lunedì, Dicembre 23, 2024

Ischia, vincere per tornare a sperare

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Fuori gli artigli, Ischia! Nonostante il ridimensionamento tecnico ed economico, nonostante una classifica che si fa sempre più deprimente. Contro il Messina, oggi, i gialloblu guidati dal nuovo tecnico Nello Di Costanzo saranno costretti a mettersi tutto alle spalle, almeno per 90 minuti. Niente pensieri, insomma, su un calcio mercato che da qui ad una settimana potrebbe ulteriormente stravolgere la squadra, niente pensieri su una vittoria che manca addirittura dal primo novembre scorso. Oggi, alle 14.00 allo stadio Mazzella, Filosa e compagni dovranno avere un unico, semplice pensiero: vincere contro un Messina che non se la passa certamente benissimo. Un Messina che oggi si ritroverà al cospetto del suo recente passato, di quel Nello Di Costanzo che prima centrò una salvezza miracolosa in Serie B agli inizi del duemila e che poi, l’anno scorso, non è stato è stato capace di evitare la retrocessione sul campo contro gli acerrimi nemici della Reggina. A mettere le cose a posto, poi, ci ha pensato la giustizia sportiva, ma quella è un’altra storia.

SUBITO IL 4-4-2. Pochi giorni alla guida dell’Ischia, alla luce di un’ufficializzazione che è arrivata solo giovedì sera, ma Di Costanzo non ha perso tempo: squadra in campo subito con il 4-4-2, il modulo proposto negli ultimi anni dal tecnico acerrano. Tecnico che già in questi primi giorni in gialloblu, come capitato per mesi al collega Dino Bitetto, ha lavorato con una rosa ai minimi storici e a cui va aggiunta l’assenza forzata dello squalificato Gennaro Armeno. Per questo, insomma, la formazione che vedremo in campo alle 14.00 sarà per certi versi obbligata: partendo dalla difesa, davanti all’intoccabile Rino Iuliano (tornato sui suoi livelli con la Lupa Castelli) la grande novità la vedremo sulle fasce, con Francesco Bruno che tornerà ad agire sulla destra e Giampaolo Sirigu ad occupare la corsia opposta. Per il fratello del portiere di Psg e Nazionale Italiana, proveniente dal Catanzaro, si tratta dell’esordio con gli isolani. A completare il pacchetto arretrato ci saranno – e non potrebbe essere altrimenti – gli esperti Leonardo Moracci e Liberato Filosa, due che la categoria la conoscono bene e che hanno tutta la voglia di mettere in campo la stessa prova gagliarda dell’andata, quando misero “un pullman davanti alla porta” e bloccarono il Messina sul pari a reti bianche.

Altre novità ci saranno a centrocampo: la più intrigante porta il nome e il cognome di Filippo Florio, che oggi sarà schierato da esterno alto, con la possibilità di potere pensare più alla fase offensiva che a quella difensiva. Un esperimento interessante che, se dovesse riuscire, paleserebbe la versatilità del giovane talento nato e cresciuto sull’isola. Se Florio occuperà la fascia destra, sull’altro lato avrà licenza di offendere Antonio Porcino, chiamato a riscattarsi dopo la prova opaca contro la Lupa Castelli. A fare da mediani, poi, un Mattia Spezzani sempre più in forma (l’ex Melfi potrebbe rivelarsi un grande “regalo” di Mister Bitetto) e al suo fianco Matteo Calamai, che arretrerà così il suo raggio d’azione occupando comunque un ruolo che è stato suo per lungo tempo.

Le vere notizie buone in casa gialloblu sembrerebbero arrivare dall’attacco e soprattutto da Luca Orlando. L’ex Messina, guidato in terra siciliana proprio da Mister Di Costanzo, tornerà a calcare oggi i campi di gioco dopo un mese e mezzo di stop: il reparto offensivo gialloblu torna finalmente ad avere un ariete, una vera prima punta in grado di fare respirare la squadra nei momenti di difficoltà. Con l’utilizzo di Orlando, Yaye Kanoute sarà così libero di svariare su tutto il versante d’attacco: in questi giorni tenuto a riposo precauzionale per un problema alla caviglia e rimesso in sesto dalle terapie del caso, il senegalese sarà oggi regolarmente in campo. Questa, ovviamente, non può che essere una buona notizia per il tecnico Di Costanzo, che alla prima in gialloblu potrà fare affidamento sul giocatore più continuo di questo inizio di stagione della squadra isolana, uno in grado di metterla cinque volte in fondo al sacco, bravo a non arrendersi mai nonostante i tanti momenti di difficoltà. L’Ischia, oggi, dovrà essere ad immagine e somiglianza di Yaye Kanoute: mai doma, nonostante tutto e tutti.

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