venerdì, Gennaio 10, 2025

Brian Camps libero, i peruviani arrabbiati con la giustizia italiana

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I giornali peruviani parlano di «grossolano errore della giustizia napoletana», attribuendo al nostro sistema penale la responsabilità di una scarcerazione eccellente: quella di Brian Camps, presunto narcotrafficante peruviano, ritenuto in buoni rapporti con il crimine napoletano, arrestato alla fine dello scorso agosto, grazie a un blitz a Ischia. Un nome di peso – dicono fonti giornalistiche sudamericane – uno capace di riciclare soldi di imprenditori cresciuti in modo sospetto, tanto da risultare legato alla gestione di piantagioni di cocaina: un uomo finito al centro di complesse e dispendiose indagini internazionali, per la sua capacità di smerciare droga in ogni angolo del mondo e di ripulire soldi sporchi.

Uno scenario internazionale che incrocia Napoli, anzi, che trova nel distretto partenopeo uno snodo tutto da decifrare: arrestato alla fine dell’estate scorsa, Brian Camps viene scarcerato lo scorso sei ottobre, su dispositivo della ottava sezione di Corte di appello del Palazzo napoletano. Scrive un giornale di Lima: «El Tribunal de Apelación de Nápoles decidió dejarlo libre», a proposito della sua scarcerazione, che sarebbe avvenuta «per un errore giuridico in Italia (traduzione letterale), le cui autorità hanno deciso di applicare una norma interna, invece di applicare un trattato bilaterale che intercorre tra Perù e Italia».

Una ricostruzione che non trova smentita da parte dei vertici della sezione di Corte di Appello di Napoli, che ha deciso di disporre la scarcerazione del presunto narcotrafficante, dopo quaranta giorni di cella a Poggioreale. Ed è lo stesso presidente De Carolis a chiarire i termini di una vicenda che fa probabilmente i conti con un gap di comunicazione tra Napoli e Roma. Ricapitoliamo: finito in manette grazie a un blitz a Ischia, Brian Camps resta detenuto fino alla prima settimana di ottobre. Decisiva l’interpretazione della norma sull’estradizione.

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