QUESTIONE PERSONALE di Gaetano Di Meglio
Domenico Ferrandino e Giosi De Siano sono i nemici della nostra isola. Ci piaccia o meno, sono i due politici che, intrecciati tra loro, hanno ingabbiato Ischia, Casamicciola e Lacco Ameno in una ragnatela dalla quale è difficile liberarsene. Purtroppo il potere, l’accordo tacito tra i due, una classe dirigente incapace e degna rappresentante di una politica leaderistica ha generato il mostro che oggi comanda sulle nostre teste.
Mentre a Lacco Ameno, dopo aver causato il commissariamento del comune (con il relativo dissesto) per non aver approvato il bilancio di rendiconto, Domenico De Siano continua ad essere chi comanda. Continua a tenere lo scettro tra le mani e all’orizzonte non c’è nessuno che lo impensierisce. Magari qualche giudice, magari qualche Pubblico Ministero ma dopo maggio è tutto più relativo.
A Ischia, invece, Giosi Ferrandino, nonostante tutta l’attualità che lo vede come protagonista in negativo di questa stagione politica, si organizza – a spese del paese – la prossima campagna elettorale. Le condizioni del comune di Ischia sono sotto gli occhi di tutti. Dalle pinete alla confusione stradale, all’incognita Natale (per restare all’oggi) dalla paralisi degli uffici alla confusione nelle partecipate, dalla perenne guerra politica per nomine, nominette, gelosie e invidie alla giunta monca e con nessuna speranza di essere completata. E’ questo il quadro di un comune, quello di Ischia, che meriterebbe ben altro.
Dal lontano 2009 ho scritto che tra Domenico e Giosi c’era un accordo. Col passare degli anni questo accordo è diventato pubblico. Poi hanno provato a dirci che era finito, ma oggi torna alla grande. Un accordo che con la richiesta di mobilità di Oscar Rumolo, protocollata pochi giorni fa al Comune di Ischia, torna ad essere primissimo piano.
Oscar rumolo, che da “San Giovan Giuseppe” (in molti è vivido il ricordo della sua gestione dell’Arciconfraternita) ha scelto la strada lunga per approdare, nuovamente ad Ischia. Dal Ponte a Via Iasolino passando per Lacco Ameno e palazzo Santa Lucia.
Una mossa, quella di Oscar Rumolo, oggi “comandato” presso la “Commissione Terra dei Fuochi” in Regione Campania che si presta a diverse chiavi di letture anche se la prioritaria è quella politica. Qualcuno è certo che sia una mossa studiata per impallinare i concorsi voluti da Giosi Ferrandino per la definizione della nuova pianta organica del comune di Ischia che sarà in vigore da Gennaio 2016, per altri, invece, il segno evidente delle intenzioni di Domenico De Siano: mettere le mani sul palazzo comunale di Via Iasolino.
Come? Con l’accordo tacito di Giosi Ferrandino.
E attenzione, non basta una semplice una dichiarazione a dire che non è vero. Lo diciamo con largo anticipo. Che liste sta collezionando Giosi Ferrandino? Le stesse liste che stava “chiudendo” Domenico De Siano prima e dopo il Caularone? Listarelle a perdere il tempo? Lo vedremo più avanti.
Ma sia Domenico che Giosi, oggi, sono nella condizione di dettare le regole. Le dettano come due piccoli Frank Underwood che grazie a qualche cassetto pieno di piccoli dossier (o anche di semplici piaceri) possono spegnere sul nascere ogni speranza di alternativa. Un unico potere, quello di Domenico Ferrandino e Giosi De Siano che, certamente, tiene lontano dalla politica tutti quelli che hanno “qualcosa da perdere”. E a Ischia c’è sempre chi ha qualcosa da perdere.
Oscar Rumolo con la sua richiesta di mobilità tra enti è la prima mossa, la prima pedina che Domenico muove. Antonio Bernasconi verrà di fatto scavalcato dal dirigente Rumolo e, se Giosi accetterà la richiesta (è vero che di fatto non si potrà bandire il concorso per quel posto in pianta organica?), allora saremo davanti al vero “scatto matto”.
Dal primo gennaio, ormai la delibera sulla pianta organica del Comune di Ischia non dovrebbe essere più modificata, i dirigenti attuali del comune di Ischia non troverebbero più spazio e allora? Come andrà avanti il comune di Ischia? Ma questo è un aspetto secondario e, magari, un problema che neanche esiste. Quello che, invece, esiste e grida vendetta è che Domenico Ferrandino e Giosi De Siano possono dormire sereni perché nessuno ha il coraggio e la possibilità di sfidarli.
Ad oggi, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti, c’è bisogno di un cambiamento vero e profondo. Ma, mio malgrado, sono convinto che questo cambiamento non lo vedremo. Per ora ci accontentiamo di sterili e inutili rappresaglie, solo mediatiche e social, contro Giosi Ferrandino. Ovviamente guardando a Domenico De Siamo come il carro vincente e quindi condonandogli tutto quello che ha fatto in 20 anni di mala politica. Come se De Siano non fosse stato inutilmente per i nostri territori prima consigliere regionale e poi senatore. Come se De Siano sia il politico che arriva e che ci libera dall’invasore casamicciolese, Giosi Ferrandino.
Ennò, analisi troppo facile. Chi si schiera con Domenico De Siano è complice di uno degli assassini dei nostri territori almeno quanto chi si schiera con Giosi Ferrandino. Ladri di futuro, vale per entrambi. Con loro, speranza zero.
Speranza zero perché, sia Giosi Ferrandino che Domenico De Siano sono arrivati alla fine della loro corsa politica. Le leggi che cambiano, le storie giuridiche personali, le occasioni che non sempre si presentano due volte, gli affari personali, gli investimenti economici elettorali che devono rientrare sono motivazioni troppo pressanti per far emergere quelle del paese, del bene comune. Entrambi, pur di conservare il proprio status, si sono circondati di personalità mediocri e mediane. Gente capace, ma nessuno con la capacità del leader. Non hanno concesso spazio. Non hanno creato alternative: andava bene la regola del cinque (ovvero scegliere collaboratori che non raggiungono il sei).
Mentre il paese grida vendetta e dalla politica nazionale arrivano segnali sempre più chiari, Ischia (e questa è una fortuna!) non ha nemmeno l’idea di alternativa pentastellata. Un orizzonte piatto, quasi come qualche encefalogramma in giro sui nostri palazzi, che non è foriero di nessuna buona notizia.
Affilate le lingue, dovrete dire che Domenico De Siano è il nuovo, il vero anti-Giosi, quello valido, quello con tanti soldi e l’unico col quale si può fare un ragionamento, magari politico. Accomodatevi, vi servirà tanto coraggio.
Credo che la popolazione di quest’isola ha molto piu’da perdere che da guadagnare se queste persone continuano a dettare leggi e a rimanere a potere.
E’ una vergogna per tutta la classe dirigente di Ischia:avvocati,ingegneri,professori,imprenditori,tutta una galassia di intelligenze ,capacità e interessi del comune capofila dell’isola,incapace di esprimere una idea di governo del paese,e che si è arresa senza combattere di fronte ai peggiori rappresentanti dell’affarismo camorristico proveniente dalla terraferma.
Io mi auguro che alle prossime elezioni nessuno si sogni di votare De Siano, qualora, come si dice, dovesse presentarsi ad Ischia.In caso contrario , e’ perfettamente inutile scandalizzarsi.
Perfettamente s’accordo. Due facce dello stessa medaglia. Medesimo modo di gestire il potere e medesime responsabilità politiche e Non solo nella distruzione di quest’isola. Erano entrambi in forza Italia, si sono separati solo per poterlo gestire meglio. Ma il popolo, che come entità ha lui si veramente un’encefalogramma piatto, si merita quest i governanti e questi amministratori. Di quel potere e’ complice interessato.
Bellissima foto!
Mi domando se sia soddisfatto del caffé e delle 3 sfogliatelle appena divorate al Calise oppure posa compiaciuto della sua nuova carica.
Se non fosse una foto scattata a caso,se davvero c’è un’idea dietro tutte quelle palle di vetro,allora bisogna dargli un premio.
Con quella faccia un po’ così, con quell’espressione un po’ così…( cit, Paolo Conte)
Il fatto e’ che a Lacco hanno problemi con la differenziata.
ma non era lo stesso dello scandalo all arciconfraternita di Ischia ponte???non so quanti soldi hanno fatto sparire……