Gaetano Di Meglio | Solitamente la macchina comunale che organizza la convocazione del consigli comunali è lenta. Per qualcuno assomiglia ad un pachiderma, ma in questo caso, sanatasi dal “bradisismo” tipico di chi lo rappresenta, per andare contro la direttrice Conti ci si è mossi con la procedura della massima urgenza. La richiesta della Prefettura, infatti, ha fatto scattare chi dovrebbe essere esperto di temi e modi della giustizia a convocare in via d’urgenza il civico consesso di Forio. Martedì, infatti, si riunirà l’assise comunale per decidere se la preside Chiara Conti sia incompatibile o no con il ruolo di consigliere comunale.
Una vecchia questione, nata all’inizio con Stani Verde che sfidò e perse il dirigente storico della scuola a Forio che riguarda l’articolo 12 della legge 39/2013 che detta le regole per la definizione della “Incompatibilità tra incarichi dirigenziali interni e esterni e cariche di componenti degli organi di indirizzo nelle amministrazioni statali, regionali e locali” e che al comma 3 C prevede che ci sia l’incompatibilità con “la carica di componente della giunta o del consiglio di una provincia, di un comune con popolazione superiore ai 15.000 abitanti o di una forma associativa tra comuni avente la medesima popolazione della medesima regione”.
Una posizione che emerse fin dal day after delle elezioni e prima della convalida dei consiglieri comunali. Poi passa il tempo, e la macchina foriana delle denunce anonime riparte. Questa volta è tale “Castaldi Antonio” che ha denuncia la Conti alla Prefettura. E il presidente Regine si è catapultato come un cane da caccia sull’arcera caduta a convocare il consiglio comunale.
La Conti, da parte sua però, sembra essere equipaggiata contro attacchi del genere. Dal palazzo municipale è trapelato che la direttrice abbia già preparata una corposa documentazione a suffragio della sua posizione.
La dirigente scolastica, infatti, sembra essere esclusa dalla casistica dell’articolo 12 della legge 39/2013 perché ricopre il ruolo di “Dirigente scolastico”, preside e dipendente dallo Stato sotto le insegne del M.I.U.R. dal 1993. Una posizione, quella della Conti che non è conferita o elettiva bensì scaturisce dall’assegnazione per essere vincitore di concorso per titoli ed esami con bando pubblico. Una posizione che dovrebbe essere esclusa dalla legge. Questo almeno sono le considerazioni ricordate in questi giorni e già emerse ad inizio della consiliatura di Francesco Del Deo.
Sembra strano, però, che in questo caso il consiglio comunale sia stato già convocato. Il bradipo che tira le fila del civico consesso e dell’amministrazione in generale questa volta ha reagito con estremo tempismo. Chissà, forse, la battaglia politica è più forte di quella che si pensa. O forse, qualcuno ha preso la palla al balzo per mettere il bastone tra le ruote al sindaco. Quel primo cittadino reo di non avergli riconosciuto una posizione e di averlo lasciato a fare poco o niente. Tutto è possibile a Forio.