E se Gianpaolo…

4WARD di Davide Conte

Chiarisco subito ai soliti buontemponi (e anche a qualche solone pronto a sparare) che non ho commesso un errore di digitazione! Nel caso del mio amico Buono, già Presidente (gli ripeto spesso che lo sarà per sempre, come Melchisedec) dell’Associazione Forense dell’Isola d’Ischia, “Gianpaolo” si scrive in un’unica parola e con la “enne” al posto della canonica “emme” a legare con la “pi”. E proprio Gianpaolo Buono sarà l’ispiratore del 4WARD di oggi.

Un 4WARD che sarà pieno di “SE”, una congiunzione che qualcuno amava definire “particella sgarrupativa” ma che, in questo caso, risulterà tanto reiterata quanto azzeccata, a testimonianza del fatto che SE il centrodestra nel Comune di Ischia continua a latitare, il centrosinistra dal canto suo non riesce a trovare il bandolo della matassa neppure grazie a tale vacatio e con l’amministrazione pienamente in carica. E la prospettiva non è certo delle più rosee!

Allora, cominciamo! SE Giosi Ferrandino, così come si vocifera, decidesse di rassegnare (stavolta in maniera irrevocabile) le sue dimissioni entro il termine utile che, in febbraio, consente di andare al voto in primavera e, quindi, con un anno di anticipo rispetto alla naturale scadenza del mandato, logica vorrebbe che Enzo Ferrandino fosse il candidato naturale dell’attuale maggioranza. Ma, personalmente, non mi meraviglierei SE Giosi avesse già un piano B, bruciandolo impietosamente, la cui soluzione potrebbe far capo, secondo rumors piuttosto fondati, proprio a Gianpaolo Buono (che coincidenza di iniziali…).

Avvocato di primissimo piano nel panorama locale e persona di indiscutibile spessore, Gianpaolo si ritroverebbe dinanzi ad una scelta di vita di fondamentale importanza: tornare in politica attiva rispetto all’esperienza assessorile baranese di oltre un ventennio fa, dopo aver lasciato definitivamente il testimone al fratello Sergio, sbarcando così nel Comune capoluogo a tentare di raccogliere la pesantissima eredità di un ingombrante e disastroso predecessore; ma soprattutto, gli risulterebbe indispensabile organizzare il suo accorsatissimo studio in modo da non perdere colpi rispetto ad una sorta di “macchina perfetta” creata con enormi sacrifici in tanti anni di onorata carriera.

Ma SE realmente Gianpaolo avesse in mente di valutare questa possibilità, al di là del risvolto politico intercomunale di indubbia rilevanza (l’asse Barano-Ischia troverebbe così un radicamento senza precedenti a favore della corrente gaudiosana e a danno dello storico ischiacentrismo, altro che Comune Unico), cosa ne sarebbe di Enzo Ferrandino e Gianluca Trani?

Del primo abbiamo già parlato ed è forse inutile ricordare i rapporti di profonda amicizia e collaborazione professionale tra Gianpaolo e l’ing. Benito Trani, suocero di Enzo. Apparentemente tutto potrebbe filare liscio, ma SE anche stavolta Enzo abdicasse, ancorché per un candidato che dalle loro parti metterebbe d’accordo un po’ tutti, le sue chances di diventare primo cittadino sarebbero realmente terminate. E’ anche vero ciò che spesso mi fa notare il mio amico e Sindaco per sempre, Peppino Brandi: “Guagliò, io la fascia l’ho indossata a 61 anni”, ma adesso i tempi sono cambiati e quando un treno passa ancora una volta e non hai la prontezza di salirci, è probabile che una “prossima volta” a disposizione non l’avrai più.

Nettamente diversa, invece, la situazione di Gianluca Trani. Per lui, come amava ripetere Vituccio al Campomanno, “tempo c’è”. SE infatti il Presidente del Consiglio Comunale decidesse di lasciar passare un altro giro di boa, prima di concorrere per lo scranno più alto di Via Iasolino, sarà mezza pena; anzi, probabilmente potrà consolidare la sua esperienza politico-amministrativa ed evitare peccati di gioventù oggi più facilmente riscontrabili. Semplice, quindi, rispondere alle logiche familiari e di apparato, che anche dalla sua parte trovano un rapporto a dir poco fraterno tra Gianpaolo e Papà Gabriele.

La presenza di Gianpaolo Buono quale candidato Sindaco del centrosinistra al Comune di Ischia eleverebbe senz’altro il livello della competizione. In questo momento, infatti, il contendente più accreditato della controparte potrebbe essere il Senatore Domenico De Siano; e SE così fosse, il Coordinatore Regionale di Forza Italia riuscirebbe agevolmente -specie a bocce ferme- a coagulare intorno alla sua candidatura un numero consistente di grandi elettori, pronto pertanto a vincere a mani basse tanto contro Enzo Ferrandino e Gianluca Trani, tanto contro chiunque altro abbia avuto a che fare, direttamente o indirettamente, con l’amministrazione di Giosi. Contro Gianpaolo, invece, anche Domenico dovrebbe rimboccarsi le maniche, assaporando il tono della tenzone, che assumerebbe ben altro spessore tra due avversari del genere.

Resta un dubbio che non sfugge agli addetti ai lavori e che difficilmente troverebbe soluzione tra la gente comune: SE realmente Giosi e compagni andassero a casa tra quattro mesi attraverso la firma del primo cittadino, quale sarebbe il loro vantaggio nell’andare a votare dodici settimane dopo, lasciando così a lungo lo scettro pre-elettorale ad un Commissario Prefettizio ed uscendo così di scena dal panorama del più spicciolo sottogoverno? Ma soprattutto… SE tutto ciò accadesse, alle prossime elezioni la gente comune si sentirebbe finalmente libera di scegliere nel migliore dei modi, scevra dai cazzetti propri e dalle clientele di bassa lega che, attraverso questa sottospecie di classe dirigente, stanno continuando a trascinarci nel baratro? SE così non fosse, lo stato in cui ci troviamo non reggerebbe più. Statene certi!