Nella nuova legge approvata dal governo Renzi, il “collegato ambientale” che introduce le misure per promuovere la «green economy» è stato inserito un provvedimento: è previsto un contributo di sbarco nelle isole minori di 2,50 euro che potrà lievitare a 5 euro in quei Comuni dove sono presenti vulcani attivi. I comuni che insistono sulle isole minori italiane sono 34 e quelli che potrebbero vedere il “raddoppio” sono tutti quelli che si trovano sul Vesuvio, Ischia, Stromboli, Lipari, Vulcano, i Comuni a ridosso dell’Etna, Pantelleria e Isola Ferdinandea. Sì, perchè potrebbe anche darsi che la presenza delle acque termali isolane siano assimilate a fenomeni vulcanici attivi.
La nuova tassa servirà, come dice il testo, a “finanziare interventi di raccolta e smaltimento dei rifiuti, di recupero e salvaguardia ambientale nonché interventi in materia di turismo, cultura, polizia locale e mobilità nelle isole minori”.
L’imposta sarà inserita nel prezzo del biglietto e sarà, quindi, riscosso dalle compagnie di navigazione o dalle compagnie aeree che operano sull’isola di destinazione. Il contributo di sbarco costerà fino a un massimo di 2,5 euro, ma si aggiunge la possibilità per questi Comuni di introdurre una imposta fino a 5 euro “in relazione all’accesso a zone per motivi ambientali disciplinate nella loro fruizione, in prossimità di fenomeni attività di origine vulcanica”.
Il contributo sarà a carico soltanto dei turisti. Pertanto residenti, lavoratori e studenti pendolari saranno esentati.
Non pagheranno nemmeno i famigliari dei contribuenti che abbiano pagato l’Imu per un immobile situato nel territorio dell’isola.
Proprio la difficile individuazione dei soggetti che dovranno versarla, potrebbe ritardare l’introduzione del dispositivo, che dovrebbe comunque essere messo a regime per la prossima stagione turistica.
è un colpo in più all’economia delle isole
Ecco come si vuole recuperare la Tasi sulla prima casa; il primo passo è fatto.Contributo al miglioramento della mobilità delle isole minori? non ci facciano ridere! Così oltre al pagamento della tassa di soggiorno, ecco l’altro balzello pronto a scoraggiare l’arrivo sull’isola dei turisti. Che idioti, stiamo ritornando al feudalesimo, altro che Europa.
premesso che Ischia e’ sicuramente un vulcano attivo (chiarito il dubbio ?), la questione e’ da dove arrivano i soldi per gestire impellenti problematicita’ delle isole minori in tema di ambiente, mobilita’ ecc. Qua si dovrebbe aprire l’ampio dibattito – ma questo e’ tabu’ in un sistema politico clientelar-affaristico – su come vengono utilizzati i cospicui introiti delle nostre tasse locali. Se non vogliamo affrontare di petto questo dibattito, per quieto vivere, meglio accontentarsi delle tasse di scopo fatte pagare ai turisti.
In questo caso,inevitabile sopprimere la tassa di soggiorno ,altrimenti i turisti questa volta ci mandano davvero alla malora.
Ma questa tassa non dovrebbe essere pagata da quelli che sfruttano tutta quell acqua vulcanica termale e poi la buttano a mare pagando pochi spiccioli per la concessione e niente in tasse alla communita?
Non è altro che la famigerata tassa di sbarco confermata anche per il 2016.
Essa è facoltativa.
Istituita da Monti qualche anno fa per accontentare dei politici siciliani.
Si sa che in Sicilia la politica è esplicata in maniera feudale.
Il raddoppio per i territori vulcanici non è casuale: è un provvedimento cucito su misura per qualche insaziabile sindaco delle Isole Eolie.
Cerchiamo, noi sull’isola d’Ischia, di mostrarci più maturi e, soprattutto, di affermare una forma di turismo più matura, che non abbia bisogno di balzelli medioevali.
Bene,molto bene….il salasso continua! Mi raccomando di far pagare il nuovo balzello di 5 € a tutti gli isolani che sbarcheranno a Napoli….Ma tanto non ci verrete piu’, gli alberghi e le strutture ricettive ve le riempite da soli. Balordi!!!!
E’ arrivato il momento di comprare un bel kayak