Pasqualino Migliaccio? Antonio Buono? Christian Ferrandino? Luca Montagna? Sereni, nessuno di tutti loro sono i protagonisti della riunione di maggioranza che si è tenuta venerdì sera al comune di Ischia. Il vero protagonista è stato Enzo Ferrandino. Il vice sindaco e potenziale candidato alla carica di sindaco trombato alla prima occasione dal suo sindaco.
L’altare sul quale è stato sacrificato Enzo, in nome del sempre più lampante accordo tra Giosi Ferrandino e Domenico De Siano è quello di Via Michele Mazzella, l’altare della “Sciarappa”.
Il gruppo di venerdì era stato convocato dopo che il precedente era stato abbandonato da Christian e Luca al grido di “ci avete fatto il trave di fuoco”. Riuniti al Comune di Ischia, Enzo rompe gli indugi e con un discorso misto tra motivazioni personali e motivazioni politiche chiede prima la fiducia ai consiglieri presenti circa la sua nomina a vicesindaco (millantando il possesso di una lettera con le dimissioni già firmata, ndr) e poi pone sul tavolo il veto ad Antonio Buono. Il candidato in giunta scelto dal duo Christian e Luca.
Un passaggio politico chiaro e che perde anche i veli della non ufficialità: Antonio Buono non lo vogliamo in giunta. A questo punto, il vicesindaco chiede ai consiglieri presenti in gruppo chi fosse favorevole al veto. Cinque lunghi minuti di silenzio. Il rumore dei pochi ristoranti aperti sulla riva destra hanno riempito la sala della riunione.
Il vicesindaco è stato lanciato solo e, nel frattempo, però, Giosi Ferrandino inviava un sms proprio ad Antonio Buono. Il contenuto del testo è più o meno questo: “Al di là di quello che accade stasera, non prendere decisioni prima di aver avuto un incontro chiarificatore con me”. Da una parte il vicesindaco alza il suo muro contro Antonio Buono. Dall’altro Giosi Ferrandino lo demoliva.
Una tecnica che è servita non tanto a indebolire la “costituenda” coalizione di Giosi Ferrandino e del PD per le prossime elezioni, ma a demolire la candidatura alla carica di sindaco di Enzo Ferrandino. L’attuale vicesindaco, infatti, è risultato essere l’unico artefice del veto ad Antonio Buono. In altre parole, lo spin doctor di Christian Ferrandino e Luca Montagna ha un nemico giurato: Enzo Ferrandino.
Pensate che “Mr Sciarappa” non si legherà al dito questo episodio? Pensate, davvero, che domani la coalizione con Enzo Ferrandino sindaco possa annoverare tra le sue fila il bacino elettorale di Buono, Ferrandino e Montagna? E di tutti i medici che sono soliti affollare l’head quarter di Via Michele Mazzella? E tutti gli altri del gruppetto della ex “Ischia Anch’io”? E’ vero, Isidoro Di Meglio, contro Christian Ferrandino ne ha dette di cotte e di crude e gli ha gridato in faccia “traditore”. Pensate sia tanto difficile ricucire il rapporto? E allora?
Allora è solo questo: Giosi ha “squagliato” il gelato Enzo Ferrandino. O almeno, l’unico che ne esce con le ossa rotte (ancora una volta) da un gruppo di maggioranza è proprio “Dolce Sosta”.
Cosa può essere, altrimenti? Quale arcana strategia politica ci è nascosta da poter giustificare l’affronto frontale ad un ipotetico alleato? E poi, sarebbe stato più logico recuperare Christian e Luca Montagna o Vincenzo Zabatta? Quale grande stratega sta muovendo i fili della maggioranza del comune di Ischia? Sarà un vero professionista perché, nonostante il “viaggio in quattro”, Vincenzo Zabatta, anche se non direttamente al cronista, ha fatto sapere ai suoi ex amici di dichiararsi indipendente e di valutare, di volta in volta, che posizione assumere. Questo alla faccia dell’allargamento della coalizione.
La coalizione si allarga cacciando un’intera lista? Un intero gruppo politico? C’è un motivo importante e che non conosciamo che ha spinto Enzo Ferrandino a dire: voglio i 105 voti di Vincenzo Zabatta e non me ne fotto dei 494 di Luca e Christian? Questo è un mistero.
E, a questo punto, è lecito chiedersi se Enzo Ferrandino è ancora il candidato alla carica di sindaco del PD (o del post Caularone) o no. E’ lecito chiederselo sia dopo i fatti che avete appena letto, sia valutando i risultati delle scelte appena affrontate.
Zabatta ha fatto intendere che, se Migliaccio davvero si dovesse dimettere da consigliere comunale, lui si dichiarerebbe indipendente. Uno scorrimento non proprio felicissimo per Giosi, Enzo e i suoi. Uno scorrimento impossibile se pensiamo che lo scorrimento debba passare come motivo per allargare la coalizione e che non essere solo la scusa per sostenere il veto ai danni di Antonio Buono.
Ma Enzo? Ancora una volta ha fatto l’ariete – inutile – della maggioranza. Ha messo la faccia dove non avrebbe dovuto metterla. Si è esposto e ora sa che comunque vada, quei due, Christian e Luca non sono dei suoi. Da domani, quando si dovrà discutere ad esempio di Ischia Ambiente c’è una parte politica con cui è in debito. Gli dovrà dar conto e lo dovrà fare con la consapevolezza che porteranno i loro voti altrove. E allora, se è vero che Giosi ha un accordo con Domenico è anche vero che la mossa contro Antonio Buono, è figlia proprio di quell’accordo. Della serie “Noi ti bruciamo di qua. Ti facciamo cacciare da Enzo Ferrandino, tu resti in maggioranza, partecipi alla “spartenza” e, quando sarà il momento, rinfaccerai ad Enzo il veto”.
Magari ci sarà stata un’altra genesi, ma alla fine questo sarà il risultato.
@gadmeischia