giovedì, Gennaio 9, 2025

Fimiani: “Acqua termale, ecco perché Ischia ha sbagliato metodo”

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Termalismo, indietro tutta. Fimiani ha parlato degli “aspetti terapeutici delle acque minerali e termali”. Partendo da un assunto fondamentale: “E’ l’acqua ad avere le caratteristiche giuste e necessarie per garantire la terapeuticità dei trattamenti, non il fango

Una questione di prospettive. E l’obbligo di un “reset”. Perché Ischia deve riannodare il nastro e ripartire. Verso nuove verità. Nel cuore della giornata all’insegna delle acque termali organizzata dal Centro Studi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Isola d’Ischia presso la sala conferenze dell’hotel Regina Isabella di Ischia molto interessante si è rivelato l’intervento del dottor Antonio Fimiani, medico specialista in idrologia medica alle Terme di Ischia, che ha parlato degli “aspetti terapeutici delle acque minerali e termali”. Partendo da un assunto fondamentale: “E’ l’acqua ad avere le caratteristiche giuste e necessarie per garantire la terapeuticità dei trattamenti, non il fango”.
Fimiani non usa mezzi termini e, nella sua relazione presentata al convegno sulle Acque Termali e Minerali tenuto presso l’hotel Regina Isabella, porta dati concreti sulla centralità che deve assumere l’acqua termale nei discorsi inerenti il termalismo.
Una delle slide presentate durante la sua relazione spiega con parole chiare il meccanismo di assorbimento delle membrane del corpo umano, principi che servono per comprendere al meglio ciò che Fimiani aggiungerà a breve. Leggiamo, riassunte, alcune metodologie di integrazione tra le caratteristiche chimiche e quelle fisiche degli elementi. Ad esempio, l’innalzamento della temperatura favorisce l’aumento della permeabilità delle membrane, quindi agevola un maggiore assorbimento cutaneo. Mentre le vibrazioni esercitate dalle lunghezza d’onda degli elementi facilitano l’assorbimento cutaneo e comportano una stimolazione dei ricettori cutanei, stimolando reazioni riflesse che producono modifiche metaboliche.
Concetti semplici a ben pensarci e che sono alla base del ragionamento che segue e che porta alla conclusione che l’acqua termali deve essere considerata come un vero e proprio farmaco.
“Per definizione – continua il dott. Fimiani – il farmaco è una sostanza esogena, organica o inorganica, naturale o sintetica, capace di porre delle modificazioni funzionali in un organismo vivente positivamente o negativamente. Attraverso una azione fisica, chimica.
Noi fino ad oggi abbiamo esaminato l’acqua minerale solo da un punto di vista di composizione salina e riusciamo a capire perchè questo sale dovrebbe entrare nel nostro organismo e creare tutte le reazioni, ma siamo carenti su quello che è l’aspetto fisico.”
Evidenziando come la ricerca si sia, in questi anni, soffermata su un determinato canale, a svantaggio degli altri, il dottor Fimiani continua: “E’ assodato che la cellula sana ha una membrana con una carica magnetica; è assodato che nel nostro organismo circola energia per circa 160 militon in continuazione. E noi in terapia fisica usiamo le strumentazioni che usano lunghezze d’onda. Ad esempio la magneto terapia è una lunghezza d’onda elettromagnetica. Lavoriamo sul corpo umano con lunghezze d’onda in terapia fisica, cercando di creare calore nei tessuti.”
Il concetto delle onde lunghe, quindi, è ben studiato dalla scienza di oggi, ma alcuni filoni di ricerca stanno dirigendosi verso un altro aspetto, cioè verso la presenza di principi attivi collegati direttamente alle proprietà antinfiammatorie.
“Una soluzione hanno tentato di trovarla presso un centro studi molto noto quando, nel 2003, hanno analizzato il fango e hanno tirato fuori dei principi attivi collegati al cianobatterio. Su questo hanno creato un brevetto dove affermano che ci sono dei principi attivi antiinfiammatori nei fanghi termali.”
E aggiunge: “Perfetto, abbiamo qualcosa che ci da un risultato, ma andando a vedere ciò che c’è alla base di quella ricerca, troviamo che nel fango esaminato ci sono due tipi di alghe, uno dei quali noi lo conosciamo bene, anzi la ritroviamo in uno scritto del 1857 in cui vengono collocate anche sull’isola d’Ischia, e le troviamo in ambiente marino e in acqua dolce, considerate addirittura all’origine della vita perchè ritrovate in un meterorite. E sono presenti, sempre nel fango esaminato, i cianobatteri, che sono le alghe azzurre e verdi, quelle che si creano nelle fangaie di Ischia. Si trovano nelle acque termali fino ai 75 gradi.” Qui il punto chiave di tutto. “Il principio attivo è sempre l’acqua non l’argilla – sottolinea il dottore – anche Ischia, con il centro studi termali, fa risalire l’efficacia antiinfiammatoria agli acidi grassi. Però dobbiamo pensare che questi acidi grassi insaturi devono attraversare la pelle, quando sappiamo che per definizione la pelle è impermeabile. Questo olio prodotto dai fanghi deve entrare nel nostro organismo ed è qui che ci sono le perplessità.
In vitro è stato dimostrato che c’è un assorbimento da parte della pelle quando gli viene applicato questo olio. Esiste un passaggio di elementi attraverso questa membrana. Ritornando all’acido linolenico e litoreico, sono necessari alla nostra vita e li assumiamo giornaliermente con l’olio d’oliva, con le noci, i semi di girasole: è una cosa che è presente nella nostra alimentazione, quindi è difficile capire perchè dobbiamo applicarli dall’esterno con i fanghi per avere una azione antinfiammatoria e non averla quando la ingeriamo con l’acqua.”
Studi in questo senso sono stati fatti anche “dal centro di Ischia ha fatto una ricerca con il centro di Abano Terme ha portato avanti una ricerca sul fango mettendo in evidenza – continua il dott. Fimiani – che abbiamo solo osservazioni cliniche, ma non abbiamo il meccanismo d’azione.
Avendo io fatto esperienza in altro campo sulla fisica del nostro corpo, sto dicendo che non è il fango, ma è l’acqua che ha le caratteristiche peculiari per giustificarci la terapeuticità. Il fango è il mezzo, ma il centro di tutto è l’acqua che ha le caratteristiche giuste.”
L’ingrediente segreto, quindi, l’elisir, è proprio la nostra preziosa e pura acqua termale e minerale, basta solo conoscerla e applicarla nel migliore dei modi, ora che le ricerche stanno andando avanti in questa direzione e che vi sono sempre più “case study” sui quali poter compiere studi e trovare applicazioni reali.

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