Ischia stravolta dal mercato, in tutto e per tutto. La preannunciata rivoluzione tecnica sta letteralmente smantellando l’organico interessante, o meglio, il buon undici titolare costruito in estate da Ciro Femiano e dall’ex tecnico Dino Bitetto. “Fuga da Ischia”, titoliamo in prima pagina e non è un’esagerazione: nella giornata di ieri è arrivata l’ufficializzazione delle cessioni di Nicola Mancino e Ameth Fall, entrambi nuovi giocatori di un Rimini che come l’Ischia è invischiato nella lotta per non retrocedere, ma nel girone B di Lega Pro. Come nel caso di Luca Orlando, fanno le valigie due giocatori che solo raramente hanno fatto la differenza: poco contano, così, l’avvio in pompa magna e qualche dichiarazione trionfalistica tipica degli esordi. Poco contano per i supporter isolani i saluti educati di Fall, che ieri su Facebook ha ringraziato «ex compagni e tifosi dell’Ischia per i pochi mesi in cui ho lottato per i colori gialloblu. Vi auguro una buona stagione e un futuro migliore». Poco contano le dichiarazioni del recente passato e finanche qualche prestazione in alcuni (rari) casi superlativa: poco contano perché i recenti addii – che si spiegano con la spending review in atto nella società isolana – si configurano per la maggiorparte dei tifosi gialloblu come il classico abbandono della nave che affonda. E le partenze dei tre attaccanti potrebbero non essere le ultime in casa gialloblu.
Il momento, insomma, non è dei migliori: i (pochi) tifosi che seguono la squadra al Mazzella vedono adesso la salvezza come una chimera. E come potrebbe essere altrimenti al cospetto di uno smantellamento che, a conti fatti, risulta ancora più importante di quello attuato due anni fa (quando a lasciare l’isola fu gente come Di Nardo, Catinali, Nigro e via discorrendo). Come allora e come l’anno scorso, quando arrivarono i vari Infantino, Massimo e Bruno, l’Ischia si ritrova ad avere assoluto bisogno di rinforzi, di giocatori pronti alla categoria e abituati a lottare. E, invece, come vedremo a parte, gli unici nomi che si fanno sono quelli di giovani di belle speranze: il rischio, in questo modo, è di salutare il professionismo dopo tre partecipazioni consecutive.
KANOUTE NUOVO LEADER. L’unico superstite del trio “Kamafa”, che ad inizio stagione strabiliava addetti ai lavori e appassionati di calcio, è così quel Yaye Kanoute che, come succede da un paio di mesi a questa parte, dovrà letteralmente portarsi sulle spalle il peso dell’attacco gialloblu, e non solo. Una bella prova del nove per l’attaccante senegalese, in prestito dal Benevento e per questo – a differenza di altri – non a rischio cessione. È sulla sua imprevedibilità, sulla sua velocità che l’Ischia fa affidamento in questo finale di stagione, nella speranza che ci sia da parte della società uno sforzo per prendere sul mercato il giocatore che possa fare al caso di Mister Di Costanzo, magari a prezzo di saldo e utilizzando solo in parte i capitali risparmiati dalle varie cessioni. Senza nuovi elementi di spessore, inutile dirlo, non rimane altro che sperare nel ripescaggio.