giovedì, Novembre 14, 2024

Vito Iacono: “Salvate il porto, non affidatelo a Del Deo”

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Il porto di Forio e la lunga storia per il rinnovo della Concessione del 45bis!
1a puntata

 

Il consigliere comunale Vito Iacono chiede un nuovo modello di gestione. Le accuse di Vito Iacono:Marina del Raggio Verde S.r.l. risulta morosa nei confronti del Comune di Forio per gli oneri concessori gli ultimi bilanci di esercizio sono stati chiusi con rilevanti perdite il Socio ha chiesto un risarcimento al Comune di Forio per circa 2 milioni di Euro l’attuale modello di gestione non risponde a logiche di convenienza”

 

GAETANO DI MEGLIO | La lunga diffida indirizzata al direttore generale per la mobilità della Regione campania, il dottor Antonio Marchiello, alla dottoressa Lorella Iasuozzo, allo stesso sindaco di Forio, Francesco Del Deo e per conoscenza al Presidente dell’Autorità Anticorruzione, l’ex magistrato Raffaele Cantone, al Presidente della Giunta Regionale della Campania Vincenzo De Luca e al Presidente della Commissione Trasporti del Consiglio Regionale della Campaniale Luca Cascone nonché alla Corte dei Conti della Regione Campania ha un solo e chiaro monito: “Evitare che il porto di Forio ricada nelle mani di Francesco Del Deo” è questa la dichirazione ridotta al minino del consigliere comunale di Forio Vito Iacono.

“Diffida alla concessione di proroga e definizione nuovo modello di gestione” è l’oggetto e la sintesi del progetto politico de Il Volo contro la gestione affidata a Donato Di Palo e al socio minoritario del comune di Forio, la Marina di Forio che, di fatto, è il vero “padrone” del Porto di Forio.

«Premesso che il Comune di Forio –scrive Iacono – ha costituito la società MARINA DEL RAGGIO VERDE s.r.l. unipersonale affidataria, ai sensi dell’art.45 bis codice della navigazione, della gestione e per la realizzazione dell’attività di ormeggio natanti ed imbarcazioni e delle aree prospicienti; che con bando di gara – CIG:0474535EA7 è stata attivata la procedura per la selezione del soggetto imprenditore – socio privato di minoranza della citata Società; che tale bando prevedeva l’importo del canone di sub concessione nella misura di € 180.000,00 su base biennale; che il Concorrente era chiamato a sopportare integralmente l’investimento occorrente per la realizzazione e la gestione del I lotto di intervento per un importo pari ad € 2.556.438,35; Rilevato che ad oggi la Marina del Raggio Verde S.r.l. risulta morosa nei confronti del Comune di Forio per gli oneri concessori: che gli ultimi bilanci di esercizio – continua Iacono – , peraltro approvati con gravissimo ritardo, sono stati chiusi dalla Marina del Raggio Verde S.r.l. con rilevanti perdite, senza entrare nel merito delle modalità attuate per la copertura delle perdite maturate; che ad oggi non si ha evidenza del rispetto da parte del Socio Privato degli oneri derivanti dal capitolato con particolare riferimento alla realizzazione degli interventi previsti; che risulta che il Socio Privato ha chiesto un risarcimento al Comune di Forio, suo socio al 51% della Marina del Raggio Verde S.r.l., per circa 2 milioni di Euro in ordine a danni che avrebbe subito;  che insistono dubbi – rincara la dose – , più volte evidenziati in passato, sulla possibilità e sulla legittimità dell’affidamento del Porto di Forio in sub concessione alla Marina del Raggio Verde S.r.l. ai sensi dell’art.45 bis codice della navigazione;  che in ordine alla citata procedura di selezione il soggetto aggiudicatario non ha rispettato quanto previsto dal bando di gara con particolare riferimento al punto II.2) “QUANTITATIVO O ENTITÀ DELL’APPALTO”, senza che l’amministrazione verificasse le circostanza con la conseguente esclusione per giusta causa del socio privato aggiudicatario delle quote di partecipazione inadempiente”; che il Porto di Forio sembra non essere dotato dei necessari e richiesti piani, regolamenti ed infrastrutture in materia di servizi essenziali e sicurezza, circostanza peraltro mai monitorata atteso anche i gravi episodi occorsi; che ad oggi non si ha evidenza del rispetto da parte del Socio Privato degli oneri derivanti dal capitolato con particolare riferimento alla realizzazione degli interventi previsti; Considerato che da quanto emerge il citato modello di gestione non risponde a logiche di convenienza e salvaguardia degli interessi dell’Ente Pubblico; che non sono noti gli importi incassati riferiti alla Imposta di Soggiorno prevista dallo specifico regolamento comunale anche per l’area portuale;  che sia la Regione Campania che il Comune di Forio sono chiamati alla tutela dell’interesse pubblico nell’accezione più ampia del termine; tutto ciò premesso, rilevato e considerato il sottoscritto Consigliere Comunale del Comune di Forio diffida gli Uffici in indirizzo a non dare seguito a nessun provvedimento di proroga alla Marina del Raggio Verde S.r.l.; e invita il Sindaco a riferire in Consiglio Comunale sulla materia specifica ed a condividere con tutte le forze politiche e sociali del Paese la definizione del più vantaggioso modello di gestione, compatibilmente con la norma in vigore anche con la istituzione, ai sensi dell’Art. 17 dello Statuto del Comune di Forio, di una Commissione Speciale con il compito di esperire specifiche ed approfondite attività di indagini conoscitive sul Porto di Forio procedendo altresì ad una attività di studio per la definizione della migliore soluzione per la valorizzazione di una risorsa strategica in termini di sviluppo e di occupazione per l’intera Comunità».

A metà tra un attacco tecnico e uno politico, Vito Iacono interviene all’indomani della proroga al 31 gennaio della concessione intestata al comune di Forio. Una proroga che, come vi abbiamo raccontato nell’edizione del 31 dicembre, di qui a breve dovrebbe essere “allungata” fino alla naturale scadenza della concessione, ovvero il 31 dicembre 2020.

La questione porto, a Forio, è da sempre argomento di dibattito. Dal consigliere comunale che vorrebbe mettere la mani sul “retro del porto” per la gru di famiglia agli altri che possono affrontare il tema con la solita demagogia da mercato sfugge, spesso, di affrontare il tema della produttività dell’approdo, del sistema della nautica di diporto e di quello che Forio potrebbe avere e invece no ha. Una guerra tra poveri che non porta benefici a nessuno. Mentre qualche vecchio assessore (leggi Nicola Monti) gongola per aver portato “in porto” la proroga resta sul tavolo del dibattito pubblico una sola cosa: l’assenza della politica di maggioranza, l’assenza di un piano politico per la sua gestione e l’evidente apatia di chi non riesce ad avere soluzioni o visioni né per porto e né per il paese che lo ospita. Non ci resta che aspettare gli effetti della diffida di Vito Iacono.

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