Quella col Benevento è stata una delle peggiori prestazioni, dall’inizio della stagione, degli isolani. Anche quando l’Ischia è stata battuta in passato, oppure fermata sul pari, ha sempre mostrato un gioco gradevole, ottenendo il consenso degli addetti ai lavori e spesso anche degli allenatori avversari. Stavolta la squadra di mister Bitetto, invece, ha svolto un buon lavoro in fase difensiva, riuscendo a contenere la pressione sannita, ma sul piano del gioco ha lasciato a desiderare. Gli isolani hanno calciato poco a rete, non sfruttando alcune ripartenze interessanti nella ripresa, anche perché alcuni calciatori, tra cui anche qualche nome importante, oggi non è riuscito a dare il suo consueto contributo alla manovra isclana. Mister Bitetto, a fine partita, parla di giornata storta, interpretando però come un buon segnale il muovere la classifica pur in una domenica complessa.
Un altro risultato utile per la sua Ischia. Oggi, però, possiamo dire obiettivamente che ai gialloblu è andata bene. Il Benevento ha creato un maggior numero di occasioni da gol e ha colpito la traversa. Mentre l’Ischia ha brillato quasi esclusivamente nel lavoro difensivo, ma ha calciato poco a rete.Pareggio stretto per la squadra di Gaetano Auteri.
“Sì, e devo dire che questo è un buon segno. Perché quando giochi o meglio quando non giochi, come capitato a noi oggi (ieri per chi legge), e non prendi gol, vuoi anche per la bravura del nostro portiere, riuscendo a portare a casa un punto che ci permette di muovere la classifica, è un buon segnale. Del resto abbiamo giocato contro il Benevento che è un’ottima squadra e ha una buona organizzazione di gioco. Loro ci hanno imbrigliati perché, a differenza del solito, hanno giocato con un falso nueve che ci ha tolto la possibilità di giocare come a noi piace. I giallorossi sono venuti nella nostra metà campo a pressarci e noi non abbiamo avuto il coraggio, forse perché i miei ragazzi avvertivano di vivere una giornata dove, come confermato anche dai tanti palloni lunghi rinviati a vanvera, dovevamo massimizzare il più possibile. E lo abbiamo fatto, pur soffrendo”.
L’Ischia chiusa in fase difensiva è stata una scelta voluta o una mossa dettata dalla superiorità del Benevento?
“No, non abbiamo scelto. Loro sono stati molto bravi e hanno messo in campo gran bravura e aggressività. Il Benevento annovera signori calciatori per la categoria, dotati di grande esperienza. Sono stati anche fortunati, perché ci hanno trovato in una giornata storta”.
La sua Ischia ha fatto quel che poteva contro una avversaria attrezzata per vincere il campionato. I gialloblu potevano fare meglio nelle ripartenze, perché in avanti, forse Mancino ed Orlando erano un po’ abulici quando si trattava di attaccare la profondità
“Eh si, oggi qualcuno è venuto meno. Senza dubbio. Oggi diversi erano sottotono rispetto al solito. Non siamo riusciti neppure a tenere palla. Non abbiamo quasi mai tirato in porta nella ripresa, però abbiamo avuto tre – quattro ripartenze dove, con un pizzico di lucidità, potevamo davvero fare male e arrivare alla conclusione. Non ci siamo riusciti, però capisco che a volte i calciatori, soprattutto i meno esperti, si sentono, in queste partite, pesanti, in particolar modo mentalmente”.
Però la sua Ischia sta disputando un ottimo campionato
“Vero, però oggi abbiamo sofferto. E’ un buon segnale, come dicevo ad inizio conferenza, perché quando non giochi, come capitatoci oggi, non segnare gol e aver fatto portato a casa un punto è positivo”.
E’ una caratteristica, quella di saper soffrire e non subire gol, che l’Ischia ha già mostrato altre volte in passato.
“Determinate partite vanno gestiste anche in questa maniera. La forza mentale – caratteriale? Si è vista, anche sabato scorso. Sotto questo aspetto i miei ragazzi, anche giocando male, comunque sono stati bravi a gestire il momento”.
Tra le big, il Benevento forse è stata la migliore vista al “Mazzella”. E’ d’accordo?
“Sì, rispetto alle altre si. Anche se devo dire che là davanti è meno delle altre. Anche se è stata anche una scelta del loro mister, perché hanno badato più a non farci giocare. Io Cissè lo farei giocare, ma se non ha giocato avrà dei problemi. Nel reparto offensivo del Benevento si sentiva la mancanza di un uomo d’area”.