La vera Ischia non è quella vista a Monopoli. Su questo non ci piove. Vero, la prova più brutta della stagione non può che allarmare il popolo gialloblu, ma quanto finora è stato fatto di positivo non può essere dimenticato solo per una prestazione incolore. Stiamo parlando del lavoro fatto sul campo da Dino Bitetto e dal suo staff; le vicende societarie, quelle, corrono su un altro binario e a breve potremmo ritrovarci a vivere novità per qualcuno inaspettate. C’è chi sta lavorando nell’ombra e chissà se il desiderio di molti possa finalmente realizzarsi. Ci sarà però da aspettare. Nel frattempo è il campo a parlare e domenica l’Ischia ha palesato limiti e difetti già visti nelle gare con Messina e Benevento, gare in cui la difesa riuscì a tenere in vita la squadra con prestazioni superlative. Niente miracolo, invece, al Veneziani, con il match che si è messo subito male, con gli isolani costretti a rincorrere al cospetto di una squadra, il Monopoli, che si è esalta in situazioni del genere grazie ad una difesa arcigna e alla grande velocità dei suoi esterni. I gialloblu, condizionati anche da un terreno pesante che però non può essere un alibi, si sono dimostrati incapaci di sfruttare il maggiore possesso palla: Meduri ancora una volta non è riuscito a mettere in campo una prestazione all’altezza, Izzillo invece non ha messo a disposizione della squadra la sua abilità di palleggio e la sua visione di gioco. A mancare sono stati soprattutto i grandi protagonisti di inizio stagione: Kanouté ha provato a fare qualcosa in attacco, ma si è dimostrato inadatto nel ruolo di centravanti e spesso e volentieri troppo pretenzioso; deludente ancora una volta Nicola Mancino, il calciatore che dovrebbe prendere per mano la squadra gialloblu e che invece si è ancora una volta eclissato, limitato al meglio da capitan Esposito e compagni.
La sconfitta di Monopoli non ci lascia solo un’Ischia preoccupante (ma siamo sicuri che Bitetto saprà prendere le dovute misure) ma soprattutto getta una nube scura sul prossimo cammino dei gialloblu. Gli isolani, infatti, si ritrovano in piena zona play-out, con alle spalle due squadre come Matera e Catania che poco hanno a che fare con i bassifondi della classifica. Davanti, invece, molte compagini che sono al livello dell’Ischia potrebbero inscenare una mini-fuga se i gialloblu non dovessero riuscire a fare punti contro un’altra nobile decaduta come la Juve Stabia, squadra che viene da sette risultati utili consecutivi e alla assoluta ricerca di una vittoria per portarsi in zone più tranquille della classifica. La prestazione del Veneziani, insomma, preoccupa ma non più di tanto: a preoccupare è il futuro di una squadra che con il Monopoli ha perso l’occasione di fare la voce grossa con una diretta concorrente alla sua altezza. A preoccupare è il futuro di una squadra che a gennaio difficilmente interverrà sul mercato, mentre le altre si rinforzeranno. Ci aspetta un altro finale di stagione al cardiopalma?