Quest’anno sotto il piatto del giorno di Natale 14 famiglie non hanno trovato la solita letterina bensì 14 lettere di licenziamento.
Dal 1 Gennaio 2016 i 14 dipendenti delle biglietterie della Caremar di Napoli, di Ischia e di Casamicciola sono sul lastrico perchè non è stato rinnovato il contratto di gestione delle biglietterie alla ditta assegnataria .
14 dipendenti che hanno lavorato solo ed esclusivamente alla bigliettazione dei traghetti e degli aliscafi per decine di anni e alcuni anche fin dalla costituzione della Caremar nel 1976, sono senza lavoro perchè la Compagnia di Navigazione, nonostante avesse assicurato che ci sarebbe stata per loro continuità lavorativa ( come già era avvenuto in passato durante i cambi di gestione che si sono succeduti negli anni ) ha deciso di non assumerli più perchè troppo onerosi e di sostituirli con giovani lavoratori assunti con il jobs-act a costo inferiore e senza garanzia.
Sicuramente saranno grati alla Caremar 14 giovani…….. ma la legge doveva favorire le nuove assunzioni non sostituire i vecchi dipendenti….. vecchi solo perchè più costosi.
La Caremar è stata da sempre una società pubblica……è stata privatizzata solo da quest’anno ma continua ad avere dalla Regione un contributo annuo di 7 milioni di Euro garantiti per altri nove anni per cui i lavoratori chiedono l’intervento degli Organi preposti, prima fra tutti la Regione, affinchè non si compia un ingiustizia così palese,
Gli addetti di biglietteria useranno tutti i mezzi a loro disposizione per impedire che venga perpetrata questa infamità e lotteranno fino alla fine per la difesa del proprio posto di lavoro e della loro dignità lavorativa.
Pertanto si scusano con gli utenti se nei prossimi giorni ci saranno dei disagi nella bigliettazione dei traghetti e degli aliscafi Caremar con conseguenti disservizi.
I 14 DIPENDENTI BIGLIETTERIE CAREMAR:
Antonio Ingenito, Antonio Colecchia, Sergio Rimetti, Ciro Fele, Franco Francesco, Giuseppe Cadolino, Luigi Annunziata, Carmine Cozzolino, Mauro De Candia, Francesco Conte, Filippo D’Ambrosio, Francesco Iovene, Massimo Buonomano, Gioacchino Barbieri
sarebbe interessante sapere quale bando hanno superato per essere assunti in una società pubblica… tanto per essere trasperenti fino in fondo. Chi non ha santi in paradiso quel posto pur avendolo sempre mirato non ha mai avuto il piacere di poterlo ricoprire.
i dipendenti delle biglietterie Caremar, oggi in lotta per difendere il loro lavoro, sono vittime dell’arroganza Aziendale che licenzia per realizzare posti al risparmio scalzando altri lavoratori. E’ un’azione a dir poco spregevole che – al di là dell’opportunità o meno offerta loro da leggi capestro nazionali – rientra tra le scelte che l’Azienda Caremar fa sulla pelle della gente, a seguito di una discussa privatizzazione, sia in riferimento all‘eccessivo ribasso fatto in sede di gara, sia in rapporto ad atti regionali di cessione della proprietà e delle linee che non tutelano per niente il personale, entro il quale è doveroso includere anche i dipendenti delle biglietterie.
L’Autmare è al loro fianco e, a completamento di quanto già prodotto al vaglio della Magistratura, porterà all’attenzione di essa anche il caso in questione nella consapevolezza di stare dalla parte giusta: a fianco di chi ha onorato con dignità il lavoro e la mobilità Caremar. La preannunciata riunione in sede regionale, prevista per il 29 dic. 2015 alle ore 12, sicuramente sarà chiamata ad esprimersi sui licenziamenti in atto ( personale di bordo e delle biglietterie ) e sulla inaffidabilità di Caremar privatizzata anche dal punto di vista delle tenuta democratica.
mi auguro solo che queste persone non hanno votato pd e il cazzaro fiorentino.
Quattordici persone, quattordici famiglie tra pochi giorni non avranno più in casa uno stipendio e ciò a favore di chi? di chi entrerà sempre in condizioni precarie, senza un futuro assicurato per permettere a chi gestisce privatamente una scelta gestionale di risparmio ma senza alcuna tutela per chi deve retrocedere con una certa età di servizio e con una famiglia da mantenere. Per i tanti che hanno esultato quando la Compagnia pubblica regionale Caremar, è stata ceduta in pochi giorni, quasi frettolosamente al gruppo privato, per i tanti che si gonfiavano il petto al grido “finalmente, è ora di cambiare”, per gli stessi che potranno felicemente sedersi al tavolo per la cena di Natale, vada questa prima lezione di vita sperando che la stessa possa almeno essere utile a curare la loro miopia.
I dipendenti della biglietteria Caremar di Ischia sono sempre stati maleducati e arroganti. Forse si sentivano intoccabili?
w i cinque stelle…..
Altra categoria di privilegiati piazzati dalla politica, difesi ad oltranza dalla sinistra estrema e assistenzialista che torna nel mondo reale, quello di chi combatte tutti i giorni per il lavoro…..
Ma è possibile che pure sotto Natale di fronte al dramma di un uomini che perdono il lavoro, esce sempre qualche Cavaliere-senza-macchia-e-senza-paura che tira fuori la solita solfa (o rodimento di culo) del “…sarebbe interessante sapere concorso… raccomandazione… favore… politico… ladri di nafta”????
A me fa rodere molto di più il culo il fatto che un BENE PUBBLICO che erogava un servizio PUBBLICO sia stato prima affossato per decenni dagli squali privati che nuotano nel Golfo con una concorrenza sleale nei confronti dello STATO(!!!) ed infine svenduto agli stessi squali.
Le scolature di nafta che si portavano via erano il minore dei mali.
O avete visto qualche marinaio prendere l’autobotte per tornare a casa la sera?
Era ora che dei cafoni scostumati, che si credevano intoccabili solo perché erano stati messi la da qualche bogliardo della prima repubblica venissero licenziati.
Sicuramente non riceveranno atti di solidarietà dall’utenza “normale” forse la riceveranno dai loro amici e conoscenti, ai quali facevano pagare il biglietto per residenti anziché quello normale, arrecando danni alla Caremar e contribuendo al disastro economico che ha costretto la svendita della compagnia.