giovedì, Novembre 14, 2024

De SianKo. Assunzioni EAV,San Montano, il doppio gioco di Antonio Trofa e Cesaro Jr nelle liste INPS

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Il Municipio di Lacco Ameno usato come sede del partito. Spunta anche il nome di Antonio Trofa altro estensore della denuncia sul caso Ego Eco, gli uffici pubblici usati come sede di FI per il tesseramento e il figlio di Cesaro assunto al San Montano per controllare un investimento di famiglia. Qui celebrò con pochi intimi politici le sue nozze anche Oscar Rumolo. Spunta anche il mistero della donna e il telefono intestato alla procura

La Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari è stata convocata per stamani in seduta plenaria alle ore 12.45 per esaminare la domanda di autorizzazione all’esecuzione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal giudice per le indagini preliminari presso il tribunale di Napoli nei confronti del senatore Domenico De Siano. De Siano è accusato di associazione a delinquere e di concorso in corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio e concorso in turbata libertà degli incanti.
Dall’inchiesta su Rifiuti e Mazzette nuove realtà e circostanze vengono confermate attraverso l’informativa degli inquirenti. Il senatore De Siano attraverso i suoi contatti con l’Eavbus avrebbe chiesto assunzione di favore. Nonostante le difficoltà economiche che erano ben note a tutti sembrerebbe, infatti, che Domenico De Siano e Luigi Cesaro, imponessero all’Eav assunzioni per premiare i propri fedelissimi.
E’ curioso che anche in questo caso spunti la figura di Antonio Trofa che oggi si trova su entrambi gli schieramenti di questa strana inchiesta. Da una parte denuncia la presunta corruzione degli uffici di Forio, dall’altra, invece, chiedeva favori a Domenico De Siano per trovare impiego e lavoro ai suoi raccomandati.

E’ quanto emerge dall’informativa della squadra mobile di Napoli, ripresa da tutti i maggiori quotidiani nazionali. Nel documento sono indicati gli incarichi di cui hanno beneficiato gli amici di De Siano e Cesaro in Sapna, Eav e Gesen; una situazione che gli investigatori definiscono «occupazione militare delle società pubbliche» e «distribuzione feudale di riconoscimenti». Un elenco di persone da assumere in Eav viene fornito da Antonio Trofa, all’epoca dei fatti consigliere comunale di Forio. Trofa è uno dei tre firmatari dell’esposto che ha fatto scattare le indagini sugli appalti. De Siano lo fa proprio e delega il suo factotum Oscar Rumolo a provvedere. De Siano: «Ho detto così, adesso ti chiama Antonio Trofa, ti deve segnalare una cosa per l’Eavbus. Tu chiama Roberto. Vedi che io l’ho già chiamato e gli spieghi il problema qual è». Passa una settimana, Rumolo non ha ancora provveduto e De Siano va su tutte le furie. De Siano: «Sì, ma tu ci devi portare i curriculum (imprecazione). I curriculum di quelli, adesso». Rumolo: «E va bene, io glieli posso portare anche mercoledì, perché poi mi hanno convocato mercoledì alla Gesen e glieli vado a portare un momento».

Ancora intercettazioni.Anche Giosi Ferrandino fa qualche passaggio al telefono con Oscar Rumolo. Il 15 settembre 2011 Giosi chiede informazioni su un incontro all’EAV.

Rumolo: «Dice che là sta un casino, non possono pagare gli stipendi».

Ciò nonostante, la pratica per le raccomandazioni va avanti. Nei giorni successivi, infatti, Rumolo rassicura Trofa.
Rumolo: «Ieri sono stato alla riunione, ha detto che lo stanno preparando il provvedimento».

Lo stesso Rumolo è tra i beneficiati: Cesaro lo promuove dal collegio sindacale al consiglio di amministrazione di Eav. Ma è anche in Gesen, come gli conferma Felicio De Luca, presidente del cda.
De Luca: «Sì Oscar, ho parlato proprio ieri con Gigino, eh… Io faccio il presidente e voi due i consiglieri. Mi ha detto pure i compensi, ho stabilito i compensi». Un altro episodio illustrato nell’informativa si riferisce all’uso improprio della sede comunale del Fungo.

Per quantomconcerne il Municipio di Lacco Ameno come abbiamo già avuto modo di scrivere «Gli uffici municipali di Lacco Ameno sono trasformati in segreteria politica e gli impiegati pubblici del Comune utilizzati quali dipendenti del Partito». Siamo a ottobre 2011, nel pieno degli sforzi per il tesseramento. Ottenuti i documenti degli «iscritti» grazie a buoni per il Bingo e altri espedienti, bisogna compilare i bollettini, perché lo statuto prevede che ciascun iscritto debba versare dieci euro (secondo l’informativa prelevati da fondi neri: almeno 30.000 euro). Ci sono dunque centinaia di bollettini da compilare e pagare alle Poste ed a occuparsene, da quanto emerge dalle intercettazioni, sarebbero i dipendenti comunali su input di De Siano e Rumolo.
Cosi scrive la squadra mobile:
«Le disposizioni risultavano in perfetta linea con quelle disposte da un responsabile di un ufficio pubblico, solo che venivano espresse non per l’interesse del bene pubblico, ma per lo scopo privatistico di una corrente di partito mediante la produzione di falsi atti, attività finalizzata a conseguire un ingiusto profitto».
Non solo: «Negli ultimi giorni di ottobre 2011 l’attività di compilazione delle schede di adesione, così come la compilazione dei relativi bollettini, era talmente intensa che diversi dipendenti del Comune di Lacco Ameno, per diversi giorni, furono utilizzati in modo esclusivo per le attività di partito. Paradossalmente si rilevava che questi impiegati erano costretti a trattenersi in ufficio anche di pomeriggio, probabilmente in straordinario, pur di assolvere ai loro compiti nei tempi prescritti».

Tra i numerosi episodi cui fa riferimento l’informativa c’è anche quello dell’assunzione di Armando Cesaro, rilevato attraverso le schede e le banche dati INPS Cesaro Junior come dipendente dell’albergo San Montano di Lacco Ameno, di proprietà della famiglia De Siano «Alla luce della prolungata stanzialità di Armando Cesaro sul territorio di origine a Sant’Antimo, questo contratto potrebbe risultare fittizio ovvero un espediente per giustificare un riconoscimento economico al figlio di Luigi Cesaro, loro capo corrente». Secondo altre voci l’assunzione di Armando Cesaro avrebbe avuto lo scopo di controllare un investimento di famiglia. Qui celebrò con pochi intimi politici le sue nozze anche Oscar Rumolo il protagonista principale di tutta questa vicenda, l’esecutore materiale degli “ordini di partito”.

E nelle intercettazioni, anche un piccolo mistero: l’appuntamento chiesto a Cesaro da una donna, che nel giugno 2012 otterrà di incontrare riservatamente a Ischia l’allora presidente della Provincia. Il telefono della donna risulterà intestato alla Procura di Napoli. “La natura dell’intervento non veniva svelata – argomenta la squadra mobile – ma la tenacia della donna potrebbe essere giustificata da una richiesta di intervento politico per interessi di natura personale”.

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