martedì, Dicembre 24, 2024

Ischia, senza Orlando si torna all’antico?

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Il tecnico Leonardo Bitetto, ormai, ci avrà fatto il callo. Domenica a Monopoli, l’allenatore pugliese potrebbe trovarsi ancora una volta a fare i conti con qualche assenza di troppo, lui che è già costretto a lavorare con una rosa risicata. A causa di un principio di bronchite, infatti, i gialloblu dovrebbero rinunciare – almeno dal primo minuto – di un giocatore fondamentale come Luca Orlando. L’attaccante non si sarà ancora messo in mostra per le sue qualità sotto porta (i suoi gol in carriera li ha fatti), in qualche occasione non avrà messo in campo delle prove strabilianti, ma – aldilà di tutto – è comunque uno dei giocatori imprescindibili dell’organico isolano. I motivi sono semplici: Orlando è l’unico giocatore in grado di dare profondità alla squadra e di farla salire, ma soprattutto è l’unico che può agire da prima punta vera, a differenza di Kanouté che – memore del suo passato da esterno – ama svariare per tutto il reparto offensivo e giocare di sponda con il classico centravanti (vedi Fall). Bitetto, insomma, potrebbe ancora una volta trovarsi costretto a cambiare sistema di gioco: in caso di assenza di Orlando, il tecnico barese potrebbe abbandonare momentaneamente il collaudato 4-3-1-2 e rispolverare lo schema ad albero di Natale visto nelle settimane difficilissime in cui sono mancati in simultanea i vari Kanoute, Fall e Orlando. Alte, dunque, le probabilità di rivedere l’Ischia con il 4-3-2-1, con Meduri ad agire da playmaker davanti alla difesa, Armeno e Izzillo ai suoi lati e Calamai e Mancino ad agire da trequartisti. A fare da riferimento in attacco, in una sorta di riproposizione del “falso nueve” in stile Barcellona, sarà il senegalese Yaye Kanoute, chiamato ancora una volta a reinventarsi, lui che quest’anno si è scoperto con Bitetto attaccante in grado di pungere e fare gol, doti che forse nemmeno lui sapeva di possedere. Se l’attaccante africano si è difeso bene sabato contro “il suo” Benevento, chi deve fare qualcosa di meglio sono gli interpreti alle sue spalle, i centrocampisti, protagonisti contro i sanniti di una prestazione senza dubbio alcuno insufficiente. Così, se l’Ischia si ritroverà ancora una volta in emergenza, chi dovrà portare per mano la squadra saranno elementi come Matteo Calamai e Nicola Mancino, chiamati ad attaccare gli spazi e – il primo con il dinamismo e il secondo con la tecnica – a bucare la difesa avversaria. Soprattutto Mancino dovrà tornare a dimostrare il suo valore: a conti fatti, dopo il ritorno dalla squalifica, l’ex Casertana non è riuscito più a mettere in campo quelle prestazioni ai limiti della perfezione ammirate nella prima parte di stagione. Ancora più dietro, Izzillo dovrà tornare a mettere ordine nella metà campo, mentre Meduri – in pole per occupare lo spazio vuoto lasciato da Orlando, ma in un altro ruolo – deve finalmente dimostrare di essere un mediano di rottura ma anche in grado di impostare il gioco, un mediano insomma adatto a questa terza serie.

Se a Monopoli l’Ischia potrebbe presentarsi con un attacco spuntato, le certezze arrivano invece dalla difesa: nonostante la pesantissima assenza di Liberato Filosa e le tante defezioni delle scorse settimane, questo inizio di stagione ha dimostrato che il pacchetto arretrato gialloblu è in realtà un reparto che dà le giuste garanzie anche in situazioni di emergenza. In questo caso, ed è evidente, le alternative non mancano: Matteo Patti, per citarne uno, ha dimostrato di essere all’altezza di sostituire prima Moracci e poi lo stesso Filosa; Armeno si è adattato al meglio nel ruolo di terzino sinistro, ruolo adesso in mani sicure alla luce dei ritorni del titolare Bruno e di Porcino, giocatore dotato di buoni piedi che potrebbe tornare utile nella seconda parte di stagione.

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