lunedì, Dicembre 23, 2024

Bitetto: “L’Ischia ha rallentato. Ma a Castellammare ci riscatteremo”

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Lucido e sicuro delle qualità della sua squadra. Il tecnico Dino Bitetto, contattato telefonicamente analizza il momento dell’Ischia Isolaverde, annuncia il recupero lampo di Filippo Florio e il ritorno alla difesa a quattro. Con la Juve Stabia la gara sarà di quelle complicate, contro una squadra che vuole ritornare ad essere protagonista: per l’occasione i gialloblu, costretti a fare risultato per non ritrovarsi in piena zona play-out, dovranno assolutamente riprendere la via del gol. E Bitetto lo sa bene.

È il momento meno brillante della squadra da quando lei è in gialloblu?

“Sì, perché abbiamo un po’ rallentato, però anche domenica a Monopoli abbiamo perso soprattutto in efficacia nella parte conclusiva. Ho rivisto la partita e nel secondo tempo loro hanno costruito cinque occasioni e ne hanno sfruttate due, noi, invece, davanti la loro porta, non siamo riusciti proprio a sfruttare la nostra mole di gioco che anche domenica vi è stata”.

Abbiamo spesso parlato di emergenza quando erano indisponibili gli attaccanti, ma adesso che sono tornati non hanno dato il contributo atteso. L’Ischia fatica a fare gol.

“E’ un dato oggettivo al quale dobbiamo porre rimedio. Domenica vi è stato anche il problema relativo ad Orlando, che non ha potuto giocare buona parte della gara”

Lei come si spiega la mancanza di cattiveria dei suoi ragazzi negli ultimi metri?

“Magari ci vuole più forza, determinazione, più cattiveria”.

Esclude che si viva un momento di calo? La squadra sta rifiatando dopo aver speso molto nella parte iniziale del campionato, anche per via della rosa esigua?

“Non più di tanto. La squadra comunque corre dall’inizio alla fine delle partite. Nelle prime gare di campionato, i nostri calciatori uscivano dal campo avendo qualche problema, invece adesso corrono dall’inizio alla fine, ma chiaramente quando i risultati non sono positivi… però vorrei dire una cosa: noi siamo una buona squadra, in questo momento stiamo vivendo delle difficoltà sul piano dei risultati, ma l’unico risultato negativo è stato quello di domenica scorsa giunto in una partita molto particolare. Il Monopoli ha realizzato la prima rete dopo soli tre minuti, e per una squadra come la loro, che si è poi concentrata sul gioco difensivo, gli è andata più che bene. Noi purtroppo abbiamo difficoltà quando le squadre avversarie ci chiudono tutti gli spazi. Nella gare precedenti, abbiamo incontrato squadre di primo livello”.

Qual è la cura per uscire da questo momento?

“Continuare a lavorare, noi siamo consapevoli di essere una buona squadra e di potersela giocare contro tutto e tutti. Dobbiamo solamente continuare ad avere questa fiducia, ovviamente cercando davanti, nella parte conclusiva dell’azione, di essere più protagonisti, non solo con gli attaccanti ma con tutti i giocatori. Abbiamo una piccola flessione, ma noi non siamo una squadra imbattibile, ma dovremo impegnarci tanto dall’inizio alla fine perché il campionato è molto difficile”.

A Castellamare di Stabia che partita si attende?

Sarà una gara giocata alla pari. Sarà una partita sicuramente più viva rispetto a quella di domenica scorsa a Monopoli: la Juve Stabia è una squadra che gioca e fa giocare. Le vespe sono temibili perché sono veloci, brave tecnicamente, con buoni calciatori. Però è una squadra che lascia gli spazi alle avversarie”.

Florio è recuperabile per il derby con la Juve Stabia?

“Sì. Oggi (ieri per chi legge) ha ripreso ad allenarsi e sta bene”.

A Monopoli abbiamo visto la difesa a tre. E’ una soluzione che rivedremo in futuro?

“Con la Juve Stabia torniamo a quattro, però la difesa a tre è una delle situazioni da percorrere, dipenderà anche dalle partita. Secondo me domenica non abbiamo sfigurato. Il pallino del gioco lo abbiamo avuto noi, nonostante i due mediani e non tre”.

Abbiamo spesso parlato della mancanza del legame diretto tra squadra e tifoseria durante la settimana. Allenarsi sull’isola in un momento così, magari prendendosi i fischi o qualche rimbrotto dei tifosi durante le sedute di allenamento avrebbe potuto giovare ai suoi ragazzi, magari spronandoli a dare di più?

“Ho preso atto, e l’ho fatto prendere anche ai calciatori, della situazione che stiamo vivendo. Noi la stiamo accettando e la stiamo vivendo perché così è. Di certo i tifosi sono fondamentali, sia nei momenti negativi che in quelli positivi. La strigliata? Però si parla di tifosi solo quando devono strigliare e non quando devono entusiasmare. Le due fasi vanno vissute entrambi con i tifosi”.

È preoccupato?

“No, nella maniera più assoluta, no. Ho grande fiducia nella squadra che alleno. E guai se non fosse così, vivrei male io e vivrebbe male la squadra. Dobbiamo riscattarci sabato tornando al gol? Sì, su quello ci conto”.

 

 

 

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