SCARICA LA COMUNICAZIONE DEL MINISTERO
Non c’è più tempo per approvare il Bilancio 2014 stabilmente riequilibrato del comune di Lacco Ameno. Il documento contabile ha saltato tutte le scadenze e ora rischia di far “saltare” Pascale. Approvato in giunta la scorsa estate è passato solo di recente al vaglio del consiglio comunale dopo una continua e reiterata fuga dei Revisori dei Conti per il relativo parere, ma non è passato a Roma dove i funzionari dell’Interno hanno bollato ogni pretesto, ogni scusa, come carta straccia, a fronte delle gravi omissioni. Non ultimo la mancata presentazione della necessaria istruttoria avanzata dallo stesso Ministero che ne ha richiesto integrazioni e chiarimenti.
La mancata approvazione rischia di far concludere anzi tempo la parentesi amministrativa del Governo Pascale. Il Ministero ha bocciato definitivamente il Provvedimento non avendo ottenuto soddisfazione alle precedenti richieste di nuove deduzioni inviate a novembre dal Direttore Centrale, Verde.
Incartamenti mai giunti dal Piazza Santa Restituta. Data fissata per la consegna il 19 dicembre 2015. Pascale piuttosto che rispondere alle richieste il 18 si dichiara “impreparato” e scrive al Ministero per ottenere una nuova proroga alla luce dell’ultimo passaggio in giunta, il 17 dicembre. Quando gli approfondimenti richiesti, 60 giorni prima, sono state stilate ed approvate in extremis , restando in ogni caso in attesa del nuovo parere del revisore e del voto in Consiglio Comunale.
La richiesta di proroga è risultata, comunque, irricevibile al Ministero: «I termini hanno natura perentoria, quindi non prorogabili».
Ieri, 29 dicembre, con una PEC interna il funzionario del Ministero, il dottor Verde, comunica il “NO” alla richiesta di proroga ed il ricorso alla Prefettura di Napoli affinché ne “sanzioni l’inosservanza espressamente richiamando la fattispecie di SCIOGLIMENTO del consiglio comunale” alla luce degli atti contrari alla costituzione e per gravi e persistenti violazioni di legge, nonché per gravi motivi di ordine pubblico già rilevati dallo stesso Prefetto Maria Gerarda Pantalone con specifiche note e diffide a carico dell’Ente.
Resta il dato di un amministrazione fantozziana che dimenticando di occuparsi delle faccende importanti, sequestra la posta, dimentica di aprire una semplice mail, per giunta inviata dalla Prefettura, e porta sull’orlo di un nuovo baratro, forse peggiore di quello politico, il paese. Lacco Ameno è potenzialmente a poche ore da un nuovo commissariamento con la caduta, ingloriosa, del neo (fatto) eletto sindaco e lo scioglimento del consiglio comunale. Potenzialmente destituito dalla Pantalone per manifesta incapacità (di rispettare le scadenze ) a soli sei mesi esatti dall’insediamento. Tutto è ora nelle mani della Prefettura.