lunedì, Dicembre 23, 2024

Ischia, Orlando saluta. Addio vicino per Fall e Mancino

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La rivoluzione tecnica che sta investendo l’Ischia Isolaverde potrebbe avere dimensioni più grandi del previsto. Dopo le cessioni del titolarissimo Izzillo e dei “comprimari” Patti, Meduri e Mirarco, nella giornata di ieri è arrivata l’ufficializzazione del divorzio pure con Luca Orlando. L’attaccante, acquistato ad inizio ottobre per sostituire l’infortunato Ameth Fall, si accasa al Pro Piacenza dopo una prima parte di stagione in gialloblu tutt’altro che indimenticabile: protagonista spesso e volentieri di prestazioni di sostanza (bravo a fare salire la squadra e a lottare con le difese avversarie), l’ex Paganese non si è fatto apprezzare in zona-gol, tanto da riuscire a realizzare solo una rete in 11 apparizioni con i gialloblu. Ieri la rescissione consensuale del contratto: appena domenica era sceso in campo al Mazzella, per la gara al cospetto del Messina, altra squadra che fa parte del suo passato.

Ma la fuga da Ischia non finisce qui. Come era ormai nell’aria da svariate settimane, è ormai vicinissima la cessione di Nicola Mancino, trequartista con la valigia pronta da tempo e che, anche lui, ha convinto in gialloblu solo in sporadiche occasioni. Dell’ex Casertana si ricordano le ottime prestazioni di inizio stagione, quando con Kanoute e Fall formava uno dei reparti offensivi più interessanti del girone C. Qualcosa si è rotto dopo l’espulsione, inutile ed ingenua, nel finale del match di andata con il Messina: da allora qualche buona prestazione e niente altro, troppo poco per un giocatore della sua classe, un giocatore che in carriera ha calcato anche i palcoscenici della Serie B con il Grosseto. Per Mancino, adesso, si aprono le porte del Rimini, squadra del Girone B invischiata come l’Ischia nella difficile zona play-out e in cerca di elementi di spessore per uscire fuori dai bassifondi della classifica. Non sorprende, così, l’interessamento dei romagnoli per Ameth Fall, altro giocatore che – come avevamo preannunciato, nonostante le smentite del caso – appare ormai fuori dall’orbita gialloblu. A conti fatti, aldilà delle prime uscite (convincenti) tra Coppa Italia e Lega Pro, l’avventura del senegalese in gialloblu non è mai decollata: non per colpe sue, ma per l’infortunio patito a Catania a fine settembre (frattura del perone) seguito poi dalla diagnosi sbagliata e dalla conseguente applicazione del gesso per un mese, con lo stop che – dopo l’operazione del caso – si è allungato irrimediabilmente. Dopo un’attesa lunga oltre tre mesi, il centravanti senegalese dovrebbe così spostarsi a Rimini e dunque vicino casa, vivendo lui a Cesena.

UN ATTACCO DA RICOSTRUIRE. Mettiamolo subito in chiaro: per quanto visto nel girone d’andata e per una serie di circostanze (vedi alla voce infortuni, ma non solo), nessuno tra Mancino, Orlando e Fall avrebbe potuto incarnare la figura dell’attaccante in grado di guidare l’Ischia ad una salvezza che si fa sempre più difficile.
Nessun rimpianto, insomma, per la squadra gialloblu, ma un dato non può essere sottovalutato: con l’addio dei “tre tenori”, il Ds Ciro Femiano e la società sono costretti a tornare prepotentemente sul mercato per trovare almeno un paio di elementi da affiancare a Yaye Kanoute. Con tutto il rispetto, e magari sapranno smentirci, una squadra di Lega Pro non può legare i suoi destini a giovani di belle speranze (o presunte tali) come i vari Manna e Barbosa Moreira. Oltretutto, mentre l’Ischia annaspa e si riorganizza, le altre si rinforzano: come il Martina Franca che ha tesserato l’ex Nicola Ciotola, andato subito in gol, e ha ridisegnato difesa e centrocampo.
La società, dicevamo, è costretta ad intervenire, ma al momento non sembrano esserci trattative in atto: vero, il mercato è imprevedibile e l’affare può anche palesarsi all’improvviso, ma se non si agisce in tempo c’è il serio rischio di affrontare domenica il Martina con un organico che definire striminzito è dire poco. La società è costretta ad intervenire anche perché, con la sicura cessione di Orlando e con quelle sempre più probabili di Fall e Mancino, potrebbe utilizzare una parte (anche piccola) del gruzzoletto risparmiato per gli stipendi dei tre acquistando almeno due elementi che conoscono la categoria. Da qui non si scappa.
Guardando al gioco di Mister Di Costanzo, al momento sembra mancare il classico condor d’area di rigore, un giocatore che faccia da punto di riferimento per Kanoute, consentendo così al senegalese di svariare su tutto il versante d’attacco. Un giocatore, insomma, alla Saveriano Infantino: l’anno scorso i gialloblu si salvarono ai play-out, soffrendo fino all’ultimo, nonostante l’exploit dell’attuale bomber del Matera. Senza un giocatore di questa caratura e con una squadra in piena rivoluzione tecnica, siamo certi che la storia si ripeterà, siamo certi che sarà ancora salvezza?

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