Adesso si fa sul serio: contro il Cosenza vietato fallire. Alle 14.00 al Mazzella, contro un cliente ostico come la compagine silana, l’Ischia ha l’occasione di rialzare la china dopo un finale di 2015 che definire difficile è poco. Il mercato non avrà ancora portato tutti i giocatori richiesti dal tecnico Leonardo Bitetto, ma la compagine gialloblu già oggi avrà un volto diverso da quella vista negli ultimi scampoli di 2015. Almeno una novità per reparto: in difesa si rivedrà un leader come Liberato Filosa, l’elemento che forse più di tutti è mancato nella disastrosa serie di quattro gare che hanno visto l’Ischia subire la bellezza di 15 gol. A centrocampo spazio dal primo minuto al nuovo acquisto Mattia Spezzani, reduce da un periodo di inattività ma giocatore di grande qualità e conosciutissimo da Mister Bitetto, che l’anno scorso lo ha allenato nel Melfi dei miracoli. Spezzani, così, sarà chiamato a mettere ordine in mezzo al campo, ad interpretare dunque il ruolo che da inizio stagione è stato ricoperto da Nicolas Izzillo, che oggi avanzerà di qualche metro il suo raggio d’azione e agirà da trequartista puro, come ai tempi di Bellaria e Spezia. Al suo fianco, e sarà questa la terza importante novità di giornata, spazio all’ex Casertana Nicola Mancino: il numero 10, dopo l’ultimo mese ai box e dopo il riposo precauzionale dell’altro ieri, è chiamato a mostrare tutta la sua classe, per mettere a tacere i mugugni di parte della piazza e riscattarsi dopo un inizio stagione tra alti e (troppi) bassi.
Con Filosa, Spezzani e Mancino, l’Ischia può fare affidamento su tre giocatori che farebbero comodo a qualsiasi squadra di terza serie. Ma da soli non bastano: per battere un Cosenza in formissima serve l’Ischia di inizio stagione, brava a punire con giocate in velocità e verticalizzazioni efficaci e poi abile a tenere testa al ritorno degli avversari grazie ad una difesa attenta. Gli interpreti saranno gli stessi che ad inizio stagione facevano faville: tra i pali ecco Rino Iuliano, uno capace a suon di parate di regalare punti su punti ai gialloblu ma che negli ultimi tempi ha conosciuto una flessione impossibile da non notare. L’ex Salernitana sarà il primo a volere riscattare le ultime giornate difficili. Davanti a lui, con il redivivo Filosa spazio a Leonardo Moracci (sempre in odore di cessione) e i laterali Filippo Florio e Francesco Bruno, il primo chiamato a ripetere le incursioni di inizio stagione, il secondo a fare mostra delle grandi abilità in fase di contenimento. A centrocampo, ai lati di Spezzani, confermati i soliti Armeno e Calamai: soprattutto quest’ultimo, ex Paganese richiesto da numerose squadre, deve rimettere in campo qualità ed intraprendenza che lo avevano fatto imporre tra gli elementi più interessanti dello scacchiere gialloblu. In attacco, qualche metro più avanti rispetto ad Izzillo e Mancino, non sorprende la presenza di Yaye Kanoute, l’unico attaccante avvezzo alla categoria presente in rosa (ancora assenti Filosa e Orlando): il senegalese ancora una volta agirà da ultimo terminale offensivo, lui che è abile soprattutto a svariare su tutto il fronte d’attacco. L’ex Benevento dovrà giocoforza adattarsi e già in altre occasione ha dimostrato di essere in grado di interpretare il ruolo, sebbene con qualche variazione sul tema (ama decentrarsi e non dare punti di riferimenti, e non è detto che sia un male). Aldilà degli uomini in campo e del 4-3-2-1 riproposto da Bitetto, i gialloblu dovranno evitare le amnesie difensive e i black-out che hanno caratterizzato le ultime settimane del 2015. Ora non si può più sbagliare: perdere oggi significherebbe allontanare, e non di poco, quel sogno chiamato salvezza diretta.