Così brutta da non sembrare vera. Sotto i colpi di Pinto e Gambino, l’Ischia conosce un’amara e inequivocabile sconfitta al cospetto di un Monopoli spavaldo e che, ai punti, avrebbe meritato una vittoria ancora più larga. Gli isolani, irriconoscibili, si sono resi protagonisti della peggiore prova della stagione: impalpabili in fase offensiva, fatta esclusione per il moto d’orgoglio nel finale, i gialloblu hanno dimostrato una inaspettata fragilità difensiva che si spiega con l’importante numero di occasioni fallite dai padroni di casa. La speranza è che – dopo Benevento – si tratti del secondo incidente di percorso della stagione, una crisi passeggera: l’Ischia non era il Barcellona prima e non è una squadra amatoriale adesso, ma i segnali arrivati ieri dal campo e la classifica si fanno sempre più allarmanti.
LA PARTITA. Questa volta, al ‘Veneziani’ di Monopoli, non sono serviti gli accorgimenti tattici di Mister Bitetto, costretto a stravolgere la squadra alla luce dell’assenza dell’unico centravanti di ruolo presente in rosa, quel Luca Orlando che in settimana – causa una pesante influenza – si è allenato in gruppo solo per una manciata di ore. Il tecnico barese, così, cambia poco in fatto di uomini (non a caso l’unica novità rispetto alla gara col Benevento è Meduri) ma stravolge letteralmente lo schieramento tattico. Per la prima volta in stagione, i gialloblu scendono in campo con una sorta di 3-4-2-1: se in attacco si rivedono due trequartisti (Calamai e Mancino) alle spalle dell’unica punta (Kanoute), in difesa è vera e propria rivoluzione con la linea a tre formata da Bruno, Moracci e Patti; qualche metro più avanti Florio e Armeno sono chiamati ad agire da tuttofare sulle fasce di competenza, mentre Izzillo e Meduri si ritrovano a costruire il gioco e a contrastare elementi di spessore come Tarantino e Romano. Poco o nulla, però, funziona nell’Ischia vista ieri in terra pugliese: cambi tattici a parte, i gialloblu sono parsi lontani parenti di loro stessi, incapaci di costruire azioni ragionate, tanto che spesso e volentieri si affidano a lanci lunghi controproducenti e facile preda della difesa locale. Tanti i demeriti dei gialloblu, altresì penalizzati pesantemente da una partenza ad handicap che avrebbe messo in difficoltà chiunque al cospetto di una squadra organizzata come il Monopoli, che ha fatto la sua partita: il rigore conquistato e realizzato da Giovanni Pinto (il migliore dei suoi) ha costretto gli uomini di Mister Bitetto alla classica gara in salita. Si spiega così la frenesia messa in campo dai gialloblu, incapaci di capitalizzare il maggiore possesso palla: non è un caso che nel primo tempo gli isolani non riescano mai ad impegnare Pisseri e che il portiere biancoverde sudi freddo solo in occasione di una buona azione personale di Kanoute (il suo tiro, però, termina ampiamente a lato). L’Ischia non riesce a rendersi incisiva e il Monopoli è abile a pungere con ripartenze letali nel segno della velocità di Pinto a sinistra e del giovane Ricucci sull’altro lato. Proprio da un’azione sulla destra scaturisce il secondo rigore (generoso) a favore della squadra del Gabbiano, rigore che però Iuliano riesce abilmente ad intercettare. Potrebbe essere la scossa per i gialloblu e invece nei minuti finali del primo tempo succede poco e niente, con le due squadre condizionate da un campo appesantito dalla recente settimana di piogge.
Chi si aspetta nella ripresa una reazione veemente dei gialloblu, sulla scorta delle prestazioni di Lecce e Andria, rimarrà deluso. L’Ischia appare ancora una volta lenta e macchinosa nel costruire le azioni e, così, il canovaccio del primo tempo rischia di ripetersi: gli isolani tengono palla, ma non la gestiscono al meglio, e i pugliesi pungono in ripartenza supportati da un attacco in ottima forma. Non è un caso, dunque, che le occasioni migliori le abbiano i padroni di casa, che però si trovano a fare i conti con un Rino Iuliano fenomenale. A 25 minuti dalla fine della gara, Bitetto prova la carta Orlando: fuori Meduri, i gialloblu tornano al collaudato 4-3-1-2 e gli effetti si notano subito. L’Ischia ci prova, invoca un rigore per fallo di mano in area (proteste che sembrano più che giustificate) e mettono finalmente alle corde i pugliesi, che però riescono a stringere i denti guidati da un insuperabile capitan Esposito. Nel finale il Monopoli raccoglie il meritato gol del raddoppio con Gambino e l’Ischia si ritrova a fare i conti con una classifica sempre più complicata, resa ancora più amara da un gioco e da un clima che non sembrano più quelli di inizio stagione. Ora c’è solo da voltare pagina, perché per la salvezza ci vuole un’Ischia diversa da quella confusionaria e impalpabile vista a Monopoli.