla presenza di altri soggetti amministrativi e politici, ha reagito replicando in malomodo a Michele De Siano che ha lasciato evidentemente adirato il Municipio.
E’ guerra aperta e non solo d’astuzia, con un Rumolo sempre più inviso alla neo eletta classe dirigente, ma sempre più intenzionato ad affermare il suo ruolo. In breve, l’inusuale alterco tra Oscar Rumolo e Michele De Siano ha fatto il giro del palazzo. Quest’ultimo, De Siano, poco incline a affidarsi al Rumolo nella gestione delle finanze pubbliche ha preteso di entrare in alcune prerogative del funzionario assumendo mandato strumentale sulle azioni dello stesso. In particolare, come dicevamo, il summenzionato pagamento alla Lacco Ameno Servizi che vantava ancora credito per i dipendenti. Il Consigliere, fratello del più noto senatore di Forza Italia, insospettito dal passaggio di danaro, ha dichiarato senza mezzi termini di non gradire, politicamente parlando, il pagamento ed il modus adottato.
Il funzionario del settore economico finanziario lacchese dal canto suo ha lamentato, a gran voce ed in modo che tutto il palazzo ascoltasse, il ruolo prevaricatore del De Siano. Questo dopo che in un primo momento si era sorbito la “menata di strilli”, cosi dicono i testimoni. Poi si e ripreso e dopo fatto il pazzo, “menandone” ancor di più così che il Consigliere si è allontanato dal suo ufficio. Tutto questo è accaduto venerdì in municipio, alla presenza di alcuni esponenti del settore economico partecipato e comunale.
Sabato mattina Oscar Rumolo si è appostato davanti al Bar Calise dove con il Senatore Domenico De Siano, dopo gli impegni ed i soggiorni romani, è solito avere la sua “sede operativa”. Per ore ha atteso “Domenico” per fare le sue rimostranze. L’onorevole, laconico, se ne è scrollato le penne: “Che cazz me ne fotte. Ma tu che vuoi da me…io che ne posso sapere» avrebbe detto con il solito tono carico di enfasi Mimì da Lacco.
Il Senatore, stufo dell’ingombrante funzionario ha risolto il problema a modo suo, con la praticità che lo ha sempre contraddistinto. Il funzionario che dopo aver lavato molti panni sporchi, assumendosi la gran parte dei rischi altrui, ora, con i tempi della magistratura che corrono, nessuno vorrebbe al proprio fianco. Fino a un certo punto.
I “rumors” di Palazzo spifferano di un Rumolo sempre più stanco di questa invasione ossessiva del fratello del senatore di recente prestato alla politica. Immaginatevi la faccia di Rumolo nascosto in un angolo fuori al Bar in attesa del suo vecchio amico. Di contrario c’è chi giura che il senatore, di Oscar ne abbia le scatole piene. Non solo come funzionario. Per molti dirigenti politici attuali, che parole grosse, Rumolo è da considerarsi la morte economica di Lacco e prima che diventi ancor di più la morte politica di De Siano, padrone di questa barca alla deriva, per costoro va scaricato prima che subito!
non c’è più religione pure e cumpariell vengono scaricati!!!!!