“E’ arrivat ‘a mezanott”, dalli e dalli, tra Michele D’Antonio e Alfredo Di Meglio, come vi abbiamo già raccontato ieri, è successo l’irreparabile. Presso il negozio di fotocopie in Via Michele Mazzella, stando ai fatti raccontati dai protagonisti. Michele D’Antonio e Alfredo Di Meglio si sono scontrati e, quest’ultimo, stanco dalla pressione mediatica che l’ex carabiniere porta avanti da diverso tempo sui social, ha reagito.
Della versione apparsa sull’altro giornale, ovviamente, me ne “sbatto” conoscendo sia la faziosità tipica e storica di chi lo coordina (dirige è una cosa che non può fare per ovvi motivi!) ma soprattutto di chi lo edita. Di certi personaggi ho la nausea da 35 anni. Ma passiamo ai fatti.
Michele D’Antonio è un arzillo anzianotto cappuccio dotato che, grazie al Dispari e al sottoscritto, ha avuto ampia visibilità e spazio per poter alimentare la sua “politica da marciapiede” e poter essere uno dei pochi “commentatori” isolani disposti a metterci la faccia. La nostra storia si interrompe diversi mesi fa, proprio quando avevo capito che D’Antonio era entrato nelle grazie sia di Teleischia sia dei copioni. E, così, abbiamo interrotto i rapporti. Ma ora, agli atti, c’è un fatto di cronaca.
Il buon D’Antonio, sulla sua pagina facebook scrive: «Oggi il XyXyXy in prima pag. e a pag.2 pubblicava i fatti avvenuti a Ischia, il direttore del Golfo (sbaglia D’Antonio, al massimo voleva dire il coordinatore. Il direttore del golfo non esiste, perché non esiste il golfo, essendo un inserto del Roma, ndr) prima di pubblicare bene ha fatto a verificare quello da me raccontato, il quotidiano il dispari senza verificare e ascoltando la tesi di Alfredo di Meglio ha pubblicato che il sottoscritto ha aggredito Alfredo dicendogli ” sei colluso”, questo e falso non ho mai detto questo. Ci sono i testimoni. Rivolgendomi alle parte in causa vi invito a recuperare il senso della ragione,nessuno mi potrà mai fermare.» Ovviamente va chiarito a D’Antonio, come ho fatto di persona ieri mattina nell’accogliente bar Aloha di Piedimonte dell’amico Nino e della mitica Anna, che ho saputo la notizia solo alle 22.00 di martedì e che, anche potendo, non avrei chiesto a nessuno di raccontarmi i fatti, se non al diretto interessato. Ovviamente se chiedi all’acquaiolo com’è l’acqua ti dirà sempre che è fresca… Leggendo la cronaca che D’Antonio ha raccontato all’altro quotidiano (così si legge), però, manca comunque la versione dell’altra parte. Ma credo che il giornale dove ora è ospitato D’Antonio non ha ritenuto importante ascoltare i Di Meglio. O almeno, D’Antonio, non cita questo fatto.
Dopo un lunga chiacchierata con D’Antonio, però, tralasciando le elucubrazioni mentali della sera di Michele, credo sia opportuno pubblicare, stralci dei suoi commenti social.
«Pochi minuti fa Il Dispari (scrive mercoledì sera D’Antonio dopo essere stato avvisato da Iovino) ha pubblicato, che stamattina (l’altro ieri, ndr) per i fatti avvenuti (…) tra il sottoscritto e il consigliere di opposizione del comune di Barano accompagnato dal padre Alfredo Il Dispari pubblicava così “Che il sottoscritto ha aggredito Alfredo di Meglio padre del consigliere di opposizione dicendo sei colluso”»
D’Antonio ha chiarito che non ha detto “colluso” ma “complice” ovviamente con la maggioranza di Paolino Buono e dello scarso interesse per le condizioni del paese. Dal canto suo, Di Meglio, invece, ci ha chiarito che qualsiasi avvicinamento tra lui e l’attuale maggioranza è un’offesa nei suoi confronti. “Sto passando i guai – ci ha detto Alfredo Di Meglio – da quando c’è questa maggioranza”.
Torniamo al caso D’Antonio. «Il sottoscritto – scrive D’Antonio – è stato aggredito dal padre del consigliere di opposizione perchè evidentemente non sopportava il mio commento nei confronti del figlio su alcune tematiche politiche del territorio Baranese, come ho sempre detto nel passato che Aniello non ha l’animo sereno per poter svolgere il ruolo di consigliere di opposizione per la troppa invadenza del padre anche stamattina (l’altro ieri, ndr) il padre di Aniello confermava questo aggredendomi».
D’Antonio poi continua la sua filippica contro il sottoscritto e contro Maria Grazia Di Scala omettendo di dire che aveva raccontato i fatti solo al giornale dove viene ospitato e che aveva tenuto nascosto l’accaduto fino a quando Di Meglio non è uscito allo scoperto attraverso Il Dispari. Caro D’Antonio chi è causa del suo mal, pianga se stesso…
Ma torniamo al D’Antonio pensiero. «Poi sempre all’interno del negozio il consigliere di minoranza al comune di Barano mi diceva che io sono un privato cittadino non devo parlare. Caro Aniello, il sottoscritto è un libero pensatore dice quello che vuole, fotografa quello che vuole, non sono attorcigliato con nessuno. Se ti ritieni offeso da quello che dico denuncia o fai ancora meglio se cambi paese, nessuno politicamente sente la tua mancanza visto anche il tuo non impegno come opposizione. A questo punto, per come vi siete comportati tu e tuo padre nei miei confronti, ti puoi anche dimettere. Fai come vuoi».
Non pago, D’Antonio alza il tiro e sfida Di Meglio sulle iniziative fatte. «Cosa hai fatto per Nitrodi? Cosa hai fatto per le assicurazioni (a Barano, impera la compagnia con il consigliere eletto in maggioranza, ndr)? Cosa hai fatto per via Tenente Conte? Cosa hai fatto cava Cavalrosa. Non sai neanche dove si trova. Cosa hai fatto per Cava Cappella a dieci metri da te? Tu non ti sei politicamente attivato su niente. La verità e che tu volevi che certe cose io le portavo a te attaccati al CAZZO (testuale). Gira il territorio come fa il sottoscritto. Tu volevi campare di rendita politicamente sulle mie spalle questa è la verità. Tu come tanti non ti vuoi esporre, ritirati. Hai dato il peggio di te stesso. Questa è dialettica politica non è offesa alla persona. Impara.»
Questa è la versione di Michele D’Antonio. Le nostre colonne sono a disposizione di Aniello Di Meglio per ogni opportuna replica.
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Uno che ti dice “attaccati al C…” non è ne dialettica ne confronto politico, ma qualifica la persona. Ed in questo Il D’Antonio si qualifica da solo. Alfredo ha sicuramente i suoi buoni motivi se ha reagito, inoltre confesso di non credere ad una parola di quanto riportato da un “il golfo”, e da fantomatici personaggi che si professano giornalisti.
Un pensiero per il Consigliere Aniello Di Meglio: Non perdere tempo e fiato per un personaggio del genere noto per buttare vongole fuori manco fossero di prima qualità. Continua il tuo impegno come fatto sin d’ora con onesta e professionalità che da sempre ti hanno distinto.