Dallo scandalo Ego Eco, alle fogne all’ICI di Patriciello fino al porto di Lacco Ameno a Perrella: c’è sempre lei
Lo scandalo Desianko è ancora la notizia del giorno e oltre ai nomi altisonanti di Domenico De Siano, Luigi Cesaro, Vittorio Ciummo, Enzo Rando e Oscar Rumolo ad Ischia echeggia anche il nome di Giulia Di Matteo.
Un nome che ai più sarà semi sconosciuto. Un nome distante dall’eco mediatico della notizia. Giulia Di Matteo resta solo il segretario comunale di Monte di Procida, o di Capri per quelli più aggiornati.
Ma la cronaca puntuale di Ida Trofa, da Casamicciola Terme e Lacco Ameno, ci racconta come il segretario Giulia Di Matteo sia molto di più che un semplice segretario comunale, ma sia, da quanto leggeremo la vera e propria “Lady D”, dove “D” sta per “DesianKo”.
Una figura centrale nel sistema, se vogliamo, che vede Domenico De Siano “quale istigatore ed ispiratore della condotta del Rumolo” che materialmente ha ricevuto varie utilità in danaro e per il quale il GIP ha disposto la misura dell’obbligo di presentazione alla P.G. proprio per Giulia di Matteo perché accusata di turbata libertà degli incanti insieme con il sindaco Iannuzzi, con Domenico De Siano, Oscar Rumolo e Vittorio Ciummo per l’appalto della gestione della NU nel comune di Monte di Procida, “nell’esercizio delle proprie funzioni”. «La turbativa d’asta sarebbe stata resa possibile grazie all’accordo illecito tra Oscar Rumolo (secondo l’accusa operante in nome e per conto dell’allora consigliere provinciale Domenico De Siano), Franco Iannuzzi e Giulia Di Matteo (rispettivamente sindaco e segretario generale di Monte di Procida) a beneficio della società di Vittorio Ciummo. Anche in questo caso, a fronte dell’affidamento dell’appalto, vi sarebbero state varie controprestazioni da parte dell’imprenditore. Rumolo avrebbe ricevuto denaro, ma anche a Iannuzzi ne sarebbe stato offerto così come rifornimenti di carburante per gli automezzi per la raccolta rifiuti nella stazione di servizio di un amico degli esponenti politici locali.»
Classe 1969, nata a Firenze, vanta una lunga esperienza lavorativa. Entrata in servizio il 20 marzo 1997 al Comune di Chiusano d’Asti, nel 2006, il 5 settembre, passa al Comune di Monte di Procida come segreteria generale, dopo aver conseguito idoneità alle funzioni di segretario generale per i comuni con popolazione superiore a 10.000 e fino a 65.000 abitanti con il superamento degli esami finali del Corso di Specializzazione, previsto dall’art. 14 comma 1 del DPR 465/97 organizzato dalla Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione Locale nell’anno 2001 con votazione pari a 29/30;
Ma Giulia Di Matteo è un po’ la “segretaria lacchese” per eccellenza tant’è che ha operato come segreteria convenzionata tra il Comune di Monte di Procida ed il Comune di Lacco Ameno dal 18 settembre 2008 al 30 giugno 2012.
A Monte di Procida l’incarico reca un termine: 8 settembre 2014, e Giulia Di Matteo si sposta al Comune di Capri dal giorno successivo, il 9 settembre. Una moltitudine di incarichi che non le impediscono di presenziare agli appuntamenti più importanti di Forza Italia, con Domenico De Siano e i suoi feudi politici sparsi sull’isola.
SEGRETARIA
A CASAMICCIOLA
Nel settembre 2014 si era scatenata la corsa alla Segretaria più amata da Forza Italia per Casamicciola Terme dopo un lungo susseguirsi di rinunce e di nomi che non piacevano al sistema di De Siano.
«Forza Italia – scrivevamo mesi fa – vuole Giulia Di Matteo, fiorentina di nascita impiegata alla corte del sindaco Iannuzzi nel vicino comune di Monte di Procida. Di Matteo, volto noto sull’isola d’Ischia, è già stata segretario generale presso il comune di Lacco Ameno ed è stata inserita a scavalco, cosi come fu per Lacco Ameno, nel 2006 anche a Casamicciola. Tra le prime ipotesi – continuava il nostro articolo – avanzate, c’è anche Noemi Martino attuale segretario di fascia A presso il comune di Forio. La nomina sarebbe gradita ai più, ma avrebbe trovato con Ignazio Barbieri il veto di Forza Italia. Il partito pare indirizzato, appunto, sulla Di Matteo. A svelare la contesa tra la Di Matteo e Martino, è lo stesso coordinatore locale degli azzurri, Ignazio Barbieri, in un dialogo privato con Abramo De Siano al solito bar. La Di Matteo, inoltre, risulta altresì particolarmente addentro alla gestione del personale; gestione degli appalti pubblici; gestione dei rapporti con organi istituzionali; programmazione delle attività amministrative in termini amministrativi, contabili; partecipazione a procedure di gara per appalti e servizi pubblici».
Il 26 settembre 2014, Giulia Di Matteo diventa segretario comunale a presso il Comune di Casamicciola Terme con Giovan Battista Castagna.
«Forza Italia si aggiudica la contesa: Giulia Di Matteo – sempre dal nostro archivio – è il nuovo segretario comunale di Casamicciola Terme. La dottoressa, fiorentina di nascita, al momento impiegata per anni alla corte del sindaco Iannuzzi nel vicino comune di Monte di Procida risulta in servizio presso il comune di Capri. L’incarico part time con un notevole risparmio sullo stipendio e con la possibilità per l’amministrazione comunale, magari, di qualche nomina extra in altro ambito pagabile con i risparmi accumulati in segreteria. Ma per la Di Matteo e Casamicciola è il rapporto è limitato a soli 120 giorni. La nomina del segretario generale a scavalco, infatti, non può eccedere i 120 giorni. Il conto alla rovescia per il Comune di Casamicciola comincia a partire 26 settembre.
RIECCOCI A LACCO AMENO
Il 28 novembre 2014, Giulia Di Matteo, torna a Lacco Ameno. In pieno commissariamento, infatti, Francesco Ciampi (che ora ritroviamo a Casamicciola!) lascia il suo incarico. Ufficialmente assente per ferie fu convocato in Prefettura. Un giorno a settimana sarà proprio la Di Matteo a sostituirlo.
Il 3 dicembre 2014, però, Giulia Di Matteo comunica la sua indisponibilità a ricoprire il ruolo presso il comune guidato da Giacomo Pascale sotto la regia di Domenico De Siano. Ma un anno dopo, precisamente il 2 dicembre 2015, riecco che a Lacco Ameno arriva nuovamente il segretario Di Matteo e la sua presenza presso gli uffici di Piazza Santa Restituta consente l’affidamento dell’appalto delle fogne Lacchesi alla ICI dell’onorevole di Forza Italia Aldo Patriciello.
Un appalto di 1.906.011,20 di euro per Corso Angelo Rizzoli e Via Casamonte ufficializzato il 12 dicembre dello stesso anno presso il comune di Lacco Ameno. La gara, dopo alcuni rinvii, viene esperita – guarda caso – alla presenza del segretario comunale sostituto Giulia Di Matteo.
LACCO & IL PORTO.
Il 27 ottobre 2015 Giulia Di Matteo viene nominata nella commissione per l’approvazioni del project financing presentato da Giuseppe Perrella, un altro uomo ombra di Domenico De Siano per la gestione del porto di Lacco Ameno, ma poco dopo lascia l’incarico. Giulia figura insieme con Gaetano Grasso, il geometra comunale Domenico Patalano e l’avvocato Salvatore Conte, nell’organismo che deve decidere se la proposta di Perrella e la sua ATI (Marina di Capitello Scarl in tandem con Gennaro Amato e la sua Nautica Mare s.r.l) è meritevole o meno dell’interesse pubblico per la definizione della privatizzazione del porto turistico di Lacco Ameno.
Per motivi di salute, il segretario comunale di Capri, ritirerà al sua disponibilità non partecipando ai lavori per l’affidamento del Project Financing per il porto turistico di Lacco Ameno al braccio destro di Domenico De Siano, Giuseppe Perrella.
La delibera di affidamento dello scalo al privato, dopo che qualcosa fece inceppare le procedure e fece rinunciare all’incarico alla Di Matteo, fu conclusa da dopo vari tentativi. Gaetano Grasso, dirigente dell’UTC, provò prima con la dottoressa Montesano (attuale segretaria del comune di Lacco Ameno!) per poi ritornare sui propri passi accettando di essere parte della commissione giudicatrice come commissario al pari dell’avvocato Conte.
I grandi eventi di Lacco Ameno e non solo hanno una sola “lady”, Giulia Di Matteo.
Vicenda complessa dunque, che ruota attorno a tanti personaggi, in alcuni dei casi inseriti nella macchina ammnistrativa dei comuni interessati dalle indagini. Quanto basta a spingere la Prefettura di Napoli a chiedere gli atti, per verificare ipotesi di scioglimento. C’è un intero capitolo delle indagini che ruota attorno alla figura di Giulia Di Matteo, segretario comunale a Monte di Procida e a Lacco Ameno, che viene indicata come «asservita» agli interessi del gruppo di potere che fa capo ad Oscar Rumolo (a sua volta ritenuto longa manus di De Siano), e al gruppo di potere riconducibile all’ex presidente della Provincia Luigi Cesaro (difeso dal penalista Vincenzo Maiello, il parlamentare qui è indagato per un’ipotesi di turbativa d’asta). Stando agli uomini della Mobile, a giugno del 2012, la donna è in barca con Francesco Cesaro, figlio del parlamentare, proprio nel periodo in cui l’allora segretario comunale potrebbe aver svolto un ruolo decisivo negli appalti sospetti. Ma non è tutto. È il 17 gennaio del 2012, quando l’ex segretario generale del comune di Lacco Ameno viene spinta a non prendere parte a una riunione in Comune, una manovra – scrivono gli uomini della Mobile – decisiva per creare problemi all’ex sindaco Restituta Irace, che si era messa di traverso al piano riconducibile a Rumolo-De Siano-Cesaro. Ma al telefono, Oscar Rumolo è perentorio: «Devi dire che non ti senti bene, parla direttamente con Tuta (che sta per Restituta Irace, ndr), chiamala alle 14, dille che hai un malore, che non puoi venire».
E scrivono ancora gli inquirenti: «L’asservimento della donna all’organizzazione, trovava un ulteriore riscontro tra il 5 e il 6 febbraio del 2012, quando veniva invitata a recarsi dal presidente Cesaro per partecipare a un incontro di vertice con altri esponenti del gruppo», a dimostrazione del potere di controllo della macchina amministrativa da parte del gruppo politico finito nel mirino delle indagini. Un’assenza che solleverà la reazione indignata della stessa sindaca, in uno snodo cruciale della vita amministrativa del comune isolano, quando il gruppo De Siano puntava a prendere pieno possesso di ogni atto varato dalla giunta.
DA IL DISPARI in edicola lunedì 18 gennaio